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Il cinema contemporaneo racconta il nostro mondo e come questo abbia a sua volta cambiato le narrazioni e le storie che arrivano al cinema. In questa tesi verrà analizzato il cinema di questo millennio con un approccio storico-cinematografico della narrazione degli ultimi venti anni, rimanendo ancorati ad un’analisi geografica prettamente statunitense, consci dell’imponenza dell’industria cinematografica americana. Lungo questa tabella temporale, indagherò sugli immaginari narrativi che sono scaturiti, partendo dai primi dieci anni del Duemila con i terribili eventi dell’attentato al World Trade Center dell’11 settembre, una ferita di cui il cinema inevitabilmente si è ritrovata a occuparsi dando vita ad un vero e proprio spartiacque nello storytelling: seguirà il periodo dell’invasione in Iraq, con la conseguente Seconda Guerra del Golfo, la caccia a Bin Laden e la sua morte; vedremo gli effetti della crisi economica del 2008 e le influenze che ha avuto la presidenza di Barack Obama in questo discorso cinematografico; cosa ha significato l’elezione del primo Presidente afroamericano degli Stati Uniti d’America per il cinema mainstream, e la ricorsiva paura irrazionale per la fine del mondo con i così detti disaster movie. La seconda parte della ricerca si concentrerà su anni invece più recenti: analizzeremo gli effetti delle elezioni di Donald Trump sulla cultura pop; le conseguenze, sull’industria cinematografica, dello scandalo che ha visto coinvolto il noto produttore Harvey Weinstein, cambiando per sempre le regole dell’industria con uno scossone alle sue radici che ha dato vita ai movimenti #MeToo e Time’s Up in difesa delle persone vittime di molestie sessuali sui luoghi di lavoro; ci sarà anche spazio per una riflessione sulla lotta al cambiamento climatico. Infine la terza parte, la conclusione della tesi, che riguarderà una breve – seppur esaustiva – parentesi sul 2020, l’anno sconvolto dalla pandemia da Coronavirus che ha fermato il mondo intero. Analizzeremo le conseguenze di questo stop obbligatorio sull’industria cinematografica e di come si è dovuta, per forza di cose, reinventare per ripartire in sicurezza, ma anche di come in questo periodo ci sia stato spazio per le proteste del movimento Black Lives Matter, e come viene rappresentata questa narrazione nei film. Il viaggio in questo cinema moderno, anzi modernissimo, a questo punto si concluderà per tirare le somme e vedere se abbiamo trovato una risposta alla domanda: il cinema cambia il mondo o è il mondo che cambia il cinema?