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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-01072013-131544


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LORO PILONE, ALESSIA
URN
etd-01072013-131544
Titolo
"Affidamento civile del minore al servizio sociale: analisi empirica tra prassi e teoria. Definizione, potenzialita', lacune e correttivi di uno strumento"
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Mazza, Roberto
Parole chiave
  • Affidamento al servizio sociale
  • ascolto
  • assenza normativa.
  • assistente sociale
  • correttivi
  • deontologia
  • empatia
  • prassi
  • relazione
  • servizio sociale
  • teorizzazione
  • vaghezza
Data inizio appello
28/01/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
28/01/2053
Riassunto
Il diritto del minore a vivere nella sua famiglia, ad essere educato, istruito e mantenuto è una delle conquiste sociali degli ultimi vent’anni, manifesto di civiltà e di innovativa attenzione nei confronti dei più piccoli, come investimento per il futuro e tesoro per il presente.
Tra gli strumenti finalizzati alla protezione ti tale diritto, si individua un dispositivo non nuovo alla prassi, ma quasi misconosciuto alla teoria: l’affidamento civile al servizio sociale.
Di primo avviso il problema potrebbe essere di scarsa pregnanza, considerando l’affidamento al Servizio sociale un provvedimento provvisorio e limitato nel tempo, preso in attesa di adottare provvedimenti già previsti nell’ordinamento. In realtà il panorama dei servizi figura una situazione più complessa, in cui spesso questo intervento dura per anni e ha un ruolo fondamentale nell’empowerment delle capacità genitoriali per il benessere del bambino e la lacuna nella sua disciplina normativa e metodologica determina notevoli difficoltà nell’attuazione efficace di questo strumento. La mancanza di prassi omogenee e condivise tra Servizi sociali e magistratura minorile determina fraintendimenti e confusione rispetto ai poteri e ai compiti che spettano a ciascuno dei soggetti coinvolti nella crescita del minore, nonché alla loro attuazione e gestione all’interno della poliedrica relazione in cui è necessario conciliare dimensioni di aiuto, protezione, controllo, empowerment senza chiare indicazioni circa responsabilità e competenze.
La ricerca, finalizzata a produrre documentazione, dare suggerimenti e risoluzioni potenziali, si è svolta nell’area dell’azienda USL 5 di Pisa, sviluppandosi in particolare attraverso un’analisi empirica in diverse fasi: osservazione di decreti di affidamento al servizio sociale disposti tra gli anni 2010-2012 e somministrazione di interviste ad assistenti sociali, un giudice del Tribunale per i Minorenni di Genova, alcune famiglie per le quali è previsto questo dispositivo.
Le questioni principalmente emerse riguardano l’interpretazione delle limitazioni della potestà genitoriale, lo spazio di azione del servizio rispetto a quanto non previsto nei decreti, l’importanza della collaborazione sia dei genitori nel progetto, che di tutti i professionisti chiamati ad agire in équipe; la gestione delle tempistiche, il rapporto di fiducia ed empatia e la valorizzazione dell’immagine del servizio sociale.
La valenza di questo lavoro sta nel tentativo di affacciarsi su un istituto, del tutto trascurato, andando ad individuarne le criticità riscontrate nella prassi e chiavi di lettura risolutive che, se non completamente generalizzabili, offrono spunti riflessivi per modificare l’attività quotidiana e stimolare una nuova produzione teorica, di cui il lavoro si fa precursore.
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