Tesi etd-06032018-171438 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
DI LORENZO, MARIATERESA
URN
etd-06032018-171438
Titolo
Spreco alimentare nella ristorazione collettiva: indagine nella provincia di La Spezia e Massa Carrara.
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
ISPEZIONE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
Relatori
relatore Prof. Armani, Andrea
correlatore Dott.ssa Nuvoloni, Roberta
correlatore Dott.ssa Nuvoloni, Roberta
Parole chiave
- ristorazione collettiva
- spreco alimentare
Data inizio appello
05/07/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/07/2088
Riassunto
Nel mondo industrializzato il problema legato al consumo di cibo viene talvolta affrontato con superficialità e distacco ma emerge pian piano la consapevolezza della gravità di questo spreco di fronte alla crisi economica ed alla popolazione mondiale in forte aumento. Un cibo sprecato infatti è innanzitutto inutile in quanto non nutre nessuno ma in più con esso vengono gettate via risorse naturali spesso limitate come acqua, suolo, fertilizzanti, combustibili fossili e fonti energetiche con notevoli influenze anche sul clima a causa dell’emissione dell’anidride carbonica ma anche per la decomposizione dei rifiuti e la produzione di metano, gas e conseguente effetto serra.(1)
Lo spreco alimentare è inteso più comunemente come cibo acquistato o ancor meglio come l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che – per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano – sono destinati ad essere eliminati o smaltiti(2). Pur riferendosi sicuramente a una parte consistente degli sprechi alimentari, questa non è certo l’unica definizione valida, poiché lungo tutta la filiera agroalimentare sono svariati i motivi per cui prodotti ancora commestibili vengono scartati.
Lo spreco alimentare è inteso più comunemente come cibo acquistato o ancor meglio come l’insieme dei prodotti scartati dalla catena agroalimentare, che – per ragioni economiche, estetiche o per la prossimità della scadenza di consumo, seppure ancora commestibili e quindi potenzialmente destinati al consumo umano – sono destinati ad essere eliminati o smaltiti(2). Pur riferendosi sicuramente a una parte consistente degli sprechi alimentari, questa non è certo l’unica definizione valida, poiché lungo tutta la filiera agroalimentare sono svariati i motivi per cui prodotti ancora commestibili vengono scartati.
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