Tesi etd-01162025-094905 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
VEDOVELLI, MATTEO
URN
etd-01162025-094905
Titolo
Valutazione dello Spettro Autistico ad alto funzionamento in pazienti adulti con Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività: prevalenza e implicazioni cliniche.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Perugi, Giulio
Parole chiave
- adhd
- asd
- disregolazione emotiva
- disturbo dello spettro autistico
- funzionamento di personalità
- funzionamento esecutivo
- ritmi biologici.
Data inizio appello
11/02/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/02/2095
Riassunto
Lo scopo di questo studio è quello di investigare in maniera sistematica la presenza di tratti autistici in soggetti con diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e valutarne il possibile impatto sulla presentazione clinica. In particolare, è stata valutata la possibile influenza dei tratti autistici su comorbidità, temperamento, livelli di disregolazione emotiva, funzionamento personale e disregolazione dei ritmi circadiani. A tal scopo, abbiamo reclutato un campione di pazienti con diagnosi di ADHD presso gli ambulatori dell’Unità Psichiatria 2 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. La presenza dei tratti autistici è stata valutata somministrando i questionari di screening per il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) ad alto funzionamento Autism Quotient (AQ) ed Empathy Quotient (EQ). Il campione totale presentava caratteristiche compatibili con quelle descritte in letteratura per i soggetti ADHD: prevalenza del sesso maschile, elevato tasso di comorbidità (soprattutto per disturbi d’ansia, disturbi da uso di sostanze e disturbi dell’umore), basso grado di scolarità. Diversamente, i soggetti risultati positivi allo screening per ASD erano caratterizzati da una maggior prevalenza del sesso femminile, da maggiori tratti temperamentali di tipo ansioso e depressivo, maggiori livelli di disregolazione emotiva, peggiore funzionamento globale, esecutivo e di personalità, più marcati tratti di disinibizione, anancasmo e distacco, e maggiore disregolazione dei ritmi circadiani. Emerge che soggetti con disturbi del neurosviluppo più complessi presentano maggiori difficoltà nell’ambito della regolazione emotiva, elemento trasversale nei disturbi del neurosviluppo. Una maggiore complessità del neurosviluppo si associa anche ad una maggiore disregolazione dei ritmi circadiani e ad un funzionamento peggiore. Infine, il fatto che siano risultate positive allo screening più pazienti con ADHD di sesso femminile rispetto a quelli di sesso maschile, può far ipotizzare che le note differenze nell’epidemiologia e nella presentazione clinica di entrambi i disturbi tra soggetti di sesso diverso possano essere dovute, almeno in parte, ad una più frequente e misconosciuta comorbidità che complica la diagnosi sia per quanto riguarda l’ADHD che l’ASD.
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