Tesi etd-12302021-162827 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ESTRATTI, VITTORIA
URN
etd-12302021-162827
Titolo
Una nipote racconta: La memoria e la storia. Siro Terreni e il diario della sua prigionia come Internato Militare a Berlino, 1943-1945. Ricostruzione storica e analisi critica.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Fulvetti, Gianluca
correlatore Prof.ssa Di Pasquale, Caterina
correlatore Prof.ssa Di Pasquale, Caterina
Parole chiave
- memoria storia
Data inizio appello
31/01/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tesi affronta la ricostruzione critica del Diario di Prigionia scritto da Siro Terreni nel periodo 8 settembre 1943- 8 settembre 1945 durante la sua permanenza a Berlino come Internato Militare Italiano e la sua attività di memorialistica nel campo della didattica per le scuole del circondario Empolese Valdelsa dal 1997 al 2012.
Precede l'analisi del diario una parte di ricerca bibliografica sul contesto di guerra italiano alla data dell'8 settembre 1943 ponendo ampio risalto sulle scelte condotte dalla classe dirigente e come queste impattarono sul destino dei reparti dell'esercito che in quel momento si trovavano dislocati sui vari fronti di guerra. L'8 settembre 1943 è raccontato come visto da entrambe le parti, l'Italia che dovette operare delle scelte per ottenere una pace separata con gli Alleati anglo-americani e la Wehrmacht che in vista dell'uscita dell'Italia dalla loro alleanza dovette compiere delle scelte e occupare il territorio italiano. la storia dei cosiddetti I.M.I. Internati Militari Italiani cominciano qui, prima sottoposti alla Convenzione di Ginevra e trattati come nuovi di guerra, successivamente etichettati con una qualifica che arginava la legislazione internazionale e metteva il destino di questi uomini nelle mani degli ex alleati tedeschi.
Un capitolo è infatti interamente dedicato, cercando di tracciare delle linee guida per comprendere la storia degli I.M.I. per tematiche, dalla cattura, alla richiesta di collaborazione con la Wehrmacht, all'arrivo nei lager, il lavoro coatto, fino al ritorno a casa. l'utilizzo delle memorie per ricostruire l'impatto che ebbe su di loro il sistema concentrazionario nazista è stata di fondamentale importanza, senza di queste non sarebbe possibile oggi ricostruirne le vicende.
Successivamente si restringe il campo sulla Toscana, trattando il tema dell'occupazione nazifascista del territorio e la nascita della Resistenza, armata e civile, analizzando ogni capoluogo di provincia e le relative formazioni e avendo cura di riservare parte della narrazione agli eventi di violenza che si verificarono durante il passaggio del fronte dalla Linea Gustav alla Linea Gotica e che hanno portato alla messa in pratica della violenza sommaria. Viene trattato anche il contesto di guerra che si viene a creare a Empoli, città natale di Siro Terreni, la nascita della resistenza e l'importanza che la città di Empoli assunse per la costituzione di una coscienza sociale improntata sulla Resistenza e l'Antifascismo tutt 'oggi presente e che ha fornito terreno fertile per una particolare attenzione e dedizione per la memoria e la storia.
Siro Terreni è stato tra coloro che sono riusciti a tornare a casa dopo la fine della guerra e non ha mai smesso di raccontare quelle vicende che lo hanno accompagnato tutta la vita. La tesi tutto il suo percorso attraversato per cercare di la presenza di quest'uomo che appare psicologia costantemente impegnato in una lotta interiore ed esteriore con la memoria, testimonianza di quanto l'internamento la guerra ha segnato nel profondo, arrivando a dettare ogni sua azione. Negli anni Novanta poi, quando torna in auge l'Era del Testimone, Siro la incarna perfettamente e inizia un percorso didattico con i ragazzi delle scuole empolesi e del circondario. Si reca da loro per raccontagli le sue esperienze vissute nella sua città e quelle dell'internamento. Dal tema della prigionia, agli antichi mestieri, ai giochi della sua infanzia, all'alluvione del sessantasei.
Il suo lavoro solleva nuovamente l'eterno conflitto tra storia e memoria che affligge la ricerca storica e la porta a domandarsi fino a che punto le memorie potrebbero essere ritenute valide. E quando queste persone non saranno più in vita per raccontare a chi spetterà il dovere di divulgarle? questa tesi propone una soluzione alternativa per l'imminente ingresso nella Post-memoria, lo sguardo vicino al parente come portatore di una tradizione storica antropologica fondamentale per il futuro che con consapevolezza può portare alla storia un nuovo punto di vista che fino a questo momento non c'era mai stato.
