Tesi etd-12292004-150727 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Ganucci, Ornella
URN
etd-12292004-150727
Titolo
Effetti citogenetici delle microonde alla frequenza di 7,7 GHz valutati in linfociti umani
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Barale, Roberto
Parole chiave
- radiazioni non ionizzanti
Data inizio appello
25/01/2005
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
25/01/2045
Riassunto
L’interesse circa gli effetti delle microonde sulla salute dell’uomo, in previsione degli eventuali danni che potrebbero causare, cresce parallelamente ai molteplici usi che la società moderna fa delle radiazioni non ionizzanti.
Il lavoro di questa tesi è stato rivolto all'accertamento del potenziale genotossico delle radiazioni non ionizzanti (microonde) alla frequenza di 7,7 GHz valutandone, in vitro, l'induzione di danno cromosomico in colture di linfociti umani. Questa è una frequenza utilizzata in una banda dei radar usati in apparecchiature militari ed è quindi di interesse per valutare il rischio del personale esposto a microonde per motivi professionali. La parte sperimentale è stata eseguita esponendo in onda continua a quattro densità di potenza (5, 10, 20 e 30 mW/cm2), per 10, 30 e 60 minuti, linfociti provenienti da campioni di sangue periferico di un donatore maschio, giovane, sano, non fumatore che si trovavano allo stadio G2 del ciclo cellulare.
Gli effetti del trattamento con microonde sono stati valutati mediante analisi citogenetiche quali il test del micronucleo ed il test delle aberrazioni cromosomiche. Tali analisi consentono di evidenziare danni al materiale genetico dovuti alla presenza sia di rotture e/o riarrangiamenti cromosomici (eventi clastogeni) sia di eventi di malsegregazione cromosomica (eventi aneuploidogeni). Nello specifico, l’analisi delle aberrazioni cromosomiche consente di identificare e localizzare i vari tipi di rotture e di accertare l'eventuale presenza di cellule aneuploidi. Al contrario, poichè l'analisi dei micronuclei avviene nella cellula interfasica, la sola osservazione di un incremento nella loro frequenza non fornisce informazioni sul meccanismo responsabile della loro origine. Per ovviare a questo inconveniente viene effettuata un'analisi in fluorescenza dei micronuclei utilizzando una sonda pancentromerica (che riconosce il centromero di tutti i cromosomi umani). Tale sonda permette di distinguere correttamente micronuclei contenenti interi cromosomi (mostrano un segnale di fluorescenza) da quelli formati da frammenti acentrici di cromosomi (non presentano segnali fluorescenti).
I risultati delle analisi effettuate indicano un incremento del numero di micronuclei nelle colture di linfociti esposte a microonde. In particolare, l'analisi in fluorescenza ha rivelato la presenza di un significativo eccesso di MN contenenti interi cromosomi indotti dalle microonde.
Il lavoro di questa tesi è stato rivolto all'accertamento del potenziale genotossico delle radiazioni non ionizzanti (microonde) alla frequenza di 7,7 GHz valutandone, in vitro, l'induzione di danno cromosomico in colture di linfociti umani. Questa è una frequenza utilizzata in una banda dei radar usati in apparecchiature militari ed è quindi di interesse per valutare il rischio del personale esposto a microonde per motivi professionali. La parte sperimentale è stata eseguita esponendo in onda continua a quattro densità di potenza (5, 10, 20 e 30 mW/cm2), per 10, 30 e 60 minuti, linfociti provenienti da campioni di sangue periferico di un donatore maschio, giovane, sano, non fumatore che si trovavano allo stadio G2 del ciclo cellulare.
Gli effetti del trattamento con microonde sono stati valutati mediante analisi citogenetiche quali il test del micronucleo ed il test delle aberrazioni cromosomiche. Tali analisi consentono di evidenziare danni al materiale genetico dovuti alla presenza sia di rotture e/o riarrangiamenti cromosomici (eventi clastogeni) sia di eventi di malsegregazione cromosomica (eventi aneuploidogeni). Nello specifico, l’analisi delle aberrazioni cromosomiche consente di identificare e localizzare i vari tipi di rotture e di accertare l'eventuale presenza di cellule aneuploidi. Al contrario, poichè l'analisi dei micronuclei avviene nella cellula interfasica, la sola osservazione di un incremento nella loro frequenza non fornisce informazioni sul meccanismo responsabile della loro origine. Per ovviare a questo inconveniente viene effettuata un'analisi in fluorescenza dei micronuclei utilizzando una sonda pancentromerica (che riconosce il centromero di tutti i cromosomi umani). Tale sonda permette di distinguere correttamente micronuclei contenenti interi cromosomi (mostrano un segnale di fluorescenza) da quelli formati da frammenti acentrici di cromosomi (non presentano segnali fluorescenti).
I risultati delle analisi effettuate indicano un incremento del numero di micronuclei nelle colture di linfociti esposte a microonde. In particolare, l'analisi in fluorescenza ha rivelato la presenza di un significativo eccesso di MN contenenti interi cromosomi indotti dalle microonde.
File
Nome file | Dimensione |
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01INDICE.pdf | 32.14 Kb |
02RIASSUNTO.pdf | 33.27 Kb |
03ABSTRACT.pdf | 14.39 Kb |
10APPENDICE.pdf | 51.63 Kb |
11BIBLIOGRAFIA.pdf | 69.82 Kb |
6 file non consultabili su richiesta dell’autore. |