Tesi etd-01092022-155943 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FIAMINGO, LUCA
URN
etd-01092022-155943
Titolo
Echi giuridici e giudiziari in Eschilo. Per uno studio storico-antropologico del rapporto fra diritto e tragedia
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
FILOLOGIA E STORIA DELL'ANTICHITA'
Relatori
relatore Prof. Taddei, Andrea
correlatore Prof. Medda, Enrico
correlatore Prof. Medda, Enrico
Parole chiave
- Aeschylus
- ancient greek law
- antropologia storica del mondo antico
- Athenian citizens
- audience
- cittadini ateniesi
- cultura giuridica greca
- diritto greco antico
- Eschilo
- greek legal culture
- legal language
- linguaggio giuridico
- oratoria
- oratory
- pubblico
- reception
- retorica
- rhetoric
- ricezione
- tragedia
- tragedy
Data inizio appello
31/01/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
31/01/2025
Riassunto
Questo lavoro si pone come obiettivo l’esame, in una prospettiva storico-antropologica, dei profili giuridici e giudiziari presenti nelle tragedie di Eschilo. A partire da una completa disamina del corpus eschileo, vengono analizzati i modi, le forme e le finalità dell’evocazione, attraverso la rappresentazione tragica, di singoli riferimenti testuali e concettuali riconducibili alla sfera complessiva del diritto attico. Una volta individuati i numerosi tecnicismi giuridici e le allusioni alla procedura del diritto ateniese di epoca classica, lo studio procede a sistematici confronti con le fonti tecniche (corpus degli oratori attici, epigrafi giuridiche) e gli usi attestati nella produzione drammatica successiva (Sofocle, Euripide, Aristofane). Vengono poi esplorate le modalità concrete attraverso le quali degli elementi di natura giuridica e procedurale trovano spazio nel contesto performativo teatrale e nella definizione dei rapporti tra i personaggi sulla scena, illustrando le evidenti similitudini con il tessuto storico-istituzionale della polis ateniese. Si ha così la possibilità di inquadrare il ruolo della poesia eschilea nella progressiva diffusione di un autentico pensiero giuridico nell’Atene coeva e di affermare il suo valore all’interno di una ricognizione scientifica dell’esperienza giuridica greca nella prima metà del V secolo. Una riflessione specifica, infine, è dedicata alla ricostruzione delle modalità di ricezione, riutilizzo e finalizzazione ad esigenze drammaturgiche dei riferimenti politico-istituzionali, con particolare attenzione verso gli elementi di conoscenza e di competenza diffusi nel pubblico seduto a teatro. In tal modo, si possono meglio definire alcuni aspetti del codice comunicativo comune al poeta e agli spettatori, caratterizzato dall’attualizzazione della materia mitica attraverso la pervasività del diritto in quanto fenomeno storico-culturale.
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