The thesis deals with the critical reconstruction of the Diary of Prison written by Siro Terreni in the period 8 September 1943 - 8 September 1945 during his stay in Berlin as an Italian Military Internship and his memorial activities in the field of teaching for the schools of the Empolese Valdelsa district. from 1997 to 2012.
The analysis of the diary is preceded by a part of bibliographic research on the Italian war context on the date of 8 September 1943, placing ample emphasis on the choices made by the ruling class and how these impacted on the fate of the army units that were located at that time. on the various war fronts. On 8 September 1943 it is told as seen by both sides, Italy which had to make choices to obtain a separate peace with the Anglo-American Allies and the Wehrmacht which, in view of Italy's exit from their alliance, had to make of choices and occupy the Italian territory. the history of the so-called I.M.I. Italian military internees begin here, first subjected to the Geneva Convention and treated as new to war, subsequently labeled with a qualification that stemmed international law and placed the fate of these men in the hands of former German allies.
A chapter is in fact entirely dedicated, trying to draw guidelines for understanding the history of the I.M.I. for themes, from capture, to the request for collaboration with the Wehrmacht, to the arrival in the concentration camps, forced labor, up to the return home. the use of memories to reconstruct the impact that the Nazi concentration system had on them was of fundamental importance, without them it would not be possible today to reconstruct the events.
Subsequently the field on Tuscany is narrowed, dealing with the theme of the Nazi-Fascist occupation of the territory and the birth of the Resistance, armed and civil, analyzing each provincial capital and its related formations and taking care to reserve part of the narration for the events of violence that occur. occurred during the passage of the front from the Gustav Line to the Gothic Line and which led to the practice of summary violence. It also deals with the context of war that is created in Empoli, the birthplace of Siro Terreni, the birth of the resistance and the importance that the city of Empoli assumed for the constitution of a social conscience based on Resistance and Anti-Fascism. present today and which has provided fertile ground for a particular attention and dedication to memory and history.
Siro Terreni was among those who managed to return home after the end of the war and he never stopped recounting those events that have accompanied him throughout his life. The thesis has crossed all its path to try to find the presence of this man who appears to be psychology constantly engaged in an internal and external struggle with memory, testimony of how much internment the war has deeply marked, coming to dictate every action of he. Then in the nineties, when the Age of the Witness returns, Siro embodies it perfectly and begins an educational path with the students of the Empoli and surrounding schools. He goes to them to tell him about his experiences in his city and those of his internment. From the theme of imprisonment, to the ancient crafts, to the games of his childhood, to the flood of sixty-six.
His work again raises the eternal conflict between history and memory that plagues historical research and leads her to wonder to what extent the memories could be considered valid. And when these people are no longer alive to tell who will have the duty to disclose them? this thesis proposes an alternative solution for the imminent entry into the Post-memory, the close gaze to the relative as the bearer of a fundamental historical anthropological tradition for the future which with awareness can bring to history a new point of view that up to now has not been had ever been.
Precede l'analisi del diario una parte di ricerca bibliografica sul contesto di guerra italiano alla data dell'8 settembre 1943 ponendo ampio risalto sulle scelte condotte dalla classe dirigente e come queste impattarono sul destino dei reparti dell'esercito che in quel momento si trovavano dislocati sui vari fronti di guerra. L'8 settembre 1943 è raccontato come visto da entrambe le parti, l'Italia che dovette operare delle scelte per ottenere una pace separata con gli Alleati anglo-americani e la Wehrmacht che in vista dell'uscita dell'Italia dalla loro alleanza dovette compiere delle scelte e occupare il territorio italiano. la storia dei cosiddetti I.M.I. Internati Militari Italiani cominciano qui, prima sottoposti alla Convenzione di Ginevra e trattati come nuovi di guerra, successivamente etichettati con una qualifica che arginava la legislazione internazionale e metteva il destino di questi uomini nelle mani degli ex alleati tedeschi.
Un capitolo è infatti interamente dedicato, cercando di tracciare delle linee guida per comprendere la storia degli I.M.I. per tematiche, dalla cattura, alla richiesta di collaborazione con la Wehrmacht, all'arrivo nei lager, il lavoro coatto, fino al ritorno a casa. l'utilizzo delle memorie per ricostruire l'impatto che ebbe su di loro il sistema concentrazionario nazista è stata di fondamentale importanza, senza di queste non sarebbe possibile oggi ricostruirne le vicende.
Successivamente si restringe il campo sulla Toscana, trattando il tema dell'occupazione nazifascista del territorio e la nascita della Resistenza, armata e civile, analizzando ogni capoluogo di provincia e le relative formazioni e avendo cura di riservare parte della narrazione agli eventi di violenza che si verificarono durante il passaggio del fronte dalla Linea Gustav alla Linea Gotica e che hanno portato alla messa in pratica della violenza sommaria. Viene trattato anche il contesto di guerra che si viene a creare a Empoli, città natale di Siro Terreni, la nascita della resistenza e l'importanza che la città di Empoli assunse per la costituzione di una coscienza sociale improntata sulla Resistenza e l'Antifascismo tutt 'oggi presente e che ha fornito terreno fertile per una particolare attenzione e dedizione per la memoria e la storia.
