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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12242020-152055


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MONTEROSSO, ALESSIO
URN
etd-12242020-152055
Titolo
Evoluzione tecnica e strategica dei sommergibili dalla Prima Guerra Mondiale a oggi con approfondimento sugli scenari futuri
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Castiglia, Leonardo
Parole chiave
  • sommergibili
Data inizio appello
20/01/2021
Consultabilità
Completa
Riassunto
Possiamo dire che tutto ha avuto inizio in Germania, erano i primi del 900 e la Marina tedesca scelse di puntare tutto sui sommergibili, aveva tutti contro, ma grazie a loro secondo me oggi possiamo ancora vantare sottomarini tra tutte le nazioni del mondo. Furono proprio loro infatti a dare inizio ad una catena senza fine di ricerca e sviluppo in ambito subacqueo alla ricerca del mezzo più efficiente per poter vincere una guerra, ed è brutto da dire ma ogni guerra porta ricerca e sviluppo. I tedeschi però non furono da soli, perché non da subito, essendo il sommergibile un mezzo primordiale, riuscirono ad usare i battelli al meglio delle loro possibilità ed è proprio qui che entrarono in gioco le altre nazioni. Le nazioni alleate europee scontratesi con la brutalità e la potenza di un mezzo come il sommergibile che ti colpiva e non sapevi neanche da dove, iniziarono ad interessarsi non solo al mezzo ma anche a metodi di lotta anti som per limitare i danni subiti dalla flotta tedesca, così da far muovere ininterrottamente quella macchina di ricerca e sviluppo di cui parlavamo prima. Finita la Seconda Guerra mondiale però i tedeschi poterono nulla, le sanzioni imposte prevedevano lo smantellamento della flotta subacquea e così fu. Però nulla si fermò ansi, altre due nazioni, gli USA e la Russia, che nel giro di ben poco tempo avrebbero retto gli equilibri del mondo, si resero subito conto della potenza e di quanto fosse fondamentale possedere dei sommergibili per avere un peso nei dibattiti internazionali. Diedero così inizio ad una corsa alle armi che proseguì ininterrottamente dando vita al primo sottomarino nucleare con capacità missilistiche. Tutta la ricerca e lo sviluppo tecnologico in ambito navale in cui tempi si concentrò appunto sul nucleare, sembrava essere la nuova frontiera e Russia e USA si spesero molto in quel progetto. Tutto ciò però durò non molto, nel senso che la così detta Guerra Fredda finì e altri attori entrarono in gioco, ovviamente l’Europa si non fu molto coinvolta ma nel frattempo non restò comunque ferma. L’idea del nucleare non ci aveva mai convinto sia per possibilità di poterlo avere ma anche per le utilità che avrebbe avuto, in fin dei conti a noi un battello nucleare a cosa sarebbe servito? Abbiamo uno specchio di mare ristretto, si sempre più affollato ma pur sempre ristretto, e noi più che della potenza d’arma e velocità abbiamo sempre fatto dell’occultamento la nostra arma vincente. Occultamento una parola molto importante per noi italiani e sulla quale abbiamo fondato un’intera dottrina di guerra subacquea. Occultamento che siamo sempre riusciti a garantire al meglio e sempre di più delle altre nazioni grazie ai nostri mezzi che si sono sempre distinti per tecnica e capacità degli equipaggi. Questo per dire che dopo la Guerra Fredda comunque gli obiettivi e gli scenari erano cambiati, non ci sarebbe stato più bisogno di un mezzo che avrebbe dovuto percorrere chissà quante miglia, ma quello che ci interessava fare era spiare e raccogliere informazioni senza farci scoprire, missione che fin da sempre hanno svolto nel migliore dei modi i nostri mezzi. Un po' alla volta poi, andando avanti sempre con ricerca e sviluppo, sia in ambito nazionale che in ambito internazionale, le collaborazioni con altre nazioni ad oggi sono sempre più frequenti, si è quindi arrivati ai giorno d’oggi dove le caratteristiche tecniche per garantire l’occultamento del battello su tre dimensioni (acustica, magnetica ed elettromagnetica) sono sempre più spinte e la ricerca in ambito difesa non si è assolutamente fermata.
Intanto se tutto va bene nel giro di pochi anni dovremmo acquisire i nuovi NFS ed implementare quindi anche noi la capacità missilistica che a livello di deterrenza è molto importante e lo è ancora di più il fatto che noi lo faremo con sommergibili di tipo convenzionale AIP, e secondo me è un grande passo avanti e un messaggio per chi pensava di poterlo fare solo con il nucleare, infine si sta lavorando sulla scoperta di comunicazioni subacquee e tecniche sempre più efficienti perché a mio avviso le altre due dimensioni (aria e superficie) sono ormai sature e quindi non ci resta che sfruttare la dimensione subacquea.
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