Tesi etd-12232021-084353 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
LANZOLLA, GIULIA
URN
etd-12232021-084353
Titolo
LE STATINE PER IL TRATTAMENTO DELL?OFTALMOPATIA BASEDOWIANA. LO STUDIO STAGO: RISULTATI DI UN TRIAL CLINICO RANDOMIZZATO DI FASE II
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
ENDOCRINOLOGIA E MALATTIE DEL METABOLISMO
Relatori
relatore Prof. Marinò, Michele
Parole chiave
- atorvastatina
- autoimmunità
- colesterolo LDL
- ipercolesterolemia
- morbo di basedow
- oftalmopatia basedowiana
- orbitopatia basedowiana
- Stago
- statine
- tiroide
Data inizio appello
18/01/2022
Consultabilità
Completa
Riassunto
In considerazione della documentata azione protettiva delle statine sullo sviluppo dell'orbitopatia basedowiana (OB), veniva condotto uno studio farmacologico di intervento di fase II per valutare l’efficacia dell’atorvastatina in aggiunta ai glucocorticoidi per via endovenosa (ivGC) per il trattamento dell’OB in pazienti con ipercolesterolemia.
Venivano inclusi pazienti con OB moderatamente grave e attiva, con livelli di colesterolo tra 2.97 e 4.88 mmol/L, e venivano randomizzati al gruppo ST o NST. Il gruppo ST riceveva ivGC per 12 settimane (dose complessiva: 4.5 g) e atorvastatina (20 mg una volta al giorno) per 24 settimane. Il gruppo NST riceveva solo ivGC. L’obiettivo primario era la risposta complessiva dell’OB, misurata con una valutazione compostita, dopo 24 settimane. Gli obiettivi secondari erano: 1) risposta complessiva dell’OB dopo 12 settimane; 2) valutazione della qualità della vita (GO-QoL); 3) recidiva dell’OB dopo 24 settimane.
Sono stati arruolati nello studio e randomizzati 88 pazienti. La risposta complessiva dell’OB era significativamente più alta nel gruppo ST (21 [51%] su 41 pazienti) rispetto al gruppo NST (11 [28%] su 39 pazienti; rischio attribuibile 0,23 [95% CI 0,02–0,44]; p=0,042). La recidiva della OB a 24 settimane era più frequente nel gruppo NST [15,3% vs 0% nel gruppo con statine; P=0,01]. Veniva osservato un miglioramento della qualità della vita significativamente maggiore nel gruppo ST rispetto al gruppo NST (P=0,03).
Dal nostro studio emerge che l’atorvastatina migliora la risposta dell’OB moderatamente grave e attiva in pazienti con ipercolesterolemia trattati con ivGC. Sono necessari studi clinici di fase 3 per confermare i nostri risultati
Venivano inclusi pazienti con OB moderatamente grave e attiva, con livelli di colesterolo tra 2.97 e 4.88 mmol/L, e venivano randomizzati al gruppo ST o NST. Il gruppo ST riceveva ivGC per 12 settimane (dose complessiva: 4.5 g) e atorvastatina (20 mg una volta al giorno) per 24 settimane. Il gruppo NST riceveva solo ivGC. L’obiettivo primario era la risposta complessiva dell’OB, misurata con una valutazione compostita, dopo 24 settimane. Gli obiettivi secondari erano: 1) risposta complessiva dell’OB dopo 12 settimane; 2) valutazione della qualità della vita (GO-QoL); 3) recidiva dell’OB dopo 24 settimane.
Sono stati arruolati nello studio e randomizzati 88 pazienti. La risposta complessiva dell’OB era significativamente più alta nel gruppo ST (21 [51%] su 41 pazienti) rispetto al gruppo NST (11 [28%] su 39 pazienti; rischio attribuibile 0,23 [95% CI 0,02–0,44]; p=0,042). La recidiva della OB a 24 settimane era più frequente nel gruppo NST [15,3% vs 0% nel gruppo con statine; P=0,01]. Veniva osservato un miglioramento della qualità della vita significativamente maggiore nel gruppo ST rispetto al gruppo NST (P=0,03).
Dal nostro studio emerge che l’atorvastatina migliora la risposta dell’OB moderatamente grave e attiva in pazienti con ipercolesterolemia trattati con ivGC. Sono necessari studi clinici di fase 3 per confermare i nostri risultati
File
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Tesi_Giu...zolla.pdf | 3.98 Mb |
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