Tesi etd-01132025-121632 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SCARPUZZA, MARINA
URN
etd-01132025-121632
Titolo
Risultati della PET/TC con [68Ga]PSMA-11: analisi retrospettiva su una casistica monocentrica di 186 pazienti con carcinoma prostatico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA NUCLEARE
Relatori
relatore Prof. Volterrani, Duccio
Parole chiave
- Carcinoma prostatico
- imaging molecolare
- molecular imaging
- PET/CT
- PET/TC
- prostate cancer
- stadiazione tumorale
- tumor staging
- [68Ga]PSMA
- [68Ga]PSMA
Data inizio appello
28/01/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/01/2095
Riassunto
Introduzione
Il carcinoma prostatico rappresenta la neoplasia più frequentemente diagnosticata negli uomini a livello globale, con un’incidenza stimata di circa 1,4 milioni di nuovi casi nel 2020. Questa patologia ha un notevole impatto, poiché, sebbene una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possano aumentare significativamente la sopravvivenza, la presenza di metastasi è spesso associata a una prognosi sfavorevole. Tra le tecnologie più innovative per la diagnosi e la stadiazione del carcinoma prostatico, la PET/TC con [68Ga]PSMA-11 si è affermata come una metodica avanzata. Grazie alla sua elevata affinità per l’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), questa tecnica consente un’accurata rilevazione delle lesioni, sia a livello locale che metastatico, contribuendo a migliorare la gestione clinica dei pazienti.
Obiettivi
L’obiettivo principale di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia diagnostica della PET/TC con [68Ga]PSMA-11 nel carcinoma prostatico. Attraverso l’analisi retrospettiva dei dati di una coorte di pazienti, si è cercato di identificare i principali pattern di distribuzione metastatica e di analizzare il valore prognostico della metodica in relazione a parametri clinici specifici. Tra questi, sono stati considerati i livelli di PSA, il Gleason Score, le terapie ormonali in corso e i trattamenti precedenti, al fine di comprendere meglio l’impatto clinico della PET/TC nella stratificazione del rischio e nella personalizzazione del percorso terapeutico.
Metodi
Sono stati inclusi nello studio 186 pazienti con carcinoma prostatico confermato. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a esami PET/TC con [68Ga]PSMA-11 presso un unico centro specializzato (AOUP Medicina Nucleare). I dati clinici e demografici dei pazienti sono stati raccolti ed elaborati retrospettivamente. Tra le variabili analizzate figurano i livelli di PSA al momento dell’esame, il Gleason Score, la stadiazione linfonodale e scheletrica, nonché eventuali trattamenti radioterapici o farmacologici ricevuti. Per identificare correlazioni e fattori predittivi, sono state utilizzate tecniche statistiche, tra cui l’analisi di regressione.
Risultati
I risultati dello studio hanno evidenziato l’elevata sensibilità della PET/TC con [68Ga]PSMA-11 nella rilevazione del carcinoma prostatico e delle sue metastasi. Il tasso di rilevamento delle lesioni è risultato fortemente correlato ai livelli di PSA e al profilo di rischio clinico dei pazienti. In particolare, è stata osservata una maggiore efficacia della metodica nella stadiazione linfonodale e nella valutazione delle metastasi scheletriche, contribuendo a una caratterizzazione più precisa della malattia. Le informazioni ottenute hanno fornito un supporto fondamentale per ottimizzare le decisioni cliniche, migliorando la personalizzazione dei trattamenti terapeutici.
Discussione
Questo studio conferma l’utilità della PET/TC con [68Ga]PSMA-11 come strumento diagnostico essenziale nella gestione del carcinoma prostatico. L’elevata accuratezza nel rilevare lesioni metastatiche e nell’identificare pazienti a rischio elevato ne rafforza il ruolo come standard di riferimento per la stadiazione e la pianificazione terapeutica. Tuttavia, alcune limitazioni devono essere considerate. La natura retrospettiva dello studio rappresenta un vincolo, così come l’assenza di un confronto prospettico diretto con altre tecniche di imaging. Studi futuri, preferibilmente multicentrici e prospettici, potrebbero consolidare ulteriormente questi risultati e chiarire l’impatto della metodica sugli esiti a lungo termine, come la sopravvivenza globale e la qualità di vita dei pazienti.
Conclusioni
La PET/TC con [68Ga]PSMA-11 si è dimostrata altamente efficace nel rilevare il carcinoma prostatico e le sue metastasi, offrendo un contributo significativo al processo decisionale clinico. I risultati di questo studio supportano l’adozione estesa della metodica nella pratica clinica, sottolineandone il potenziale per migliorare la gestione diagnostica e terapeutica dei pazienti con carcinoma prostatico.
