Tesi etd-12312020-122922 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CORIGLIANO, PIERANGELA
URN
etd-12312020-122922
Titolo
Indagine sugli stabilimenti di macellazione in Uzbekistan
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Guidi, Alessandra
Parole chiave
- mattatoi
- Uzbekistan
Data inizio appello
18/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/01/2061
Riassunto
L’Uzbekistan è uno dei più grandi ex Paesi sovietici dell’Asia centrale sia in termini di massa terrestre che di popolazione.
Il territorio uzbeko si estende per 447.000 km2 ed ospita all’incirca 33 milioni abitanti di cui il 49,9% vivono ancora in aree rurali e sono impegnati in attività agricole dalle quali dipendono per il proprio sostentamento.
Il settore primario, oltre che a rappresentare un'importante sistema di supporto al sostentamento e una rete di sicurezza sociale per i 15,3 milioni di persone che vivono nelle zone rurali, svolge un ruolo vitale nell’economia del Paese; rappresenta il 28,7% del PIL e impiega il 33,1% della forza lavoro totale (circa 5 milioni di persone).
Ottenuta l’indipendenza il 31 agosto del 1991, l’Uzbekistan era tra i Paesi più poveri della regione e la leadership politica ha intrapreso un lungo e graduale processo di transizione verso un’economia orientata al mercato.
Dato il ruolo svolto nell’economia del Paese, i settori dell’agricoltura e dell’allevamento sono stati oggetto di una serie di riforme nel tentativo di ridurre le importazioni alimentari, diversificare la produzione agricola e migliorare le condizioni di vita della popolazione residente al di fuori delle grandi città e nelle aree rurali.
Queste riforme hanno contribuito in parte a migliorare la performance economica del Paese. Negli ultimi anni l’economia uzbeka è stata una delle migliori al mondo con tassi di crescita medi annui elevati e stabili, ed ha permesso di raggiungere il livello medio-basso globale di sviluppo economico. Incoraggiate da questa eccezionale prestazione, le autorità uzbeke hanno fissato un nuovo obiettivo: entrare a far parte del gruppo di Paesi a reddito medio-alto entro il 2030.
I piani nazionali per la modernizzazione del settore agricolo nel periodo 2017-2020 sono stati enunciati nella risoluzione del Presidente n.PP-2460 del 29 dicembre 2015 su "Ulteriori riforme e sviluppo dell'agricoltura nel 2016-2020".
Nel settore zootecnico, in particolare, la risoluzione del Presidente evidenzia lo sviluppo delle catene del valore del bestiame, una migliore fornitura di servizi veterinari privati e pubblici, il potenziamento del marketing dei mangimi per aumentarne l'offerta, l'incremento della produttività degli animali attraverso la realizzazione di programmi nazionali di allevamento e l’importazione di stock di animali di razza.
Lo sviluppo del settore zootecnico in Uzbekistan è oggetto di un'attenzione speciale da parte dello Stato per diversi motivi: i prodotti d'origine animale, in aggiunta al grano, sono i pilastri della politica nazionale di sicurezza alimentare; il bestiame è di grande importanza sociale in quanto è un'importante fonte di reddito che contribuisce per oltre il 10% al bilancio familiare ed; è considerato un bene altamente liquido, che può essere facilmente venduto e convertito in denaro in caso di necessità familiare. Inoltre, l'ammodernamento e la crescita del settore zootecnico, soprattutto nella produzione di carne e latte, potrebbe anche trasformare questi prodotti in merci orientate all'esportazione, il che aumenterebbe i guadagni in valuta estera del Paese.
Altri cambiamenti dovrebbero essere introdotti secondo il Decreto del Consiglio dei ministri n.386 del 2019 in cui oltre a stabilire il luogo in cui debba avvenire la macellazione, sono elencate le strutture obbligatorie da collegare all’edificio principale e sancite norme e regolamenti veterinari applicabili ai macelli al fine di tutelare il benessere degli animali e garantire la forniture di servizi veterinari adeguati.
