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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12272022-160736


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BONAZZO, SARA
URN
etd-12272022-160736
Titolo
La tutela processuale della donna vittima di violenza di genere: Italia e Polonia a confronto
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Parole chiave
  • violenza di genere
  • vittima
  • vulnerabilità
  • tutela processuale
Data inizio appello
01/02/2023
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'elaborato esamina il tema della violenza di genere, quale fenomeno di grande attualità e di portata mondiale, in un'ottica di comparazione tra Italia e Polonia. La trattazione si sofferma, in primo luogo, sulle origini sociali e politiche di tale fenomeno, radicato in una società ancora oggi ancorata ad una visione patriarcale e discriminatoria della donna in quanto tale. Il secondo Capitolo affronta il tema analizzando il quadro giuridico delle fonti sovranazionali, evidenziando, al contempo, il particolare interesse del legislatore europeo nell'attuazione di una riscoperta della vittima e della sua posizione di centralità nel processo, prendendo coscienza del fatto che la primaria necessità della vittima stessa è quella di essere riconosciuta giuridicamente, al fine di potersi emancipare dalla condizione di inferiorità causata dall’evento dannoso subito. Particolare attenzione deve essere riposta nella nuova configurazione del reato di violenza di genere e del ruolo della vittima nel processo all’interno della Direttiva n. 29/2012/UE, la quale, insieme alla Convenzione di Istanbul, costituisce un sistema integrato di tutela delle vittime di violenza di genere, il quale, recentemente, è stato oggetto di una importante rinnovazione ad opera della Direttiva emanata dalla Commissione europea nell’8 marzo 2022, proponendosi il fine di colmare le lacune della normativa europea in termini di protezione, accesso alla giustizia, sostegno, prevenzione, coordinamento e cooperazione. Il Capitolo terzo, a sua volta, si sofferma sulla centralità riservata alla vittima-testimone nel processo penale italiano e sulla tutela della vittima vulnerabile "dal" processo, con particolare riferimento alle innovazioni apportate dalla legge n. 69/2019. Tutto ciò si pone in una prospettiva di confronto con la disciplina di tutela della vittima vulnerabile e del valore della prova dichiarativa nel processo, prevista dall'ordinamento polacco e trattata all'interno del Capitolo quarto, il quale si concentra sulle misure cautelari e preventive a favore della persona offesa e sull’ammodernamento prodotto dalla nuova Procedura della Carta Blu e della legge del 2014. Infine, il quinto ed ultimo Capitolo si concentra su un tema rilevante a livello mondiale, in una società fortemente modificata positivamente e negativamente dalla tecnologia: la violenza online, quale nuova forma di violenza di genere, la cui unica disciplina a livello europeo si rinviene all'interno della Convenzione di Budapest del 2001, a causa delle varie discordanze presenti tra i Paesi membri. Lo scopo di quest'ultimo capitolo è quello di accostare due ordinamenti, quali l'Italia e la Polonia, per analizzare la sussistenza di analogie e differenze nell'applicazione della disciplina processuale e di tutela delle vittime di tali nuovi reati.
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