Tesi etd-12292016-191552 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
NIERI, GLORIA
URN
etd-12292016-191552
Titolo
Il PRINCIPIO DEL BEST INTEREST OF THE CHILD E LA SUA APPLICAZIONE NELLA GIURISPRUDENZA DELL’UNIONE EUROPEA ED ITALIANA
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Sperti, Angioletta
Parole chiave
- corte di giustizia
- corte europea dei diritti dell'uomo
- principio del best interest of the child
- step-child adoption in italia
Data inizio appello
23/01/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obbiettivo di questa tesi consiste nell’analizzare il principio del best interest of the child nella tradizione anglo americana ed europea, mettendo soprattutto in evidenza l’uso che le corti europee ed italiane fanno di tale paradigma.
Vedremo come ogni pronuncia giurisdizionale cercherà di perseguire l’interesse superiore del minore, ma ci accorgeremo anche come spesso le corti, soprattutto quelle europee, si pongano più da punto di vista non del minore ma dei genitori, e questo è dovuto principalmente dal fatto che sono quest’ultimi a proporre i ricorsi.
Ma non solo. Affronteremo un tema delicato e che allo stesso tempo è stato oggetto di discussione negli ultimi mesi, particolarmente in Italia, della step-child adoption. Infatti sarà grazie ai tribunali minorili, nonostante il silenzio del legislatore, che anche le coppie omosessuali avranno la possibilità di adottare il figlio del partner. I giudici minorili, interpreteranno l’art. 44 primo comma lett. d della legge 184 del 1983 alla luce del principio del superiore interesse del minore, dimostrando come non sono né il numero, né il genere dei genitori a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano.
Vedremo come ogni pronuncia giurisdizionale cercherà di perseguire l’interesse superiore del minore, ma ci accorgeremo anche come spesso le corti, soprattutto quelle europee, si pongano più da punto di vista non del minore ma dei genitori, e questo è dovuto principalmente dal fatto che sono quest’ultimi a proporre i ricorsi.
Ma non solo. Affronteremo un tema delicato e che allo stesso tempo è stato oggetto di discussione negli ultimi mesi, particolarmente in Italia, della step-child adoption. Infatti sarà grazie ai tribunali minorili, nonostante il silenzio del legislatore, che anche le coppie omosessuali avranno la possibilità di adottare il figlio del partner. I giudici minorili, interpreteranno l’art. 44 primo comma lett. d della legge 184 del 1983 alla luce del principio del superiore interesse del minore, dimostrando come non sono né il numero, né il genere dei genitori a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano.
File
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TESI_COMPLETA.pdf | 1.19 Mb |
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