Per questi motivi, dopo aver fatto una rassegna sul ruolo del settore primario in Uzbekistan, e sui cambiamenti apportati alle strutture di produzione dalla riforma agraria, l’obiettivo di questa tesi è stato quello di indagare sullo stato attuale degli stabilimenti di macellazione tramite la somministrazione informatizzata di un questionario realizzato in collaborazione con l’Istituto di Medicina Veterinaria di Samarcanda.
Il territorio uzbeko si estende per 447.000 km2 ed ospita all’incirca 33 milioni abitanti di cui il 49,9% vivono ancora in aree rurali e sono impegnati in attività agricole dalle quali dipendono per il proprio sostentamento.
Il settore primario, oltre che a rappresentare un'importante sistema di supporto al sostentamento e una rete di sicurezza sociale per i 15,3 milioni di persone che vivono nelle zone rurali, svolge un ruolo vitale nell’economia del Paese; rappresenta il 28,7% del PIL e impiega il 33,1% della forza lavoro totale (circa 5 milioni di persone).
Ottenuta l’indipendenza il 31 agosto del 1991, l’Uzbekistan era tra i Paesi più poveri della regione e la leadership politica ha intrapreso un lungo e graduale processo di transizione verso un’economia orientata al mercato.
Dato il ruolo svolto nell’economia del Paese, i settori dell’agricoltura e dell’allevamento sono stati oggetto di una serie di riforme nel tentativo di ridurre le importazioni alimentari, diversificare la produzione agricola e migliorare le condizioni di vita della popolazione residente al di fuori delle grandi città e nelle aree rurali.
Queste riforme hanno contribuito in parte a migliorare la performance economica del Paese. Negli ultimi anni l’economia uzbeka è stata una delle migliori al mondo con tassi di crescita medi annui elevati e stabili, ed ha permesso di raggiungere il livello medio-basso globale di sviluppo economico. Incoraggiate da questa eccezionale prestazione, le autorità uzbeke hanno fissato un nuovo obiettivo: entrare a far parte del gruppo di Paesi a reddito medio-alto entro il 2030.
I piani nazionali per la modernizzazione del settore agricolo nel periodo 2017-2020 sono stati enunciati nella risoluzione del Presidente n.PP-2460 del 29 dicembre 2015 su "Ulteriori riforme e sviluppo dell'agricoltura nel 2016-2020".
Nel settore zootecnico, in particolare, la risoluzione del Presidente evidenzia lo sviluppo delle catene del valore del bestiame, una migliore fornitura di servizi veterinari privati e pubblici, il potenziamento del marketing dei mangimi per aumentarne l'offerta, l'incremento della produttività degli animali attraverso la realizzazione di programmi nazionali di allevamento e l’importazione di stock di animali di razza.
Lo sviluppo del settore zootecnico in Uzbekistan è oggetto di un'attenzione speciale da parte dello Stato per diversi motivi: i prodotti d'origine animale, in aggiunta al grano, sono i pilastri della politica nazionale di sicurezza alimentare; il bestiame è di grande importanza sociale in quanto è un'importante fonte di reddito che contribuisce per oltre il 10% al bilancio familiare ed; è considerato un bene altamente liquido, che può essere facilmente venduto e convertito in denaro in caso di necessità familiare. Inoltre, l'ammodernamento e la crescita del settore zootecnico, soprattutto nella produzione di carne e latte, potrebbe anche trasformare questi prodotti in merci orientate all'esportazione, il che aumenterebbe i guadagni in valuta estera del Paese.
Altri cambiamenti dovrebbero essere introdotti secondo il Decreto del Consiglio dei ministri n.386 del 2019 in cui oltre a stabilire il luogo in cui debba avvenire la macellazione, sono elencate le strutture obbligatorie da collegare all’edificio principale e sancite norme e regolamenti veterinari applicabili ai macelli al fine di tutelare il benessere degli animali e garantire la forniture di servizi veterinari adeguati.
Per questi motivi, dopo aver fatto una rassegna sul ruolo del settore primario in Uzbekistan, e sui cambiamenti apportati alle strutture di produzione dalla riforma agraria, l’obiettivo di questa tesi è stato quello di indagare sullo stato attuale degli stabilimenti di macellazione tramite la somministrazione informatizzata di un questionario realizzato in collaborazione con l’Istituto di Medicina Veterinaria di Samarcanda.
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