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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-11232017-113144


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
TELLESCHI, FRANCESCA
URN
etd-11232017-113144
Titolo
Contaminazione da mercurio nei prodotti della pesca: analisi dei risultati dei campionamenti effettuati dall'Asl di Empoli nel periodo 2012-2017
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Armani, Andrea
Parole chiave
  • alert
  • allerta
  • Azienda USL
  • blue shark
  • contaminazione ambientale
  • environmental contamination
  • fish
  • mercurio
  • mercury
  • non conformi
  • non-compliance
  • pesce
  • pesce spada
  • swordfish
  • USL Company
  • Uvac
  • Uvac
  • verdesca
Data inizio appello
15/12/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La contaminazione ambientale, spesso causata da attività antropiche, espone i consumatori a differenti rischi. Fra quelli di natura chimica, i metalli pesanti, ed in particolar modo il mercurio, risultano tossici per la popolazione umana ed in special modo per le donne incinte ed i bambini. La principale fonte di contaminazione da mercurio organico per l’uomo è rappresentata dal consumo di pesce. Lo scopo di questo lavoro è stato quello di valutare i risultati delle analisi effettuate su campioni di pesce per la determinazione del contenuto di mercurio. Sono stati presi in esame: 1) i risultati dei prodotti ittici analizzati nell’ambito dei campionamenti UVAC eseguiti dalla Azienda USL di Empoli (dal 2012 al primo semestre del 2017); 2) quelli derivanti da analisi effettuate in altri paesi europei su campioni in arrivo sul territorio della Azienda USL di Empoli, dai quali erano scaturite allerte alimentari (periodo 2015-2017). Su un totale di 35 campioni che sono stati destinati alla determinazione del mercurio nell’ambito del campionamento UVAC 2 campioni (5,7%) sono risultati non conformi ai limiti di legge. Le due non conformità hanno riguardato due specie, la verdesca (Prionace glauca) ed il pesce spada (Xiphias gladius) che, per motivi connessi alla loro biologia, risultano dei forti bioaccumulatori. Questi campioni hanno mostrato rispettivamente valori di mercurio pari a 2.7 mg/kg ± 0.4 mg/kg e a 1.3 mg/kg ± 0.1 mg/kg. Anche dall’analisi delle allerte pervenute da tutto il territorio comunitario all’Azienda Usl di Empoli è emerso che il 38% erano riferite alla verdesca mentre il 31% al pesce spada. Tali dati confermano quanto scaturito dall’analisi del portale Rasff in cui il numero di notifiche per il mercurio nel pesce spada è risultato pari a 326, mentre nella verdesca a 52, corrispondenti rispettivamente al 63% e al 10% del numero totale di notifiche per mercurio dal 2012 al primo semestre del 2017. I risultati di questo lavoro mettono in evidenza come il mercurio continui a rappresentare un rischio per il consumatore europeo. Pertanto, al fine di consentire un consumo di pesce sicuro da parte dei consumatori risulta fondamentale l'attività di controllo sinergica effettuata a livello del territorio europeo, nazionale e locale da parte delle autorità preposte.
ABSTRACT
Environmental contamination, often caused by anthropogenic activities, exposes consumers to different risks. Among chemical hazards, heavy metals, and particularly mercury, is toxic for humans and especially for pregnant women and children. Fish consumption represents the main source of contamination with organic mercury. The aim of this work was to evaluate the results the of analyses performed on fish samples for the determination of mercury content in: 1) products analyzed in the context of UVAC sampling executed by the Local Health Authority (LHA) of Empoli (from 2012 to the first semester of 2017); 2) incoming samples on the territory of the LHA of Empoli for which food alerts were issued after the analysis carried out in other European countries (2015-2017 period). Out of a total of 35 UVAC samples analysed for mercury content, 2 (5,7%) exceeded the law limits. The two non-compliances interested two species, the blue shark (Prionace glauca) and the swordfish (Xiphias gladius) that, for reasons related to their biology, can bioaccumulate mercury. These samples showed values of mercury equal to 2.7 mg/kg ± 0.4 mg/kg and 1.3 mg/kg ± 0.1 mg/kg, respectively. Also the results of the analysis of the alerts received from the entire territory of the EU to the LHA of Empoli showed that 38% of them were referred to the blue shark while 31% to swordfish. These results are supported by Rasff data: the number of notifications for mercury in swordfish and in blue shark correspond respectively to 63% and 10% of the total number of notifications for mercury from 2012 to the first half of 2017. The results highlight that mercury is still a risk for European consumers. Therefore, the control activities carried out at the European, national and local level by the official authorities are fundamental to allow a safe consumption of fish.
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