Tesi etd-01082024-105056 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TROMBETTA, ALICE
URN
etd-01082024-105056
Titolo
Lo sbarco a Peleliu e i suoi impatti sulla dottrina anfibia
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Prof. Giannotti, Andrea
Parole chiave
- Peleliu
Data inizio appello
29/01/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/01/2094
Riassunto
La Seconda Guerra Mondiale fu un sanguinoso conflitto che ebbe luogo dal 1 settembre 1939 al 2 settembre 1945, essa si sviluppò su diversi fronti e teatri. Tra questi, uno dei più significativi fu l’Oceano Pacifico, dove si svolse appunto la cosiddetta "Guerra del Pacifico". Quest’area vide gli scontri tra le forze alleate, guidate principalmente dagli Stati Uniti, e l'Impero giapponese.
Nel dicembre 1941 l’attacco a sorpresa giapponese ai danni della base navale statunitense di Pearl Harbor portò gli Stati Uniti a entrare ufficialmente nella Seconda Guerra Mondiale. Da quel momento in poi, si svolsero numerose battaglie nella zona, sia campagne navali e aeree, che combattimenti terrestri .
Le ostilità nel Pacifico si caratterizzarono per la determinazione e la feroce resistenza delle forze giapponesi, nonché per l'impegno degli Alleati nel riconquistare le terre perdute. Questo scenario influenzò significativamente l'andamento generale della Seconda Guerra Mondiale e vide lo sviluppo di nuove tattiche e strategie militari, inclusi gli sbarchi anfibi. Tra questi, lo sbarco a Peleliu, un'operazione apparentemente secondaria all'interno di un quadro più ampio e complesso , ma che assunse un significato particolare e duraturo per la dottrina militare anfibia.
Nel 1944, Peleliu, un'isola corallina situata nell'arcipelago delle Palau nel Pacifico occidentale, divenne il palcoscenico di un cruento scontro tra le forze statunitensi e quelle giapponesi. L'obiettivo principale era la conquista dell’isola, ma la sua presa si rivelò molto più difficile e costosa di quanto previsto. Mentre gli scontri infuriavano su Peleliu, i leader militari e gli strateghi alleati cominciarono a riconoscere che questa operazione, in generale poco conosciuta e considerata, aveva il potenziale per influenzare profondamente la strategia e la dottrina anfibia delle forze armate degli Stati Uniti.
Nel cuore di questo contesto, lo sbarco a Peleliu divenne un banco di prova per molte delle teorie e delle tattiche che avevano preso forma nel corso della guerra. L'isola stessa rappresentava un ambiente ostile, con le sue spiagge coralline, le paludi e le colline rocciose che fornivano copertura ideale per le difese giapponesi. La battaglia di Peleliu non fu solo una sfida fisica per i Marines statunitensi, ma anche un banco di prova dal punto di vista intellettuale per i comandanti che cercavano di adattarsi a un luogo così unico e imprevedibile.
Questa tesi si propone di esplorare sia l'importanza storica dello sbarco a Peleliu nel più ampio contesto della campagna del Pacifico e della Seconda Guerra Mondiale, sia di concentrarsi sul suo impatto sulla dottrina anfibia statunitense e sulla strategia militare più in generale nell’ambito del conflitto e come punto di partenza per le successive evoluzioni della stessa.
Attraverso un'analisi approfondita delle operazioni, delle decisioni prese e delle lezioni apprese a Peleliu, si cercherà di comprendere come questa campagna abbia influenzato in modo significativo l’approccio degli Stati Uniti alla pianificazione ed alla conduzione delle successive operazioni anfibie nel Pacifico e non solo, ma soprattutto si evidenzieranno gli insegnamenti tratti da tale evento che ancora orientano la dottrina anfibia a livello internazionale.
