Tesi etd-12232020-182107 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM6
Autore
STANYEVIC, BRIGIDA
URN
etd-12232020-182107
Titolo
"Gastroenterite acuta in età pediatrica: analisi retrospettiva della casistica dei pazienti ricoverati presso la Clinica Pediatrica di Pisa nel 2019, confronto con una casistica precedente e revisione della letteratura"
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Peroni, Diego
relatore Prof.ssa Di Cicco, Maria Elisa
relatore Prof.ssa Di Cicco, Maria Elisa
Parole chiave
- acute gastroenteritis
- bacterial diarrhoea
- viral gastroenteritis
Data inizio appello
26/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/01/2091
Riassunto
La gastroenterite acuta (GEA) in età pediatrica rappresenta ancora oggi una tra le principali cause di comorbidità e mortalità nel mondo, in particolare al di sotto dei 5 anni di vita, con un tasso di incidenza annuale di circa 2.5 milioni di casi.
In questo studio retrospettivo sono stati raccolti i dati relativi a 86 bambini di età media 4.5± 4.8 anni (di cui il 54.7% maschi), ricoverati dal 1° gennaio 2019 al 31 gennaio 2019 per gastroenterite acuta presso l’Unità Operativa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. Dal punto di vista clinico il sintomo di maggior riscontro è risultato essere la diarrea (91.8%), seguita dal vomito (84.9%), dalla febbre (56.9%) e dai segni di disidratazione quali la cute ipoelastica (53.5%). Sono risultati meno frequenti la disappetenza (36.0%) e il dolore addominale (20.9%), mentre abbiamo rilevato, seppure in pochi casi, alcune manifestazioni aspecifiche ma che possono associarsi alla GEA, quali eruzioni cutanee (11.6%) e convulsioni (3.5%).
In 74 bambini sono state eseguite le ricerche microbiologiche tradizionali sulle feci per la ricerca di virus (ricerca antigeni di Rotavirus, Norovirus, Astrovirus e Adenovirus), batteri (coprocoltura) e parassiti (esame coproparassitologico). In 5 bambini è stata eseguita anche la ricerca molecolare dei microrganismi mediante Biofire Filmarray Gastrointestinal panel. Tra i pazienti testati, in 32 casi (43.2%) è stato possibile riconoscere almeno un agente patogeno di GEA: le infezioni virali sono risultate prevalenti, e, tra queste, il patogeno principale è risultato essere l’Adenovirus (18/32, 56.3%). Nello specifico sono state identificate 18 monoinfezioni virali (di cui 9 sostenute da Adenovirus, 4 da Rotavirus, 4 da Norovirus e 1 da Astrovirus), 12 monoinfezioni batteriche (di cui 6 sostenute da Campylobacter, 4 da salmonella non typhi, 1 da Yersinia e 1 da Escherichia coli), e 2 coinfezioni (sostenute entrambe da Salmonella e Astrovirus). Confrontando i pazienti affetti da gastroenterite di origine virale con quelli affetti da una forma batterica, abbiamo rilevato, per quanto riguarda i dati clinici, una prevalenza maggiore del vomito e della disappetenza nelle forme virali (rispettivamente 88.9% vs 50%, p=0.034 e 50% vs 8.3%, p= 0.023), mentre il dolore addominale si è manifestato principalmente nelle forme batteriche (58.3% vs 11.1%; p=0.012). Le forme virali, inoltre, sono risultate significativamente più frequenti in bambini di età inferiore (8.10 ± 5.8 vs 3.2 ± 4.0 anni, p =0.019). Non abbiamo invece rilevato differenze significative nei risultati degli esami ematici e/o strumentali.
Abbiamo eseguito infine il confronto dei dati raccolti con quelli relativi alla casistica di bambini ricoverati nel corso del 2012 per la stessa diagnosi nella medesima unità operativa (n = 85), rilevando una percentuale maggiore di casi di disidratazione nel 2019 (53.5% vs 34.1%; p=0.010), nonostante la riduzione significativa dei casi di GEA da Rotavirus (66,7% vs 22,2%; p=<0.01) legata all’introduzione, nel 2017, della vaccinazione antirotavirus nel calendario vaccinale regionale. Tuttavia, abbiamo rilevato anche un significativo incremento dei casi di GEA causati da Adenovirus (50% vs 10%; p=0.02), che rende ragione della stabilità del numero di ricoveri per GEA. Tuttavia, rispetto al 2012 abbiamo rilevato una significativa riduzione della durata della degenza nel 2019 (3.1 ± 1.4 giorni vs 3.7 ± 2.2 giorni; p=0.031).
