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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01142025-175304


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GRIMALDI, GAIA
URN
etd-01142025-175304
Titolo
Compliance finanziaria e intelligenza artificiale: profili regolatori
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Favaro, Tamara
Parole chiave
  • compliance finanziaria
  • intelligenza artificiale
Data inizio appello
29/01/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il progresso tecnologico ha trasformato la natura delle relazioni sociali ed economiche, dando vita ad una vera rivoluzione digitale. I sistemi di intelligenza artificiale (IA) rappresentano una delle tecnologie più rivoluzionarie del nostro tempo, capace di trasformare interi settori economici, sociali e regolamentari. La crescente adozione di sistemi basati sull’IA ha sollevato numerose questioni legate alla necessità di bilanciare lo sviluppo tecnologico con la tutela dei diritti fondamentali. In tale contesto, l’Unione Europea, ha elaborato la prima Legge sull’Intelligenza Artificiale (l’ AI Act) allo scopo di garantire un utilizzo etico e sicuro dell’IA, attraverso regole proporzionate e armonizzate.
Questa tesi, che si propone di analizzare il contesto e l’impatto dell’AI Act nonchè le sue implicazioni nel settore finanziario, è articola in tre capitoli ciascuno focalizzato su un aspetto cruciale dell’argomento.
Il primo capitolo, che è dedicato all’analisi del quadro giuridico relativo all’utilizzazione dell’intelligenza artificiale, pone in evidenza l’importanza della definizione dei sistemi di IA e dell’ambito di applicazione dell’AI Act,
Il regolamento mira a creare regole armonizzate per lo sviluppo, l’utilizzo e la diffusione di dell’IA rispettando i valori dell’UE. Particolare attenzione viene rivolta all’evoluzione della normativa che ha portato all’adozione dell’AI Act, alle interazione con il GDPR ed ai principi ed agli obiettivi fondamentali. L’AI Act adotta un approccio basato sul rischio, distinguendo tra sistemi a rischio minimo, limitato, alto e inaccettabile che vengono analizzati sottolineando che l’intento del legislatore è quello di bilanciare innovazione e diritti fondamentali. L’approccio normativo è quello di creare un mercato unico europeo per l’IA, promuovendo fiducia, sicurezza e competitività.
Il secondo capitolo esamina l’impatto dell'AI Act nel settore finanziario, e le sfide normative emergenti dall’ingresso sul mercato delle FinTech accanto agli operatori tradizionali. L'IA ha introdotto nuovi modelli di business e servizi, incrementando l'accessibilità, la personalizzazione e l'efficienza. Tuttavia, ha anche posto rischi per la stabilità finanziaria e la competizione. Da qui l’importanza dell’intervento regolatorio a livello di Unione che punta ad armonizzare le normative europee attraverso il doppio binario della promozione dell'innovazione ("ecosistema di eccellenza") e della garanzia di fiducia ("ecosistema di fiducia"). L'approccio orizzontale evita oneri sproporzionati per le imprese, bilanciando sviluppo tecnologico e tutela dei diritti fondamentali. I sistemi IA ad alto rischio, utilizzati nel settore finanziario, possono impattare negativamente sulla sicurezza e sui diritti fondamentali e sollevare questioni di discriminazione, trasparenza e privacy. Bias negli algoritmi possono inoltre portare a decisioni ingiuste, richiedendo maggiore spiegabilità e supervisione umana. Da qui la riflessione sulla necessità per le istituzioni finanziarie di integrare l'IA nei processi aziendali per una governance adeguata a gestire rischi. Partendo da tale riflessione e dagli interrogatiivi sul “se” e sul “come” regolare, oggetto di ampia discussione, è stata affrontata l’importanza della collaborazione con i regolatori e delle sandbox normative, per testare soluzioni innovative in ambienti controllati.
Il terzo capitolo esplora l'impatto dell'intelligenza artificiale (IA) sulla gestione della compliance finanziaria, con particolare attenzione al ruolo della tecnologia nel supporto delle funzioni di conformità e vigilanza. I punti salienti sono rappresentati dall’importanza dell'automazione, mediante l’esternalizzazione, per affrontare la crescente complessità normativa e per evitare ingenti sanzioni. Svolto l’inquadramento del RegTech, nell’ambito della automatizzazione della compliance, sono stati esaminati i vantaggi dell’utilizzo dei sistemi IA ed i rischi che possono generare. Lo scopo dell’elaborato è, proprio, quello di approfondire ed analizzare il settore del ReghTech e di una delle principali startup italiane di tale settore.
Si tratta dell’Aputs.IA, che grazie alla sua agilità e capacità innovativa, ha saputo cogliere appieno le opportunità offerte dallo sviluppo dei sistemi di IA, fornendo un esempio tangibile di come le imprese operanti nel settore finanziario possano velocizzare l’adeguamento all’evoluzione dei requisiti normativi. La conclusione di questa tesi offrirà un'analisi complessiva delle tematiche affrontate, delineando conclusioni significative e suggerendo possibili sviluppi futuri nel settore Regtech.
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