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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12212023-104600


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CASANI, LEONARDO
URN
etd-12212023-104600
Titolo
Beni culturali e musei; tra gestione e valorizzazione
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Fioritto, Alfredo
Parole chiave
  • beni culturali
  • cultural heritage
  • gestione valorizzazione
  • management
  • musei
  • museums
  • valorisation
Data inizio appello
01/02/2024
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
L'elaborato si pone l'obbiettivo d'indagare la peculiare relazione che intercorre fra i beni culturali e la pubblica amministrazione attraverso un'attenta analisi della disciplina delle fenomeno museale, il quale rappresenta il mezzo prediletto per conseguire gli obbiettivi di gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e paesaggistico dello stato. I musei infatti, nel corso della storia del nostro ordinamento, hanno sempre rivestito un ruolo di "secondo piano" nelle scelte del legislatore, le cui politiche assai dispersive e poco audaci, nell'affrontare il delicato tema dei musei, hanno condotto ad un'evoluzione lenta degli stessi rispetto alle mutevoli esigenze della società globalizzata in cui viviamo oggigiorno. La necessità di un ammodernamento nel settore, infatti, si è dimostrata incalzante negli ultimi anni a causa della presa di coscienza grazie alla presa di coscienza dell'importanza propulsiva che il patrimonio storico-artistico riveste nelle dinamiche dell'economia della nazione. Non a caso, l'Italia rappresenta un unicum, a livello globale, per la ricchezza del patrimonio culturale presente sul territorio, tanto da esser soggetta ad un turismo culturale sempre crescente ed esigente e che arriva a costituire larga parte del PIL della nazione. In questo panorama, i musei rivestono un ruolo chiave nel permettere la conservazione, la valorizzazione e quindi la fruibilità di simile mole di beni culturali e paesaggistici, tanto da indurre il legislatore ad attivarsi in modo sempre più incalzante per favorire un'ammodernamento della disciplina dei musei. Certamente, l'importanza dell'operato dei musei non si può ridurre solo ad un fine economico poiché ciò vorrebbe dire svuotarli di significato quali luoghi ove "far fiorire l'intelletto" e sensibilizzare le persone al dialogo sulla diversità. I musei, dopotutto, sono anche luoghi di studio e ricerca, ove permettere alle persone di elevarsi dalla propria condizione esistenziale tramite la riflessione indotta dalle opere ivi contenute e dunque divenire persone migliori; in altre parole: sono luoghi di educazione alla civiltà che permettono di "forgiare" cittadini migliori, quindi uno strumento di progresso umano. Il legislatore ha ben recenti simili riflessioni, nei tempi recenti, dando così avvio ad un processo di ammodernamento del settore che ha permesso di superare il precedente paradigma museale di mero deposito di beni culturali, traghettando la nuova immagine dei musei pubblicato verso quella di luoghi di studio, ricerca e comunicazione. Premesso ciò, al fine di ottemperare ad un analisi esauriente del fenomeno in esame, la trattazione, nella propria composizione i quattro capitoli, segue un andamento progressivo in cui ciascun capitolo è prodromico al successivo, permettendo al lettore di munirsi egli strumenti necessari per comprendere al meglio il fenomeno della musealità in tutte le sue sfaccettature. Nel primo capitolo, infatti, s'introduce al fenomeno dei beni culturali in generale mediante l'analisi dell'evoluzione storica della normazione degli stessi, dalla sua origine sino ai giorni nostri. Nel capitolo successivo, il secondo, vengono trattati i più importanti profili attinenti allo statuto dei beni culturali nel nostro ordinamento, per poi passare all'analisi, nel terzo capitolo, delle dinamiche amministrative legate ai profili di gestione e valorizzazione dei beni culturali stessi, le quali troveranno poi massima espressione nella figura del musei, alla cui verità di regimi giuridici è affidata la trattazione nell'ultimo capitolo. Proprio l'ultimo capitolo, infatti, essendo il cuore della tesi, racchiude la trattazione legata alla musealità nelle sue varie forme, affrontando anche taluni profili storici che permettono d'inquadrare al meglio il fenomeno. Tale sviluppo dell'elaborato inoltre, è importante precisare, è anche il riflesso di una progressività circa il contenuto delle letture consultate per la sua realizzazione, tra le quali ricordo "Il trattato di diritto amministrativo" a cura di S. Cassese, il manuale di "diritto del patrimonio culturale" di C. Barbati, M. Cammelli, L. Casini; G. Piperata e G. Sciullo, nonché il testo "regime giuridico dei musei" di C.G. Feroni e S. Torricelli, i quali hanno costituito, assieme all'assidua consultazione del "codice dei beni culturali del paesaggio", i punti di riferimento per favorire la comprensione del fenomeno oggetto della trattazione. Inoltre, un contributo fondamentale è stato quello offertomi dalla consultazione dei numerosi articoli su internet reperiti in su riviste specializzate quali "Aedon" o la "Trimestrale di diritto pubblico" e su siti istituzionali, ad opera di autori di riconosciuta fama nel settore. In conclusione, questo elaborato si pone come semplice obbiettivo quello di rilevare l'importanza della cultura nel nostro ordinamento, evidenziando il suo ruolo di strumento fondamentale per favorire il progresso umano ed economico in favore di una società aperta al dialogo ed alla crescita attraverso la scoperta dell'antico e del bello.
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