Introduction
Prostate cancer is the most frequently diagnosed malignancy in men worldwide, with an estimated 1.4 million new cases in 2020. This condition has a significant impact, as early diagnosis and timely treatment can greatly enhance survival rates, but the presence of metastases is often associated with poor prognosis. Among the most innovative technologies for prostate cancer diagnosis and staging, [68Ga]PSMA-11 PET/CT has emerged as an advanced imaging method. Thanks to its high affinity for the prostate-specific membrane antigen (PSMA), this technique allows accurate detection of lesions, both local and metastatic, thereby improving clinical management of patients.
Aim
The primary aim of this study was to evaluate the diagnostic efficacy of [68Ga]PSMA-11 PET/CT in prostate cancer. Through a retrospective analysis of patient data, the study sought to identify major patterns of metastatic distribution and assess the prognostic value of the technique in relation to specific clinical parameters. These parameters included PSA levels, Gleason Score, ongoing hormonal therapies, and prior treatments, with the goal of better understanding the clinical impact of [68Ga]PSMA-11 PET/CT in risk stratification and personalized therapeutic pathways.
Methods
The study included 186 patients with confirmed prostate cancer, all of whom underwent [68Ga]PSMA-11 PET/CT at a single specialized center. Clinical and demographic data were retrospectively collected and analyzed. Variables such as PSA levels at the time of imaging, Gleason Score, lymph node staging, skeletal metastases, and previous radiotherapy or pharmacological treatments were evaluated. Statistical techniques, including regression analysis, were used to identify correlations and predictive factors.
Results
The results demonstrated the high sensitivity of [68Ga]PSMA-11 PET/CT in detecting prostate cancer and its metastases. The lesion detection rate was strongly correlated with PSA levels and the clinical risk profile of patients. The method was particularly effective in lymph node staging and skeletal metastasis assessment, contributing to a more precise characterization of the disease. The information obtained provided crucial support for optimizing clinical decision-making, thereby improving the personalization of therapeutic treatments.
Discussion
This study confirms the utility of [68Ga]PSMA-11 PET/CT as an essential diagnostic tool in managing prostate cancer. Its high accuracy in detecting metastatic lesions and identifying high-risk patients strengthens its role as the reference standard for staging and therapeutic planning. However, certain limitations should be noted. The retrospective nature of the study represents a constraint, as does the lack of direct prospective comparisons with other imaging techniques. Future studies, preferably multicentric and prospective, could further consolidate these findings and clarify the impact of the method on long-term outcomes, such as overall survival and quality of life for patients.
Conclusions
[68Ga]PSMA-11 PET/CT has proven to be highly effective in detecting prostate cancer and its metastases, offering significant support for clinical decision-making. The findings of this study endorse the broader adoption of the method in clinical practice, emphasizing its potential to enhance the diagnostic and therapeutic management of prostate cancer patients.
Il carcinoma prostatico rappresenta la neoplasia più frequentemente diagnosticata negli uomini a livello globale, con un’incidenza stimata di circa 1,4 milioni di nuovi casi nel 2020. Questa patologia ha un notevole impatto, poiché, sebbene una diagnosi precoce e un trattamento tempestivo possano aumentare significativamente la sopravvivenza, la presenza di metastasi è spesso associata a una prognosi sfavorevole. Tra le tecnologie più innovative per la diagnosi e la stadiazione del carcinoma prostatico, la PET/TC con [68Ga]PSMA-11 si è affermata come una metodica avanzata. Grazie alla sua elevata affinità per l’antigene di membrana specifico della prostata (PSMA), questa tecnica consente un’accurata rilevazione delle lesioni, sia a livello locale che metastatico, contribuendo a migliorare la gestione clinica dei pazienti.
Obiettivi
L’obiettivo principale di questo studio è stato quello di valutare l’efficacia diagnostica della PET/TC con [68Ga]PSMA-11 nel carcinoma prostatico. Attraverso l’analisi retrospettiva dei dati di una coorte di pazienti, si è cercato di identificare i principali pattern di distribuzione metastatica e di analizzare il valore prognostico della metodica in relazione a parametri clinici specifici. Tra questi, sono stati considerati i livelli di PSA, il Gleason Score, le terapie ormonali in corso e i trattamenti precedenti, al fine di comprendere meglio l’impatto clinico della PET/TC nella stratificazione del rischio e nella personalizzazione del percorso terapeutico.
Metodi
Sono stati inclusi nello studio 186 pazienti con carcinoma prostatico confermato. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a esami PET/TC con [68Ga]PSMA-11 presso un unico centro specializzato (AOUP Medicina Nucleare). I dati clinici e demografici dei pazienti sono stati raccolti ed elaborati retrospettivamente. Tra le variabili analizzate figurano i livelli di PSA al momento dell’esame, il Gleason Score, la stadiazione linfonodale e scheletrica, nonché eventuali trattamenti radioterapici o farmacologici ricevuti. Per identificare correlazioni e fattori predittivi, sono state utilizzate tecniche statistiche, tra cui l’analisi di regressione.
