Tesi etd-01062025-123651 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GIANNOTTI, CATERINA
URN
etd-01062025-123651
Titolo
Dalla giustizia in aula alla giustizia sui media: effetti collaterali sul processo tradizionale e analisi dei tentativi di riforma
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Marzaduri, Enrico
Parole chiave
- d.lgs. 188/2021
- libertà di manifestazione del pensiero
- presunzione di innocenza
- processo mediatico
Data inizio appello
29/01/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
29/01/2095
Riassunto
Il documento analizza il rapporto tra giustizia tradizionale e giustizia mediatica, evidenziando gli effetti del processo mediatico sul sistema giudiziario e sulle garanzie costituzionali.
Nel primo capitolo viene esaminata l'importanza che gli organi di informazione rivestono nel garantire trasparenza e controllo democratico sull'amministrazione della giustizia. Tuttavia, il sensazionalismo dei media ha alterato questa funzione, dando vita ad un "processo parallelo" che si svolge sui media anziché in aula. Viene poi analizzata l'evoluzione storica del processo mediatico e l'impatto che la spettacolarizzazione ha sulla percezione della giustizia.
Il secondo capitolo è dedicato all'informazione e al diritto di cronaca nel procedimento penale. In particolare, viene analizzata la libertà di manifestazione del pensiero, il diritto di cronaca e i suoi limiti, con riferimento alla normativa italiana e internazionale. Si evidenzia il conflitto tra il diritto all'informazione e la tutela della privacy, la riservatezza delle indagini e il principio della presunzione di innocenza. Il terzo capitolo approfondisce come il processo mediatico influisca sul rispetto di questo principio, trasformando spesso l'indagato in un presunto colpevole agli occhi dell'opinione pubblica. Particolare attenzione viene dedicata al principio della presunzione di innocenza alla luce della CEDU e della giurisprudenza della Corte EDU.
Nel quarto capitolo l'attenzione è posta sulle ripercussioni che la giustizia mediatica ha sugli attori del processo: indagati, testimoni, parti offese, difensori, pubblici ministeri e giudici, evidenziando come la sovraesposizione mediatica possa condizionare i loro ruoli e comportamenti.
L'ultima parte dell'elaborato è dedicata all'analisi della direttiva europea 2016/343 e del d.lgs. che l'ha recepita, il n. 188/2021, volto al rafforzamento della presunzione di innocenza contro i giudizi anticipati di colpevolezza, sottolineando, tuttavia, come, nonostante i buoni propositi, l'intervento in questione non sia considerato come del tutto riuscito.
Nel primo capitolo viene esaminata l'importanza che gli organi di informazione rivestono nel garantire trasparenza e controllo democratico sull'amministrazione della giustizia. Tuttavia, il sensazionalismo dei media ha alterato questa funzione, dando vita ad un "processo parallelo" che si svolge sui media anziché in aula. Viene poi analizzata l'evoluzione storica del processo mediatico e l'impatto che la spettacolarizzazione ha sulla percezione della giustizia.
Il secondo capitolo è dedicato all'informazione e al diritto di cronaca nel procedimento penale. In particolare, viene analizzata la libertà di manifestazione del pensiero, il diritto di cronaca e i suoi limiti, con riferimento alla normativa italiana e internazionale. Si evidenzia il conflitto tra il diritto all'informazione e la tutela della privacy, la riservatezza delle indagini e il principio della presunzione di innocenza. Il terzo capitolo approfondisce come il processo mediatico influisca sul rispetto di questo principio, trasformando spesso l'indagato in un presunto colpevole agli occhi dell'opinione pubblica. Particolare attenzione viene dedicata al principio della presunzione di innocenza alla luce della CEDU e della giurisprudenza della Corte EDU.
Nel quarto capitolo l'attenzione è posta sulle ripercussioni che la giustizia mediatica ha sugli attori del processo: indagati, testimoni, parti offese, difensori, pubblici ministeri e giudici, evidenziando come la sovraesposizione mediatica possa condizionare i loro ruoli e comportamenti.
L'ultima parte dell'elaborato è dedicata all'analisi della direttiva europea 2016/343 e del d.lgs. che l'ha recepita, il n. 188/2021, volto al rafforzamento della presunzione di innocenza contro i giudizi anticipati di colpevolezza, sottolineando, tuttavia, come, nonostante i buoni propositi, l'intervento in questione non sia considerato come del tutto riuscito.
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