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Il presente lavoro ha ad oggetto i modelli di organizzazione, gestione e controllo afferenti al sistema della responsabilità da reato degli enti ex d.lgs. 231/2001. Si è tentato di svolgere una analisi critica dei modelli organizzativi, che, partendo dalla loro genesi, ne specificasse il contenuto e ne indagasse la funzione, per come delineata sia dalla dottrina che dalla giurisprudenza attraverso le valutazioni di idoneità del modello. Lo sfondo concettuale di questa analisi, e il termine di riferimento con cui essa deve necessariamente confrontarsi, è il concetto di colpa di organizzazione Poiché infatti il modello di organizzazione, gestione e controllo, laddove adottato ed efficacemente attuato, rappresenta il supporto materiale del dovere di auto-organizzazione dell’ente, e, pertanto, la manifestazione visibile dell’assenza di colpevolezza dello stesso, è necessario individuare i connotati della colpa di organizzazione, per comprendere quale sia la funzione da attribuire ai modelli. Lo scopo di tale analisi è quello di individuare alcune prospettive di riforma dei modelli organizzativi, in grado di valorizzare la loro funzione ed esaltare le componenti soggettive della colpa di organizzazione.