Risultati
I risultati dello studio hanno evidenziato l’elevata sensibilità della PET/TC con [68Ga]PSMA-11 nella rilevazione del carcinoma prostatico e delle sue metastasi. Il tasso di rilevamento delle lesioni è risultato fortemente correlato ai livelli di PSA e al profilo di rischio clinico dei pazienti. In particolare, è stata osservata una maggiore efficacia della metodica nella stadiazione linfonodale e nella valutazione delle metastasi scheletriche, contribuendo a una caratterizzazione più precisa della malattia. Le informazioni ottenute hanno fornito un supporto fondamentale per ottimizzare le decisioni cliniche, migliorando la personalizzazione dei trattamenti terapeutici.
Discussione
Questo studio conferma l’utilità della PET/TC con [68Ga]PSMA-11 come strumento diagnostico essenziale nella gestione del carcinoma prostatico. L’elevata accuratezza nel rilevare lesioni metastatiche e nell’identificare pazienti a rischio elevato ne rafforza il ruolo come standard di riferimento per la stadiazione e la pianificazione terapeutica. Tuttavia, alcune limitazioni devono essere considerate. La natura retrospettiva dello studio rappresenta un vincolo, così come l’assenza di un confronto prospettico diretto con altre tecniche di imaging. Studi futuri, preferibilmente multicentrici e prospettici, potrebbero consolidare ulteriormente questi risultati e chiarire l’impatto della metodica sugli esiti a lungo termine, come la sopravvivenza globale e la qualità di vita dei pazienti.
Conclusioni
La PET/TC con [68Ga]PSMA-11 si è dimostrata altamente efficace nel rilevare il carcinoma prostatico e le sue metastasi, offrendo un contributo significativo al processo decisionale clinico. I risultati di questo studio supportano l’adozione estesa della metodica nella pratica clinica, sottolineandone il potenziale per migliorare la gestione diagnostica e terapeutica dei pazienti con carcinoma prostatico.
Introduction
Prostate cancer is the most frequently diagnosed malignancy in men worldwide, with an estimated 1.4 million new cases in 2020. This condition has a significant impact, as early diagnosis and timely treatment can greatly enhance survival rates, but the presence of metastases is often associated with poor prognosis. Among the most innovative technologies for prostate cancer diagnosis and staging, [68Ga]PSMA-11 PET/CT has emerged as an advanced imaging method. Thanks to its high affinity for the prostate-specific membrane antigen (PSMA), this technique allows accurate detection of lesions, both local and metastatic, thereby improving clinical management of patients.
Aim
The primary aim of this study was to evaluate the diagnostic efficacy of [68Ga]PSMA-11 PET/CT in prostate cancer. Through a retrospective analysis of patient data, the study sought to identify major patterns of metastatic distribution and assess the prognostic value of the technique in relation to specific clinical parameters. These parameters included PSA levels, Gleason Score, ongoing hormonal therapies, and prior treatments, with the goal of better understanding the clinical impact of [68Ga]PSMA-11 PET/CT in risk stratification and personalized therapeutic pathways.
Methods
The study included 186 patients with confirmed prostate cancer, all of whom underwent [68Ga]PSMA-11 PET/CT at a single specialized center. Clinical and demographic data were retrospectively collected and analyzed. Variables such as PSA levels at the time of imaging, Gleason Score, lymph node staging, skeletal metastases, and previous radiotherapy or pharmacological treatments were evaluated. Statistical techniques, including regression analysis, were used to identify correlations and predictive factors.
Results
The results demonstrated the high sensitivity of [68Ga]PSMA-11 PET/CT in detecting prostate cancer and its metastases. The lesion detection rate was strongly correlated with PSA levels and the clinical risk profile of patients. The method was particularly effective in lymph node staging and skeletal metastasis assessment, contributing to a more precise characterization of the disease. The information obtained provided crucial support for optimizing clinical decision-making, thereby improving the personalization of therapeutic treatments.
Discussion
This study confirms the utility of [68Ga]PSMA-11 PET/CT as an essential diagnostic tool in managing prostate cancer. Its high accuracy in detecting metastatic lesions and identifying high-risk patients strengthens its role as the reference standard for staging and therapeutic planning. However, certain limitations should be noted. The retrospective nature of the study represents a constraint, as does the lack of direct prospective comparisons with other imaging techniques. Future studies, preferably multicentric and prospective, could further consolidate these findings and clarify the impact of the method on long-term outcomes, such as overall survival and quality of life for patients.
Conclusions
[68Ga]PSMA-11 PET/CT has proven to be highly effective in detecting prostate cancer and its metastases, offering significant support for clinical decision-making. The findings of this study endorse the broader adoption of the method in clinical practice, emphasizing its potential to enhance the diagnostic and therapeutic management of prostate cancer patients.
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