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L’oggetto di tale tesi è rappresentato dall'analisi della politica estera della Repubblica Turchia attraverso la gestione degli stretti turchi. Partendo dalla disfatta dell'Impero Ottomano, subito dopo la fine della Prima guerra mondiale, e la consequenziale nascita della Repubblica di Turchia è possibile notare come le due porte di accesso al Mar Mediterraneo e al Mar Nero abbiamo influenzato le relazioni della Turchia nel nuovo assetto internazionale. La firma della Convenzione di Montreux nel 1936 rappresentò per la Turchia un grande traguardo riuscendo ad ottenere una gestione degli Stretti equa e legittima. Dopo firma di Montreux, che ancora oggi regola il transito e la navigazione negli Stretti, la Turchia e le sue porte di accesso si sono ritrovate al centro di numerose dispute internazionali. Ampio spazio infatti è stato dedicato sia al lungo e travagliato rapporto con l'Unione Sovietica, che nel corso della storia influenzò esponenzialmente la politica estera turca, che al rapporto con l'alleato statunitense che in seguito della creazione della NATO ebbe forti ripercussioni sulla gestione, soprattutto in ambiti militare, degli Stretti. La gestione degli Stretti ha avuto e continua ad avere una grande importanza geopolitica per la Turchia, condizionando non solo gli aspetti politici della questione ma anche quelli economici, diplomatici e strategico-militari.