Siro Terreni è stato tra coloro che sono riusciti a tornare a casa dopo la fine della guerra e non ha mai smesso di raccontare quelle vicende che lo hanno accompagnato tutta la vita. La tesi tutto il suo percorso attraversato per cercare di la presenza di quest'uomo che appare psicologia costantemente impegnato in una lotta interiore ed esteriore con la memoria, testimonianza di quanto l'internamento la guerra ha segnato nel profondo, arrivando a dettare ogni sua azione. Negli anni Novanta poi, quando torna in auge l'Era del Testimone, Siro la incarna perfettamente e inizia un percorso didattico con i ragazzi delle scuole empolesi e del circondario. Si reca da loro per raccontagli le sue esperienze vissute nella sua città e quelle dell'internamento. Dal tema della prigionia, agli antichi mestieri, ai giochi della sua infanzia, all'alluvione del sessantasei.
Il suo lavoro solleva nuovamente l'eterno conflitto tra storia e memoria che affligge la ricerca storica e la porta a domandarsi fino a che punto le memorie potrebbero essere ritenute valide. E quando queste persone non saranno più in vita per raccontare a chi spetterà il dovere di divulgarle? questa tesi propone una soluzione alternativa per l'imminente ingresso nella Post-memoria, lo sguardo vicino al parente come portatore di una tradizione storica antropologica fondamentale per il futuro che con consapevolezza può portare alla storia un nuovo punto di vista che fino a questo momento non c'era mai stato.
The thesis deals with the critical reconstruction of the Diary of Prison written by Siro Terreni in the period 8 September 1943 - 8 September 1945 during his stay in Berlin as an Italian Military Internship and his memorial activities in the field of teaching for the schools of the Empolese Valdelsa district. from 1997 to 2012.
The analysis of the diary is preceded by a part of bibliographic research on the Italian war context on the date of 8 September 1943, placing ample emphasis on the choices made by the ruling class and how these impacted on the fate of the army units that were located at that time. on the various war fronts. On 8 September 1943 it is told as seen by both sides, Italy which had to make choices to obtain a separate peace with the Anglo-American Allies and the Wehrmacht which, in view of Italy's exit from their alliance, had to make of choices and occupy the Italian territory. the history of the so-called I.M.I. Italian military internees begin here, first subjected to the Geneva Convention and treated as new to war, subsequently labeled with a qualification that stemmed international law and placed the fate of these men in the hands of former German allies.
A chapter is in fact entirely dedicated, trying to draw guidelines for understanding the history of the I.M.I. for themes, from capture, to the request for collaboration with the Wehrmacht, to the arrival in the concentration camps, forced labor, up to the return home. the use of memories to reconstruct the impact that the Nazi concentration system had on them was of fundamental importance, without them it would not be possible today to reconstruct the events.
Subsequently the field on Tuscany is narrowed, dealing with the theme of the Nazi-Fascist occupation of the territory and the birth of the Resistance, armed and civil, analyzing each provincial capital and its related formations and taking care to reserve part of the narration for the events of violence that occur. occurred during the passage of the front from the Gustav Line to the Gothic Line and which led to the practice of summary violence. It also deals with the context of war that is created in Empoli, the birthplace of Siro Terreni, the birth of the resistance and the importance that the city of Empoli assumed for the constitution of a social conscience based on Resistance and Anti-Fascism. present today and which has provided fertile ground for a particular attention and dedication to memory and history.
Siro Terreni was among those who managed to return home after the end of the war and he never stopped recounting those events that have accompanied him throughout his life. The thesis has crossed all its path to try to find the presence of this man who appears to be psychology constantly engaged in an internal and external struggle with memory, testimony of how much internment the war has deeply marked, coming to dictate every action of he. Then in the nineties, when the Age of the Witness returns, Siro embodies it perfectly and begins an educational path with the students of the Empoli and surrounding schools. He goes to them to tell him about his experiences in his city and those of his internment. From the theme of imprisonment, to the ancient crafts, to the games of his childhood, to the flood of sixty-six.
His work again raises the eternal conflict between history and memory that plagues historical research and leads her to wonder to what extent the memories could be considered valid. And when these people are no longer alive to tell who will have the duty to disclose them? this thesis proposes an alternative solution for the imminent entry into the Post-memory, the close gaze to the relative as the bearer of a fundamental historical anthropological tradition for the future which with awareness can bring to history a new point of view that up to now has not been had ever been.
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