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Il presente lavoro è dedicato all’analisi della narrativa resistenziale di Italo Calvino lungo una parabola che va dalla fine della guerra agli anni più maturi della sua attività artistica, osservando anche le strategie di posizionamento dell’autore all’interno del mondo letterario. Tenendo in equilibrio i doveri del militante impegnato e le spinte autonome della propria ricerca letteraria e narrativa, nel secondo Novecento la scrittura calviniana vuole ricostruire un quadro il più possibile autentico della Resistenza senza farsi schiacciare dalla pressione dell’eteronomia politica nel campo artistico. Prendendo in esame la produzione giornalistica e saggistica dell'autore, il presente lavoro è dedicato principalmente all'analisi di alcuni testi della narrativa calviniana: il racconto dei primi mesi del '46, mai pubblicato vivente l'autore, "Flirt prima di battersi", "Il sentiero dei nidi di ragno" (1947), i racconti partigiani di "Ultimo viene il corvo" (1949), "Paese infido" (1953) e "Ricordo di una battaglia" (1974). La traiettoria letteraria illustrata in questa sede segue il progressivo distacco dell’autore dai temi della letteratura impegnata e si prefigge di individuare le qualità eccentriche della scrittura calviniana, che restituisce un’immagine complessa della lotta partigiana e distante dal canone delle ricostruzioni ufficiali, privilegiandone i significati esistenziali, più che politici. I testi rivelano la necessità dell'autore di riflettere, interrogarsi e ripensare le modalità poetiche ed espressive attraverso cui dare forma letteraria ad un'esperienza individuale e collettiva.

This work is dedicated to the analysis of the narrative resistance of Italo Calvino along a parable that goes from the end of the war to the most mature years of his artistic activity, also observing the strategies of positioning the author within the literary world. Balancing the duties of the committed militant and the autonomous impulses of his literary and narrative research, In the second century, Calvino's writing want to reconstruct a picture of the Resistance as authentic as possible without being crushed by the pressure of political heteronomy in the artistic field. Taking into consideration the journalistic and non-fiction production of the author, this work is mainly dedicated to the analysis of some texts of Calvino's narrative: the story of the early months of '46, never published alive the author, "Flirt prima di battersi", "Il sentiero dei nidi di ragno" (1947), partisan tales of "Ultimo viene il corvo" (1949), "Paese infido" (1953) and "Ricordo di una battaglia" (1974). The literary trajectory illustrated here follows the progressive detachment of the author from the themes of committed literature and aims to identify the eccentric qualities of Calvino's writing, which gives a complex image of the partisan struggle, far removed from the canon of official reconstructions, and giving priority to its existential rather than political meanings. The texts reveal the author’s need for reflection, to question and rethink the poetic and expressive ways through which give literary form to an individual and collective experience.