Il lavoro di tesi si preoccupa di studiare la ricezione di Giosue Carducci nel mondo culturale romeno. Dopo un primo capitolo di natura compilativa che ripercorre la storia civile e letteraria romena fra Ottocento e Novecento, nel secondo capitolo si presentano i vari contatti di Carducci con la Romania: le edizioni della "Divina Commedia" tradotta in romeno e direttamente spediti al poeta dalla traduttrice Maria Chitiu, con una lettera autografa; l'autografo del messaggio inviato da Carducci in sostegno dei Romeni di Transilvania; il cartoncino con la traduzione de "Il bove" inviato al poeta nel 1902. Oltre a questi contatti sono presentati testi di argomento affine alla romenistica presenti in casa del poeta. Il terzo capitolo, infine, mette in evidenza quei canali di penetrazione dell'opera carducciana in Romania: l'attività letteraria di Ramiro Ortiz, le traduzioni delle sue opere e rimandi tematici fra la poesia di Carducci e le opere di Mihai Eminescu, nonchè i tentativi di imitazione di Duiliu Zamfirescu e di Octavian Goga sono presentati come possibili esempi dell'influenza esercitata dal poeta-vate sulla cultura romena.