Tesi etd-01072025-163316 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CAVALIERE, EMANUELE
URN
etd-01072025-163316
Titolo
Tracciabilità nella produzione della filiera dell'olio extra vergine di oliva
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITÀ DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Brunori, Gianluca
relatore Lai, Maria Bonaria
correlatore Zinnai, Angela
relatore Lai, Maria Bonaria
correlatore Zinnai, Angela
Parole chiave
- blockchain
- filiera olio extravergine di oliva
- olio extravergine di oliva
- tracciabilità
Data inizio appello
17/02/2025
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'industria alimentare globale al fine di garantire la sicurezza e la qualità degli
alimenti, elementi centrali per consumatori, aziende e politiche governative, sta
ricorrendo sempre più ai sistemi di tracciabilità volontari affiancandoli a quelli
cogenti. Il Regolamento CE 178/2002 stabilisce la rintracciabilità degli alimenti lungo
tutte le fasi della produzione e distribuzione, richiedendo agli operatori alimentari
l’adozione di sistemi per monitorare e fornire informazioni sulle origini dei prodotti e
le fasi della catena alimentare. Diversi standard e definizioni di tracciabilità sono
emersi nel tempo, con approcci che spaziano dalla tracciabilità del prodotto alla
tracciabilità genetica e sanitaria. Oggi, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale nel
miglioramento della tracciabilità, con strumenti come codici a barre, QR code, RFID,
NFC e IoT che permettono di monitorare e registrare informazioni cruciali lungo tutta
la filiera. Tra le tecnologie disponibili nel mercato la blockchain rappresenta una
soluzione innovativa capace di garantire la sicurezza e l'affidabilità delle informazioni,
tramite un registro condiviso e immutabile, aumentando la trasparenza e il controllo
nella catena di approvvigionamento, questi strumenti e tecnologie avanzate supportano
la gestione della qualità, la sicurezza alimentare e la comunicazione efficiente tra le
aziende e i consumatori. Considerando ciò, lo studio della tracciabilità obbligatoria e
volontaria nel settore olivicolo, con particolare focus sull’olio di oliva, descrivendo il
processo produttivo dell'olio d'oliva, dal raccolto delle olive alla commercializzazione
del prodotto finito diviene l’oggetto di questa ricerca. La ricerca ha visto il
coinvolgimento di alcune aziende olivicole italiane, intervistate utilizzando un
questionario semi strutturato. Le aziende così intervistate e costituenti il campione di
questa ricerca possono essere divise in due gruppi: quelle che coltivano direttamente
le olive e quelle che acquistano la materia prima da fornitori esterni. È stato inoltre
esaminato un caso di studio, selezionando per lo stesso, tra le aziende oggetto di
intervista un’azienda che produce e distribuisce prodotti alimentari biologici tra i quali
l’olio di oliva. I risultati hanno evidenziato alcune problematiche come l'uso limitato
di piattaforme digitali e le difficoltà nella gestione dei dati cartacei e come l’adozione
della Blockchain, nonostante le difficoltà iniziali, permette all'azienda di monitorare
in tempo reale le performance dei propri prodotti e migliorare la trasparenza, con un
forte impatto sulla competitività e sul rafforzamento del legame geografico. Tuttavia,
sono necessari miglioramenti nella gestione dei dati, come l'automazione della raccolta
e la standardizzazione delle informazioni, la coordinazione tra i partecipanti della
filiera e l’interoperabilità con altri software aziendali. Un ulteriore limite all’adozione
delle tecnologie digitali è dato dai costi delle stesse.
alimenti, elementi centrali per consumatori, aziende e politiche governative, sta
ricorrendo sempre più ai sistemi di tracciabilità volontari affiancandoli a quelli
cogenti. Il Regolamento CE 178/2002 stabilisce la rintracciabilità degli alimenti lungo
tutte le fasi della produzione e distribuzione, richiedendo agli operatori alimentari
l’adozione di sistemi per monitorare e fornire informazioni sulle origini dei prodotti e
le fasi della catena alimentare. Diversi standard e definizioni di tracciabilità sono
emersi nel tempo, con approcci che spaziano dalla tracciabilità del prodotto alla
tracciabilità genetica e sanitaria. Oggi, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale nel
miglioramento della tracciabilità, con strumenti come codici a barre, QR code, RFID,
NFC e IoT che permettono di monitorare e registrare informazioni cruciali lungo tutta
la filiera. Tra le tecnologie disponibili nel mercato la blockchain rappresenta una
soluzione innovativa capace di garantire la sicurezza e l'affidabilità delle informazioni,
tramite un registro condiviso e immutabile, aumentando la trasparenza e il controllo
nella catena di approvvigionamento, questi strumenti e tecnologie avanzate supportano
la gestione della qualità, la sicurezza alimentare e la comunicazione efficiente tra le
aziende e i consumatori. Considerando ciò, lo studio della tracciabilità obbligatoria e
volontaria nel settore olivicolo, con particolare focus sull’olio di oliva, descrivendo il
processo produttivo dell'olio d'oliva, dal raccolto delle olive alla commercializzazione
del prodotto finito diviene l’oggetto di questa ricerca. La ricerca ha visto il
coinvolgimento di alcune aziende olivicole italiane, intervistate utilizzando un
questionario semi strutturato. Le aziende così intervistate e costituenti il campione di
questa ricerca possono essere divise in due gruppi: quelle che coltivano direttamente
le olive e quelle che acquistano la materia prima da fornitori esterni. È stato inoltre
esaminato un caso di studio, selezionando per lo stesso, tra le aziende oggetto di
intervista un’azienda che produce e distribuisce prodotti alimentari biologici tra i quali
l’olio di oliva. I risultati hanno evidenziato alcune problematiche come l'uso limitato
di piattaforme digitali e le difficoltà nella gestione dei dati cartacei e come l’adozione
della Blockchain, nonostante le difficoltà iniziali, permette all'azienda di monitorare
in tempo reale le performance dei propri prodotti e migliorare la trasparenza, con un
forte impatto sulla competitività e sul rafforzamento del legame geografico. Tuttavia,
sono necessari miglioramenti nella gestione dei dati, come l'automazione della raccolta
e la standardizzazione delle informazioni, la coordinazione tra i partecipanti della
filiera e l’interoperabilità con altri software aziendali. Un ulteriore limite all’adozione
delle tecnologie digitali è dato dai costi delle stesse.
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