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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12222021-121327


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FONTANELLI, MARCO
URN
etd-12222021-121327
Titolo
La guerra civile libanese attraverso la stampa (1982-84)
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Marzano, Arturo
correlatore Polsi, Alessandro
Parole chiave
  • american press
  • english press
  • forza multinazionale
  • France
  • Francia
  • french press.
  • Gran Bretagna
  • Great Britain
  • guerra civile
  • Israel
  • Israele
  • Italia
  • italian press
  • Italy
  • Lebanon
  • Libano
  • multinational force
  • newspapers
  • OLP
  • OLP
  • Palestina
  • Palestine
  • quotidiani
  • Siria
  • stampa americana
  • stampa francese. civil war
  • stampa inglese
  • stampa italiana
  • Stati Uniti
  • Syria
  • United States
Data inizio appello
31/01/2022
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il Libano, coacervo di culture e religioni diverse, tra il 1975 ed il 1990 venne attraversato da una sanguinosa guerra civile, i cui riverberi si sono protratti anche oltre la fine delle ostilità. Con questo elaborato ho scelto come caso di studio uno degli scontri più lunghi e devastanti della storia recente e che, peraltro, per larghi tratti perse quasi i connotati di guerra civile poiché sul campo di battaglia vi erano schieramenti stranieri, come ad esempio la Siria, Israele ed anche gli stessi palestinesi. Il nucleo centrale dell’elaborato riguarda, tuttavia, un preciso arco temporale dei quindici anni di scontri nel paese dei cedri, ossia il triennio 1982-84. Durante tale periodo, infatti, quattro potenze del blocco occidentale (Italia, Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna) intervennero direttamente in Libano, e quindi non tramite la mediazione dell’ONU, attraverso la creazione di una forza multinazionale di pace che, peraltro, si recò a Beirut in due distinte occasioni. Quali sono quindi i temi trattati all’interno di questo studio? Nel primo capitolo, realizzato prevalentemente attraverso lo studio di fonti secondarie, ho prestato attenzione all’analisi dei principali avvenimenti che, a partire dalla guerra dei Sei giorni del 1967, precedettero lo scoppio della guerra civile libanese; in secondo luogo, ho ripercorso i passi che hanno caratterizzato l’evoluzione del Libano nell’arco temporale 1516-1975; nel terzo e nel quarto paragrafo mi sono soffermato sullo svolgersi degli eventi della prima e della seconda fase della guerra civile; infine, nel quinto paragrafo ho preso in esame alcuni dei massacri compiuti dalle varie forze in campo, andandoli quindi ad analizzare più nello specifico. Il cuore dello studio è presente, invece, nel secondo e terzo capitolo, per la cui stesura ho fatto ricerca su fonti primarie, in questo caso su una selezione di quotidiani. In questi due capitoli, infatti, ho voluto capire come la stampa dei paesi aderenti alla Forza multinazionale libanese (FML) lesse gli eventi legati alla situazione in Libano alla vigilia e durante il periodo in cui questi scesero direttamente sul campo come forze portatrici di pace. Nel secondo capitolo, ho messo in evidenza le diverse letture fornite dal quotidiano statunitense «The New York Times», dal francese «Le Monde» e dall’inglese «The Guardian». Nel terzo, invece, ho effettuato uno studio ancor più dettagliato riguardo al caso italiano, poiché sono andato a presentare gli eventi inerenti al triennio preso in esame attraverso una selezione di cinque quotidiani (l’indipendente «Corriere della Sera»; l’«Avanti!», organo ufficiale del PSI; «Il Popolo», quotidiano ufficiale della DC; «l’Unità», il giornale del PCI; «il manifesto», autonomo ma di tendenze filocomuniste.), e quindi attraverso punti di vista diversi. Sempre nei due capitoli centrali di questo studio, è opportuno osservare che, nonostante abbia voluto mettere in risalto le diverse reazioni della carta stampata dei quattro paesi della FML, ho comunque voluto riservare uno sguardo particolare al ruolo rivestito dai contingenti americano, francese, italiano e inglese durante la loro permanenza a Beirut e alle vicende che poi portarono Washington, Parigi, Roma e Londra ad ordinare il loro rientro in patria. Ad ulteriore testimonianza dell’importanza che ho attribuito all’analisi della peacekeeping force, l’elaborato si chiude proprio con la fine di marzo del 1984, ossia il mese in cui terminò la missione della FML.

Lebanon, an accumulation of different cultures and religions, between 1975 and 1990 was crossed by a bloody civil war, whose reverberations continued even after the end of the hostilities. With this essay I have chosen as a case of study one of the longest and devastating clashes of the recent history and that, moreover, for wide stretches had almost lost the connotation of a civil war because on the battlefield there were foreign sides, such as Syria, Israel and even the palestinians themselves. The core of the essay, however, concers a precise period of time of the fifteen years of fighting in the country of cedars, that was the three years 1982-84. During that period, in fact, four powers of the western block (Italy, United States, France and Great Britain) intervened directly in Lebanon, and so not through the mediation of ONU, with a multinational peacekeeping force that, moreover, went to Beirut in two different occasions. So, what are the themes discussed in this study? In the first chapter, written mainly through the study of secondary sources, I paid attention to the analysis of the main events that, from the Six days war in 1967, preceded the outbreak of the civil war in Lebanon; secondly, I retrace the steps that have characterized the evolution of Lebanon between 1516 and 1975; in the third and fourth paragraphs, I focused on the unfolding of the events of the first and second phases of the civil war; finally, in the fifth paragraph I took in exam some of the massacres carried out by the various forces in the field, so analyzing them more specifically. The heart of the study, however, is in the second and third chapters, for whose writing I did research on primary sources, in this case on a selection of newspapers. In this two chapters, in fact, I wanted to understand how the press of the countries participating in the Lebanese multinational force (LMF) read the events related to the lebanese situation on the eve and during the period in which they came directly into the conflict as peacekeepers. In the second chapter, I underlined the different readings provided by the US newspaper «The New York Times», by the french «Le Monde» and by the british «The Guardian». In the third, instead, I made an even more detailed study about the italian case, as I presented the events relating to the three-year period examined through a selection of five newspapers (the independent «Corriere della Sera»; the «Avanti!», official organ of the PSI; «Il Popolo», official newspaper of the DC; «l’Unità», the newspaper of the PCI; «il manifesto», autonomous but of pro-communist tendencies), and therefore through different points of view. Always in the two central chapters of this study, it should be noted that, although I wanted to underline the different reactions of the press in the four LMF countries, however, I wanted to take a particular look at the role played by the american, french, italian and english contingents during their stay in Beirut and at the events that then led Washington, Paris, Rome and London to order their return home. As a further testimony to the importance I gave to the analysis of the peacekeeping force, the study finishes at the end of march 1984, the month in which the LMF mission ended.
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