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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01092025-190916


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE LUCA, RACHELE
URN
etd-01092025-190916
Titolo
Greenwashing e diritto dei consumatori: profili critici di un fenomeno emergente
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
DIRITTO DELL'INNOVAZIONE PER L'IMPRESA E LE ISTITUZIONI
Relatori
relatore Azzarri, Federico
correlatore Bacciardi, Edoardo
Parole chiave
  • ambiente
  • consumatori
  • direttiva 825/2024
  • diritto
  • giurisprudenza
  • greenwashing
  • pratiche commerciali sleali
  • tutela consumatori
  • Unione Europea
Data inizio appello
29/01/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi si concentra sull'analisi del greenwashing, un fenomeno in cui aziende e organizzazioni utilizzano dichiarazioni ingannevoli per promuovere un'immagine eco-sostenibile senza adottare effettivi cambiamenti nelle loro pratiche. Questo problema, nato negli anni '80, è oggi sempre più rilevante a causa della crescente sensibilità dei consumatori verso la sostenibilità ambientale e degli obblighi imposti dalla normativa internazionale ed europea. La tesi si sviluppa in cinque capitoli, ciascuno dedicato a un aspetto specifico. Il primo capitolo definisce il greenwashing, ne analizza le origini e le modalità principali, come il greenlabelling (etichette ingannevoli) e il greenrinsing (dichiarazioni ambientali vaghe e in continuo aggiornamento). Inoltre, il capitolo esamina il ruolo crescente delle istituzioni sovranazionali, come l'Unione Europea e le Nazioni Unite, nel promuovere politiche di sostenibilità, tra cui l'Agenda 2030, il Green Deal europeo e il regolamento sulla tassonomia ambientale. Nel secondo capitolo l’analisi si concentra su come il greenwashing sia inquadrato come una pratica commerciale scorretta regolamentata dalla Direttiva 29/2005 dell'Unione Europea. Il capitolo analizza i criteri per valutare la scorrettezza di tali pratiche, come la contrarietà alla diligenza professionale e l'impatto sulle decisioni del consumatore medio. Viene evidenziato il ruolo dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che ha il ruolo di sanzionare le aziende responsabili. Si affrontano, inoltre, i limiti del sistema attuale, come la frammentazione normativa e le difficoltà nell'applicazione delle sanzioni. Il terzo capitolo si occupa di riassumere le specifiche violazioni derivanti dal greenwashing alla luce della Direttiva 29/2005 e del Codice del Consumo italiano. Viene approfondito il concetto di diligenza professionale, secondo il quale le aziende devono garantire che le loro dichiarazioni ambientali siano supportate da prove verificabili. Si pone una particolare attenzione alla figura del consumatore medio e alla sua evoluzione, considerando più nel dettaglio anche il consumatore vulnerabile, più esposto alle pratiche ingannevoli. Attraverso l’analisi di esempi concreti, il quarto capitolo illustra come il greenwashing si manifesti nella pratica e le conseguenze giuridiche per le Aziende coinvolte. Tra i casi analizzati figurano: Volkswagen e il Dieselgate, uno scandalo che è legato alla manipolazione delle emissioni dei veicoli; Eni e il caso del green diesel, un prodotto promosso come eco-friendly senza reali evidenze; Fileni Alimentare e le dichiarazioni ingannevoli sull'allevamento sostenibile. Questi casi dimostrano le difficoltà nell'accertare le violazioni e nel tutelare efficacemente i consumatori. L'ultimo capitolo esamina la nuova Direttiva 825/2024 che è stata adottata dall'Unione Europea per contrastare il fenomeno ormai molto diffuso del greenwashing. La direttiva impone obblighi stringenti per le aziende, come la necessità di fornire prove documentate per le affermazioni ecologiche e l'adozione di standard uniformi di verifica. Si analizzano le potenzialità di questa normativa, ma anche le criticità, tra cui difficoltà di implementazione, mancanza di definizioni chiare e possibili conflitti con altre normative, come quelle sulla proprietà intellettuale. La tesi sottolinea come il greenwashing rappresenti una sfida cruciale per la tutela dei consumatori e per la sostenibilità ambientale. Nonostante l'Unione Europea e i governi nazionali abbiano introdotto normative per regolamentare il fenomeno, permangono criticità legate all'applicazione delle leggi e alla trasparenza delle dichiarazioni aziendali.
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