Nel corso delle pagine successive, esamineremo la battaglia di Peleliu nel suo contesto storico e analizzeremo come le sue implicazioni abbiano continuato a influenzare la teoria militare e la pratica nella guerra anfibia. In tal modo, cercheremo di gettare luce su un capitolo cruciale ma spesso trascurato della storia della Seconda Guerra Mondiale, dimostrando che anche in uno scenario apparentemente marginale, come un'isola remota del Pacifico, si possono nascondere lezioni di fondamentale importanza per l'arte della guerra.
Nel dicembre 1941 l’attacco a sorpresa giapponese ai danni della base navale statunitense di Pearl Harbor portò gli Stati Uniti a entrare ufficialmente nella Seconda Guerra Mondiale. Da quel momento in poi, si svolsero numerose battaglie nella zona, sia campagne navali e aeree, che combattimenti terrestri .
Le ostilità nel Pacifico si caratterizzarono per la determinazione e la feroce resistenza delle forze giapponesi, nonché per l'impegno degli Alleati nel riconquistare le terre perdute. Questo scenario influenzò significativamente l'andamento generale della Seconda Guerra Mondiale e vide lo sviluppo di nuove tattiche e strategie militari, inclusi gli sbarchi anfibi. Tra questi, lo sbarco a Peleliu, un'operazione apparentemente secondaria all'interno di un quadro più ampio e complesso , ma che assunse un significato particolare e duraturo per la dottrina militare anfibia.
Nel 1944, Peleliu, un'isola corallina situata nell'arcipelago delle Palau nel Pacifico occidentale, divenne il palcoscenico di un cruento scontro tra le forze statunitensi e quelle giapponesi. L'obiettivo principale era la conquista dell’isola, ma la sua presa si rivelò molto più difficile e costosa di quanto previsto. Mentre gli scontri infuriavano su Peleliu, i leader militari e gli strateghi alleati cominciarono a riconoscere che questa operazione, in generale poco conosciuta e considerata, aveva il potenziale per influenzare profondamente la strategia e la dottrina anfibia delle forze armate degli Stati Uniti.
Nel cuore di questo contesto, lo sbarco a Peleliu divenne un banco di prova per molte delle teorie e delle tattiche che avevano preso forma nel corso della guerra. L'isola stessa rappresentava un ambiente ostile, con le sue spiagge coralline, le paludi e le colline rocciose che fornivano copertura ideale per le difese giapponesi. La battaglia di Peleliu non fu solo una sfida fisica per i Marines statunitensi, ma anche un banco di prova dal punto di vista intellettuale per i comandanti che cercavano di adattarsi a un luogo così unico e imprevedibile.
Questa tesi si propone di esplorare sia l'importanza storica dello sbarco a Peleliu nel più ampio contesto della campagna del Pacifico e della Seconda Guerra Mondiale, sia di concentrarsi sul suo impatto sulla dottrina anfibia statunitense e sulla strategia militare più in generale nell’ambito del conflitto e come punto di partenza per le successive evoluzioni della stessa.
Attraverso un'analisi approfondita delle operazioni, delle decisioni prese e delle lezioni apprese a Peleliu, si cercherà di comprendere come questa campagna abbia influenzato in modo significativo l’approccio degli Stati Uniti alla pianificazione ed alla conduzione delle successive operazioni anfibie nel Pacifico e non solo, ma soprattutto si evidenzieranno gli insegnamenti tratti da tale evento che ancora orientano la dottrina anfibia a livello internazionale.
Nel corso delle pagine successive, esamineremo la battaglia di Peleliu nel suo contesto storico e analizzeremo come le sue implicazioni abbiano continuato a influenzare la teoria militare e la pratica nella guerra anfibia. In tal modo, cercheremo di gettare luce su un capitolo cruciale ma spesso trascurato della storia della Seconda Guerra Mondiale, dimostrando che anche in uno scenario apparentemente marginale, come un'isola remota del Pacifico, si possono nascondere lezioni di fondamentale importanza per l'arte della guerra.
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