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Questo lavoro prende il suo spunto iniziale dalla constatazione dell’assenza di uno studio organico e capillare dei contesti funerari romani in Sardegna, nonostante la presenza di ampie aree funerarie e di frequenti rinvenimenti casuali di sepolture in tutta l’isola. Il lavoro di analisi dei siti di rinvenimento dell’area meridionale presa in esame è volto a cogliere eventuali differenze e cambiamenti nelle diverse fasi repubblicana e imperiale, in particolare nella tipologia strutturale e nel rituale funerario. Lo studio, iniziato con la redazione di un catalogo dei siti, organizzato per Comuni, ha consentito la rilettura critica delle fonti, in particolare le pubblicazioni ottocentesche, spesso carenti di informazioni topografiche e archeologiche, il recupero di dati dai lavori più recenti e l’annotazione di contesti inediti. Fa seguito una prima lettura e interpretazione dei dati raccolti, che confermano la molteplicità e varietà di soluzioni strutturali e rituali riscontrata anche a livello nazionale e il riutilizzo, l’adattamento e l’innovazione di modelli architettonici e tipi tombali di derivazione locale e nordafricana.