In questo studio retrospettivo sono stati raccolti i dati relativi a 86 bambini di età media 4.5± 4.8 anni (di cui il 54.7% maschi), ricoverati dal 1° gennaio 2019 al 31 gennaio 2019 per gastroenterite acuta presso l’Unità Operativa di Pediatria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana. Dal punto di vista clinico il sintomo di maggior riscontro è risultato essere la diarrea (91.8%), seguita dal vomito (84.9%), dalla febbre (56.9%) e dai segni di disidratazione quali la cute ipoelastica (53.5%). Sono risultati meno frequenti la disappetenza (36.0%) e il dolore addominale (20.9%), mentre abbiamo rilevato, seppure in pochi casi, alcune manifestazioni aspecifiche ma che possono associarsi alla GEA, quali eruzioni cutanee (11.6%) e convulsioni (3.5%).
In 74 bambini sono state eseguite le ricerche microbiologiche tradizionali sulle feci per la ricerca di virus (ricerca antigeni di Rotavirus, Norovirus, Astrovirus e Adenovirus), batteri (coprocoltura) e parassiti (esame coproparassitologico). In 5 bambini è stata eseguita anche la ricerca molecolare dei microrganismi mediante Biofire Filmarray Gastrointestinal panel. Tra i pazienti testati, in 32 casi (43.2%) è stato possibile riconoscere almeno un agente patogeno di GEA: le infezioni virali sono risultate prevalenti, e, tra queste, il patogeno principale è risultato essere l’Adenovirus (18/32, 56.3%). Nello specifico sono state identificate 18 monoinfezioni virali (di cui 9 sostenute da Adenovirus, 4 da Rotavirus, 4 da Norovirus e 1 da Astrovirus), 12 monoinfezioni batteriche (di cui 6 sostenute da Campylobacter, 4 da salmonella non typhi, 1 da Yersinia e 1 da Escherichia coli), e 2 coinfezioni (sostenute entrambe da Salmonella e Astrovirus). Confrontando i pazienti affetti da gastroenterite di origine virale con quelli affetti da una forma batterica, abbiamo rilevato, per quanto riguarda i dati clinici, una prevalenza maggiore del vomito e della disappetenza nelle forme virali (rispettivamente 88.9% vs 50%, p=0.034 e 50% vs 8.3%, p= 0.023), mentre il dolore addominale si è manifestato principalmente nelle forme batteriche (58.3% vs 11.1%; p=0.012). Le forme virali, inoltre, sono risultate significativamente più frequenti in bambini di età inferiore (8.10 ± 5.8 vs 3.2 ± 4.0 anni, p =0.019). Non abbiamo invece rilevato differenze significative nei risultati degli esami ematici e/o strumentali.
Abbiamo eseguito infine il confronto dei dati raccolti con quelli relativi alla casistica di bambini ricoverati nel corso del 2012 per la stessa diagnosi nella medesima unità operativa (n = 85), rilevando una percentuale maggiore di casi di disidratazione nel 2019 (53.5% vs 34.1%; p=0.010), nonostante la riduzione significativa dei casi di GEA da Rotavirus (66,7% vs 22,2%; p=<0.01) legata all’introduzione, nel 2017, della vaccinazione antirotavirus nel calendario vaccinale regionale. Tuttavia, abbiamo rilevato anche un significativo incremento dei casi di GEA causati da Adenovirus (50% vs 10%; p=0.02), che rende ragione della stabilità del numero di ricoveri per GEA. Tuttavia, rispetto al 2012 abbiamo rilevato una significativa riduzione della durata della degenza nel 2019 (3.1 ± 1.4 giorni vs 3.7 ± 2.2 giorni; p=0.031).
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |