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Questo lavoro ha lo scopo di approfondire il tema della testimonianza autobiografica in un contesto molto particolare, un genocidio. La scrittrice ruandese Scholastique Mukasonga attraverso le sue opere, molto spesso autobiografiche, riporta alla luce il genocidio ruandese dei Tutsi avvenuto nel 1994. La scrittrice chiarisce tutte le difficoltà che questo popolo ha dovuto affrontare prima, durante e dopo il massacro. Mukasonga ci racconta la sua esperienza personale di sopravvissuta analizzando in ogni romanzo un aspetto diverso, una differente difficoltà da affrontare. Il trauma causatole dal genocidio, nel quale ha perso quasi tutta la sua famiglia, le dà la forza di testimoniare per far sì che questo avvenimento non venga dimenticato. Uno dei dolori più grandi della scrittrice è stato quello di non poter seppellire i suoi cari perché i loro corpi, come quelli di moltissime altre persone, erano andati perduti (molto spesso gettati in fosse comuni). I romanzi di Mukasonga sono quindi dedicati a tutti coloro che hanno perso la vita durante il genocidio perché trovino, nei suoi scritti, la degna sepoltura che non hanno potuto avere.