• Anna Magnani
• lotta di classe

Il cinema è da sempre uno dei mezzi per raccontare il mondo che ci circonda e la società in cui viviamo, anche in pellicole molto recenti i registi cercano di mettere in scena il loro modo di vedere la loro contemporaneità. Questo era il desiderio dei registi appartenenti al movimento del neorealismo in Italia nel secondo dopo guerra. Il popolo italiano dopo il 1945 è cambiato radicalmente, la guerra e l’occupazione nazista hanno trasformato e distrutto credenze e abitudini che la popolazione si portava dietro da tempo. Nasce così la volontà di raccontare il mondo nella maniera più realistica possibile, riprendendo dal vivo strade e paesaggi e riducendo al minimo il numero degli attori professionisti per enfatizzare ancora di più il senso del vero e del non costruito.
Attraverso questo elaborato si vogliono evidenziare i profondi mutamenti della società nel lungo dopo guerra italiano, in particolare la lotta di classe, vista attraverso gli occhi di tre registi: Gennaro Righelli, Luigi Zampa e Pier Paolo Pasolini. Il filo conduttore che unisce i film presi in analisi è l’attrice Anna Magnani, che con la sua recitazione caratteristica unita sua figura divistica è sicuramente uno dei simboli del cinema dell’epoca.
Le motivazioni che mi hanno portata a scegliere una tesi di storia del cinema sono molteplici. Ha sicuramente influito la mia città di nascita Massa, uno dei luoghi simbolo della Linea Gotica, fin da piccola sono stata abituata a sentir parlare della Seconda Guerra Mondiale. Nella mia città sono presenti moltissimi ricordi di quel periodo, tra cui musei, targhe, mausolei e i rifugi antiaerei, questo mi ha spinta ad informarmi sempre di più su questo periodo storico e in seguito ad appassionarmi a tutta la storia contemporanea. Ciò che ho imparato negli anni di studi è che molti dei tratti che la nostra società presenta, nascono da concetti più vecchi di noi, ho sentito quindi il bisogno di studiare la società e la sua evoluzione. Ultimo ma non meno importante, la scelta del cinema, da quando sono entrata all’università sono rimasta colpita da come determinati registi usino questo mezzo di comunicazione per far vedere al grande pubblico la loro visione personale del mondo.
La tesi si struttura in quattro capitoli. Il primo è diviso in due parti: una è unicamente storica dove si analizza la storia d’Italia dal 1945 al 1963, con particolare attenzione alla politica e ai mutamenti della società; la seconda riguarda la lotta di classe, dove si cerca di dare una definizione dell’argomento e in seguito si descrivono alcuni dei movimenti e dei movimenti in Italia.
Il secondo capitolo riguarda il regista Gennaro Righelli con i film Abbasso la ricchezza! e Abbasso la miseria!, le pellicole pongono l’accento sul cambiamento della società legato in particolar modo alla borsa nera e a cosa succede alle persone che ne fanno uso.
Il terzo capitolo è dedicato al film L’Onorevole Angelina di Luigi Zampa, qui l’attenzione viene dato al mondo della politica, che ormai si è dimenticato delle classi sociali più basse e al ruolo femminile che, in quel periodo, sta assumendo nuove connotazioni e si viene a creare una donna diversa.
Il quarto capito parla del film Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini, il regista vuole confrontarsi con il cinema neorealista, e, spinto dalle sue idee personali, muove una critica alla nuova società oramai degradata e alla debolezza dell’umanità disagiata che spera in un possibile riscatto attraverso un avanzamento sociale.
In tutti e quattro i capitoli è presente Anna Magnani, con la sua biografia, maggiormente concentrata sulla sua carriera cinematografica e in particolare sulla sua recitazione per descrivere al meglio come ha reso i personaggi e come ha restituito le loro visioni del mondo.

Cinema has always been one of the communication tools to talk about the world around us and the society we live in, even in very recent films directors try to stage their way of seeing their contemporaneity. This was the desire of the directors who belong to the neorealism movement in Italy after the Second World War. The Italian people changed radically after 1945, the war and the Nazi occupation transformed and destroyed beliefs and habits that the population had been carrying with them for some time. Thus, was born the desire to tell the world in the most realistic way possible, filming streets and landscapes live and reducing the number of professional actors to a minimum to further emphasize the sense of the true and the unconstructed.
Through this essay we want to highlight the significant changes in society in the long post-war period in Italy, particularly the class struggle, through the eyes of three directors: Gennaro Righelli, Luigi Zampa and Pier Paolo Pasolini. The common thread that unites the films analyzed is the actress Anna Magnani, who with her characteristic acting combined with her diva figure is certainly one of the symbols of cinema of the time.
The reasons that led me to choose a film history thesis are multiple. My hometown of Massa, one of the symbolic places of the Gothic Line, certainly had an influence. Since I was a child I have been used to hearing about the Second World War. In my city there are many memories of that period, including museums, plaques, mausoleums and air raid shelters, this pushed me to find out more about this historical period and subsequently to become passionate about all contemporary history. What I have learned over the years of study is that many of the traits that our society presents arise from concepts that are older than us, so I felt the need to study society and its evolution. Last but not least, the choice of cinema, since I entered university, I have been struck by how certain directors use this means of communication to show the general public their personal vision of the world.
The thesis is structured in four chapters. The first is divided into two parts: one is purely historical where the history of Italy from 1945 to 1963 is analysed, with particular attention to politics and changes in society; the second concerns the class struggle, where we try to give a definition of the topic and then describe some of the movements and movements in Italy.
The second chapter concerns the director Gennaro Righelli with the films Abbasso la miseria! and Abbasso la ricchezza!, the films emphasize the change in society linked in particular to the black market and what happens to the people who use it.
The third chapter is dedicated to the film L’Onorevole Angelina by Luigi Zampa, here the attention is given to the world of politics, which has now forgotten about the lower social classes and to the female role which, in that period, is taking on new connotations and a different woman is created.
The fourth chapter talks about the film Mamma Roma by Pier Paolo Pasolini, the director wants to deal with neorealist cinema, and driven by his personal ideas, criticizes the new, now degraded society and the weakness of disadvantaged humanity which hopes for a possible redemption through social advancement.
Anna Magnani is present in all four chapters, with her biography, more focused on her cinematographic career and on her acting to best describe how she portrayed the characters and how she conveyed their visions of the world.