Tesi etd-01072020-114929 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PANACCIONE, MARTA
URN
etd-01072020-114929
Titolo
La resistenza dei virus patogeni nell'ambiente come possibile rischio per l'uomo: studio della persistenza dell'infettivita e del genoma di Human Adenovirus nell'acqua
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott. Verani, Marco
relatore Prof.ssa Carducci, Annalaura
relatore Prof.ssa Carducci, Annalaura
Parole chiave
- adenovirus
- copie genomiche
- igiene ambientale
- infettività
- mpn
- rt-pcr
- tecniche cellulari
- tecniche molecolari
Data inizio appello
10/02/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/02/2026
Riassunto
Negli ultimi anni tra i microrganismi normalmente utilizzati nell’analisi delle acque è stato proposto come indicatore, da affiancare a quelli tradizionali, Human Adenovirus, oggetto di questo elaborato. Human Adenovirus, virus della famiglia Adenoviridae, genere Mastadenovirus, conta 51 diversi sierotipi in grado di infettare l’uomo. È un virus a doppio filamento di DNA, formato da un capside icosaedrico privo di envelope e con un diametro di circa 80-90 nm. Lo scopo di questo elaborato è quello di verificare, in-vitro e in modo parallelo, la resistenza dell’infettività e del genoma di Human Adenovirus in acqua, in condizioni controllate nel tempo in modo da poter avere anche un’interpretazione più corretta dei dati derivanti dai monitoraggi ambientali e di quantificare l’eventuale correlazione tra variazione di infettività e genoma nel tempo così da poter effettuare la valutazione del rischio legato all’esposizione ad acque contaminate.
Campioni di acqua sterile (10 ml) sono stati contaminati con una quantità nota di Human Adenovirus 5 (1,16x 108 Copie Genomiche/10ml e 1,1 x 106 MPN/10 ml) e posti a tre temperature diverse: 25°C, 37°C, 4°C. Per ogni temperatura sono presenti tre repliche del campione più un controllo. Periodicamente è stata prelevata un’aliquota, da ciascun campione, su cui sono state eseguite analisi con metodi molecolari (qPCR) e cellulari (MPN). Dati preliminari sull’andamento dei parametri valutati hanno permesso di confermare una maggiore resistenza del DNA rispetto all’infettività e si nota, inoltre, che la temperatura di 37°C influisce sull’infettività che risulta persa dopo 46 giorni, mentre il genoma rimane rilevabile a titolo: 6 x 107 Copie Genomiche/10ml. L’analisi statistica dei dati ottenuti ha permesso, inoltre, di ricavare il tasso di correlazione tra CG e MPN che potrà essere utilizzato per valutare il rischio di infezioni da Adenovirus nelle acque mediante la QMRA, la valutazione quantitativa del rischio microbiologico.
Campioni di acqua sterile (10 ml) sono stati contaminati con una quantità nota di Human Adenovirus 5 (1,16x 108 Copie Genomiche/10ml e 1,1 x 106 MPN/10 ml) e posti a tre temperature diverse: 25°C, 37°C, 4°C. Per ogni temperatura sono presenti tre repliche del campione più un controllo. Periodicamente è stata prelevata un’aliquota, da ciascun campione, su cui sono state eseguite analisi con metodi molecolari (qPCR) e cellulari (MPN). Dati preliminari sull’andamento dei parametri valutati hanno permesso di confermare una maggiore resistenza del DNA rispetto all’infettività e si nota, inoltre, che la temperatura di 37°C influisce sull’infettività che risulta persa dopo 46 giorni, mentre il genoma rimane rilevabile a titolo: 6 x 107 Copie Genomiche/10ml. L’analisi statistica dei dati ottenuti ha permesso, inoltre, di ricavare il tasso di correlazione tra CG e MPN che potrà essere utilizzato per valutare il rischio di infezioni da Adenovirus nelle acque mediante la QMRA, la valutazione quantitativa del rischio microbiologico.
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