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Come molte altre tecnologie, quella degli UAV è nata e si è evoluta nel campo militare, approdando solo in un secondo momento in quello civile. L’utilizzo degli UAV sta vedendo una sempre più ampia crescita grazie alla capacità di poter svolgere compiti, raggiungere obiettivi ed acquisire informazioni con un impiego di risorse relativamente basso rispetto ai normali velivoli con pilota a bordo. Spesso gli APR riescono ad accedere in zone inaccessibili ad un essere umano e di operare in territori ostili senza mettere a repentaglio la vita del pilota. L’uomo ha sviluppato strategie e tecniche per superare in astuzia il nemico e guadagnare il controllo di tutte le risorse necessarie alla sopravvivenza. Con l’avanzamento della tecnologia le tattiche si sono evolute e la necessità di ottenere informazioni è aumentata. L’intelligence è diventata fondamentale per il successo di qualsiasi operazione militare: attraverso la conoscenza del nemico, il comandate è in grado di valutare se avviare o meno un'attività offensiva. La raccolta di dati ha implicazioni sia strategiche che tattiche e nel corso della storia è stata una colonna portante di ogni campagna di successo. Oggi l’acquisizione di questi elementi e le capacità dei sistemi di acquisirli stanno abbattendo il confine tra tattica e strategia. La velocità con cui essi circolano e deperiscono stanno producendo un nuovo campo di battaglia dove ogni decisione può avere effetti immediati che possono stravolgere le implicazioni strategiche nel tempo.
Anche l’opinione pubblica sta giocando un ruolo non indifferente nelle operazioni militari: i media sono in grado di informare il mondo, e inconsapevolmente anche un potenziale nemico, delle operazioni in corso e di eventuali intenzioni di un paese, influenzando l’opinione anche di terze parti estranee alla vicenda. Il risultato è che i media, il comando e controllo nemico, i computer, i sistemi di intelligence nemici e persino i singoli individui possono avere un’influenza nel quadro generale, trasformando così una vittoria tattica in una perdita strategica. Un meccanismo di difesa a tale fenomeno potrebbe essere quello di fornire informazioni in Real Time o Near Real Time, sullo scenario tattico in corso. A tale scopo i veicoli a pilotaggio remoto possono ampliare il quadro operativo dei comandi a livello tattico-strategico e operativo per la raccolta di dati intelligence.
I veicoli aerei senza pilota (UAV) non possono comunque fornire informazioni perfette poiché i sistemi standard attuali sono ingombranti e richiedono una struttura di supporto non indifferente. I droni di dimensioni maggiori, equipaggiati con sistemi più sofisticati solitamente sono però dedicati a soddisfare esigenze più elevate a livello di battaglione. Nuclei operativi più piccoli, a livello di squadra o plotone, nonché unità operative speciali, hanno poche possibilità di ottenere informazioni da queste risorse perché generalmente vengono elaborate prima in centri dedicati e poi inviate alle unità tattiche con un notevole ritardo. Queste squadre hanno una necessità maggiore di informazioni in tempo reale per poterle applicare nel teatro operativo mentre affrontano il nemico.
Tale situazione può essere migliorata grazie ai mini UAV, che attraverso un sistema portatile permettono al comandante di ottenere informazioni in tempo reale che possono essere immediatamente sfruttata. Questi sistemi quindi consentono di acquisire informazioni a livello locale sostenendo le attività delle piccole unità inibendo ulteriormente il nemico a livello tattico. Questi mini UAV hanno un design relativamente semplice offrendo una grande versatilità e portabilità, avendo a disposizione varie stazioni di controllo per l’interfaccia con il velivolo.
In questa tesi verrà trattato l’architettura e le tipologie di droni, il loro possibile impiego e gli strumenti necessari per poterli contrastare nonché un’analisi della normativa attuale che ne disciplina l’uso e l’acquisizione.