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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01152023-181138


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE MARCO, ANTONIO
URN
etd-01152023-181138
Titolo
Buffalo Bill in Toscana. L'eco e la memoria del Wild West
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Prof. Banti, Alberto Mario
relatore Prof. Fruci, Gian Luca
Parole chiave
  • Buffalo Bill
  • William Cody
  • Toscana
  • Italia
  • Wild West
  • spettacolo
  • storia americana
  • frontiera
  • indiani
  • cowboy
  • Tuscany
  • Italy
  • American history
  • frontier
  • show
  • indians
  • cowboys
Data inizio appello
02/02/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/02/2093
Riassunto
La tesi ricostruisce le tournée toscane del Wild West e l’eredità culturale del suo principale ideatore, il cacciatore di bisonti ed esploratore americano Buffalo Bill, nome d’arte di William F. Cody. Molti studiosi hanno visto nel Wild West – spettacolo dedicato alla storia e alla conquista della frontiera americana, animato da cowboy, indiani e tiratori – un importante momento nello sviluppo dell’industria dello spettacolo di massa, nella formazione del mito della frontiera e nell’americanizzazione della cultura europea. Gli studi sulle tournée italiane, tuttavia, scarseggiano o sono comunque lacunosi. Un’ampia ed esaustiva analisi delle fonti coeve e un approccio più vasto dal punto di vista spaziale e temporale permetterebbe di restituire un quadro più preciso delle tournée e del-la ricezione di Buffalo Bill durante un periodo cruciale della storia italiana, segnato dal-lo sviluppo economico, dal colonialismo, dalle lotte sociali e dall’emigrazione. La Toscana rappresenta in tal senso un ottimo caso studio, perché visitata in entrambe le tournée italiane: il Wild West fece una prima tappa a Firenze nel 1890, per poi toccare Livorno, Arezzo, Pisa e nuovamente Firenze nel 1906. Con l’uso di fonti molto diversificate, a volte inedite, è stato possibile dunque comprendere l’estensione del successo avuto in Toscana dal Wild West e dalla figura di Buffalo Bill, le reazioni precedenti e successive al-l’arrivo dello spettacolo nelle varie città e provincie, l’interesse suscitato nella stampa e nell’opinione pubblica dai suoi aspetti più «americani» – l’enorme réclame, l’organizzazione interna dell’accampamento, le cibarie vendute prima o durante lo spettacolo, la troupe multietnica, con particolare riguardo ai nativi americani. L’eco del passaggio di Buffalo Bill e del suo spettacolo è perdurato a lungo nella regione, giungendo fino all’oggi, grazie alla presenza di una cultura comune del cavallo e del mandriano nella Maremma toscana e per l’iniziativa della casa editrice fiorentina Nerbini, che ha basato la sua ascesa economica sulla traduzione e distribuzione dei numerosi romanzi a fascicoli con protagonista Buffalo Bill. La produzione letteraria di Nerbini, l’eco e la memoria storica – talvolta alterata nel tempo – delle due tournée hanno lasciato tracce tangibili nell’aneddotica e nel folklore toscano, generando versioni originali sull’identità di Cody, leggende metropolitane e contese identitarie nelle comunità locali.

The dissertation reconstructs the Tuscan tours of the Wild West and the cultural heritage of its main creator, the American bison hunter and scout Buffalo Bill, stage name of William F. Cody. Many scholars have seen in the Wild West – a show dedicated to the history and conquest of the American frontier, animated by cowboys, Indians and shooters – an important moment in the development of the mass entertainment industry, in the formation of the myth of the frontier and in the americanization of European culture. Studies on Italian tours, however, are scarce or incomplete. A comprehensive analysis of contemporary sources and a broader approach in terms of time and space would allow to give a more accurate picture of the tours and Buffalo Bill’s reception during a crucial period of Italian history, marked by economic development, colonialism, social struggles and emigration. Tuscany represents an excellent case study in this sense, because it was visited on both Italian tours: the Wild West made a first stop in Florence in 1890, and then touched Livorno, Arezzo, Pisa and again Florence in 1906. With the use of very diversified sources, sometimes unpublished, it was therefore possible to understand the extent of the success enjoyed in Tuscany by the Wild West and the figure of Buffalo Bill, the reactions before and after the arrival of the show in the various cities and provinces, the interest aroused in the press and in the public opinion by its more «American» aspects – the huge advertisement, the internal organization of the camp, the food sold before or during the show, the multi-ethnic troupe, with particular regard to Native Americans. The resonance of Buffalo Bill and his show has persisted for a long time in the region, until today, thanks to the presence of a common culture of horse and herdsman in the Tuscan Maremma and to the initiative of the Florentine publishing house Nerbini, which based its economic rise on the translation and distribution of numerous dime novels starring Buffalo Bill. Nerbini’s literary production, the resonance and the historical memory – sometimes altered over time – of the two tours have left tangible traces in anecdotage and Tuscan folklore, generating original versions of Cody’s identity, urban legends and identity disputes in local communities.
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