Tesi etd-01032025-174446 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SERAFINI, GIORGIA
URN
etd-01032025-174446
Titolo
Vocazione o professione: la femminilizzazione del corpo docente. Una lente sull'Italia
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA
Relatori
relatore Di Pasquale, Caterina
Parole chiave
- antropologia culturale
- insegnanti donne
- ruolo sociale dell'insegnante donna
- storia della donna
Data inizio appello
07/02/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Questo elaborato di tesi esplora la condizione sociale dell’insegnante donna, interrogandosi sulle ragioni storiche, culturali e sociali della sua predominanza nella scuola del primo ciclo. La domanda che muove la riflessione alla base del lavoro è "Perché le insegnanti sono quasi tutte donne?".
Per analizzarne le motivazioni si articola un percorso in tre parti principali: nel primo capitolo, partendo da un’analisi antropologica del genere in diverse culture, si mette in discussione l’assunto che associa la donna al ruolo educativo come una predisposizione naturale, evidenziandone invece le origini culturali; nel secondo capitolo, attraverso una ricostruzione storica della scuola italiana, dalla Legge Casati alle Indicazioni Nazionali, si esaminano le dinamiche legislative e sociali che hanno contribuito alla femminilizzazione della docenza; l'ultimo e terzo capitolo, invece, utilizza le biografie di Italia Donati, Ada Negri e Maria Giacobbe per illustrare come il lavoro magistrale sia stato influenzato da aspettative patriarcali, ma anche vissuto come occasione di riscatto personale e sociale, per arrivare, infine, ad analizzare il ruolo dei social network nel ridefinire la professione oggi, mostrando come persistano disparità di genere.
La tesi conclude che per un maggiore equilibrio nella scuola è necessario decostruire i fattori storici e culturali che perpetuano tali differenze, poiché solo attraverso un’attenta rielaborazione delle dinamiche di genere sarà possibile garantire una più equa partecipazione di uomini e donne.
Per analizzarne le motivazioni si articola un percorso in tre parti principali: nel primo capitolo, partendo da un’analisi antropologica del genere in diverse culture, si mette in discussione l’assunto che associa la donna al ruolo educativo come una predisposizione naturale, evidenziandone invece le origini culturali; nel secondo capitolo, attraverso una ricostruzione storica della scuola italiana, dalla Legge Casati alle Indicazioni Nazionali, si esaminano le dinamiche legislative e sociali che hanno contribuito alla femminilizzazione della docenza; l'ultimo e terzo capitolo, invece, utilizza le biografie di Italia Donati, Ada Negri e Maria Giacobbe per illustrare come il lavoro magistrale sia stato influenzato da aspettative patriarcali, ma anche vissuto come occasione di riscatto personale e sociale, per arrivare, infine, ad analizzare il ruolo dei social network nel ridefinire la professione oggi, mostrando come persistano disparità di genere.
La tesi conclude che per un maggiore equilibrio nella scuola è necessario decostruire i fattori storici e culturali che perpetuano tali differenze, poiché solo attraverso un’attenta rielaborazione delle dinamiche di genere sarà possibile garantire una più equa partecipazione di uomini e donne.
File
Nome file | Dimensione |
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Serafini...cinio.pdf | 4.90 Mb |
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