Tesi etd-12272021-130006 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
MICOMONACO, JESSICA
URN
etd-12272021-130006
Titolo
Disregolazione emotiva e deficit di empatia nei disturbi del neurosviluppo. Fenotipi clinici e implicazioni prognostiche del trattamento con metilfenidato
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Relatori
relatore Prof.ssa Battini, Roberta
correlatore Dott.ssa Viglione, Valentina
correlatore Dott.ssa Viglione, Valentina
Parole chiave
- adhd
- disregolazione emotiva
- empatia cognitiva e affettiva
- metilfenidato
Data inizio appello
11/01/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/01/2092
Riassunto
L’ADHD si caratterizza per la presenza di “inattenzione, iperattività e impulsività”. La frequente associazione tra sintomi ADHD, sintomatologia esternalizzante e ASD è una condizione clinicamente rilevante. Una delle più frequenti associazioni cliniche indagate è quella con manifestazioni inquadrabili all’interno della disregolazione emotiva. Altra frequente associazione è quella con ASD. L’ADHD e l’ASD presentano diversi domini psicopatologici comuni, tra cui la disregolazione emotiva, una compromissione nella qualità delle relazioni interpersonali e alterazioni anche a carico del costrutto dell’empatia. Sulla base di questa eterogeneità clinica si dovrebbe prevedere in fase di assesment, il ricorso a strumenti diagnostici tali da identificare questa costellazione sintomatologica. Il presente studio si propone di confrontare la risposta al trattamento con Metilfenidato in tre gruppi di pazienti di età scolare (ADHD senza disregolazione emotiva vs ADHD con disregolazione emotiva vs ADHD + ASD con disregolazione emotiva) che condividono alcune “dimensioni fenotipiche” che al momento della valutazione, interferiscono con il funzionamento generale dei pazienti. Il nostro studio ha confermato l’utilità del MPH nel trattamento di popolazioni cliniche con ADHD perché oltre a migliorare il core dell’ADHD può ridurre la sintomatologia associata migliorando il funzionamento generale di questi pazienti. È stato riscontrato che nei quadri misti ADHD + ASD, migliorano gli aspetti di inattenzione mentre non si modificano in maniera significativa gli aspetti di iperattività/impulsività.
Considerata l’assenza di effetti clinici di entità rilevante e del miglioramento clinico riscontrato sul funzionamento attentivo riteniamo che non debba essere esclusa la possibilità di un trattamento con MPH nei pazienti con forme miste ADHD-ASD. Il nostro studio, inoltre, mostra una buona efficacia terapeutica del MPH sugli aspetti di disregolazione emotiva; l’importanza di tale riscontro risiede nel fatto che la riduzione di tali aspetti è associata ad un miglioramento della prognosi globale di questi pazienti. Infine, emerge un trend migliorativo dell’empatia affettiva nei pazienti con ADHD + ED; tale dato necessita di essere confermato nel tempo con studi di durata maggiore.
Considerata l’assenza di effetti clinici di entità rilevante e del miglioramento clinico riscontrato sul funzionamento attentivo riteniamo che non debba essere esclusa la possibilità di un trattamento con MPH nei pazienti con forme miste ADHD-ASD. Il nostro studio, inoltre, mostra una buona efficacia terapeutica del MPH sugli aspetti di disregolazione emotiva; l’importanza di tale riscontro risiede nel fatto che la riduzione di tali aspetti è associata ad un miglioramento della prognosi globale di questi pazienti. Infine, emerge un trend migliorativo dell’empatia affettiva nei pazienti con ADHD + ED; tale dato necessita di essere confermato nel tempo con studi di durata maggiore.
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