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ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-02202018-161513


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FRANCI, SARAH
URN
etd-02202018-161513
Titolo
Farsi usare, farsi trovare. L'esperienza dell'utente e il posizionamento nei motori di ricerca
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof.ssa Pievatolo, Maria Chiara
Parole chiave
  • google
  • motori di ricerca
  • ottimizzazione
  • posizionamento
  • search Engine optimization
  • SEO
  • siti web
  • usabilità
Data inizio appello
19/03/2018
Consultabilità
Completa
Riassunto
Google è attualmente il motore di ricerca più usato al mondo, specialmente negli Stati Uniti e in Europa dove si stima che vi vengano effettuate oltre il 91% delle ricerche. Essendo Google quasi un monopolio non è possibile pensare di lavorare ad un progetto web senza tener conto delle linee guida che esso fornisce. Tra queste, negli ultimi anni, sono comparse le indicazioni relative all’usabilità e per una progettazione incentrata sull’utente, sia a livello di contenuto che di design.

L'aspetto più critico riguarda il modo in cui il motore di ricerca decide di fornire i risultati più pertinenti agli utenti. La classificazione dei risultati, infatti, è realizzata da funzioni algoritmiche custodite gelosamente e attraverso un insieme di regole che i crawler devono seguire. Questo porta a interrogarsi se i contenuti di un sito web debbano essere realizzati pensando alle persone o ai motori di ricerca. Molti esperti del settore ritengono che la prima opzione sia quella più efficace, perché se una pagina piace agli utenti piacerà anche a Google e ai suoi spider. Resta però il dubbio se sia stato Google ad influenzare i criteri di usabilità abituando gli utenti a una determinata strutturazione dei siti web o, al contrario, sia stato esso ad adattarsi alle richieste degli utenti.

L’usabilità è un concetto ampio che si applica a tutti gli artefatti con cui l’essere umano interagisce e riguarda la capacità di uno strumento di essere facilmente fruibile da parte di chi lo usa. Connesso a tale concetto è quello di esperienza utente, con cui si intende ciò che un utente prova usando un determinato sistema, un prodotto, un servizio o un sito web. Lo scopo è dare soddisfazione massima all’utente e portarlo a compiere l’azione per cui il sito nasce. Per guidarlo nella navigazione fino al raggiungimento di questo obiettivo esistono delle tecniche specifiche studiate dal neuromarketing, che unisce le neuroscienze alle strategie di vendita, analizzando le risposte cognitive ed emotive dei soggetti agli stimoli di marketing. L’applicazione di tali studi in ambito web riguarda principalmente la capacità di influenzare le azioni delle persone durante la navigazione. Ciò condiziona anche la progettazione e l’implementazione dei prodotti in termini di usabilità e allo stesso tempo la soddisfazione che l’utente trae dall’interazione. Un sito apprezzato dagli utenti viene apprezzato anche dai motori di ricerca. Le due cose sono strettamente collegate.

Pertanto, il processo di analisi è stato condotto in una duplice direzione. Da un lato sono state considerate le teorie dell’usabilità e l’applicazione dei principi affinché l’utente possa avere un’esperienza d’uso gradevole e soddisfacente su una qualsiasi pagina web. Dall’altro sono stati studiati i meccanismi di funzionamento dei motori di ricerca e come questi riescano a valutare l’esperienza utente attraverso i propri algoritmi. In questo ambito rientra la disciplina della SEO, acronimo di Search Engine Optimization, la quale comprende l’insieme di operazioni che consentono ad un sito web di essere facilmente reperibile nelle SERP (Search Engine Results Page) ovvero le pagine dei risultati di un motore di ricerca. Il tutto si traduce da un punto di vista analitico nell’osservazione di quegli elementi che incidono sul posizionamento, ma che servono a valutare l’esperienza utente come il tempo di permanenza, il numero di pagine visitate e la frequenza di rimbalzo.

Il caso specifico preso in esame e su cui sono stati svolti i test di usabilità, www.assoservizi.eu, rientra all’interno del quadro delineato. Infatti i risultati ottenuti hanno dimostrato che le pagine con una peggiore usabilità mostrano un tempo medio di permanenza più basso, un numero di visite minore e una più alta frequenza di rimbalzo. Inoltre le pagine meno usabili si posizionano nella quarta pagina dei risultati di Google, al contrario quelle con un tasso di usabilità più alto si collocano in prima pagina, tra la 4° e la 10° posizione. I test condotti, pertanto, corroborano l’ipotesi che garantire un’esperienza utente positiva, ovvero progettare un prodotto web ponendo l’attenzione sugli utenti anziché sugli algoritmi, sia ormai indispensabile al fine di farsi indicizzare favorevolmente da Google.
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