• d.lgs. 231/2001
• reati presupposto ambientali
• art. 25-undecies d.lgs. 231/2001
• modelli organizzativi
• sistemi di gestione ambientale

Il presente elaborato di tesi si pone come obiettivo quello di analizzare e approfondire il tema concernente la responsabilità dell’ente collettivo da reato ambientale; suddetta responsabilità sussiste quando un soggetto legato funzionalmente all’ente, commetta nel suo interesse o nel suo vantaggio un reato ambientale di cui all’art. 25-undecies d.lgs. 231/2001. La tesi ripercorrerà l’iter che ha portato all’attuale formulazione dell’art. 25-undecies d.lgs. 231/2001. Lo sguardo verterà, inoltre, ai criteri di imputazione oggettivi e soggettivi della responsabilità dell’ente collettivo di cui agli artt. 5, 6 e 7 d.lgs. 231/2001. In particolare, con l’inserimento dei reati ambientali all’interno del catalogo dei reati presupposto della responsabilità collettiva, anche in tale settore è sorta la problematica della compatibilità strutturale di tali fattispecie con i requisiti oggettivi d’ascrizione del reato alla persona giuridica di cui all’art. 5 d.lgs. 231/2001. Il lavoro si soffermerà, poi, sui modelli di organizzazione e gestione nel settore ambientale. L’attenzione verterà sul rapporto che intercorre tra i sistemi di gestione ambientale certificati UNI EN ISO 14001 e EMAS e la costruzione di modelli organizzativi idonei a prevenire la commissione di reati ambientali. La tesi si concluderà con un approfondimento sul contenuto di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato da una specifica società, in questo caso dalla Polo Nautico Viareggio s.r.l.