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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12212015-171057


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
FIORILLO, SIMONA
URN
etd-12212015-171057
Titolo
Benessere e Work engagement nella professione Assistente Sociale: uno studio sulle dinamiche del rischio stress lavoro correlato
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E POLITICHE SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Aiello, Antonio
Parole chiave
  • benessere lavorativo
  • modello VARP
  • professione Assistente sociale
  • psicologia del Lavoro e delle organizzazioni
  • psicologia sociale
  • Servizio Sociale
  • stress lavoro correlato
  • work engagement
Data inizio appello
25/01/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di tesi ha approfondito una tematica particolarmente attuale e dibattuta in letteratura riguardante il “Benessere lavorativo” approfondito attraverso un costrutto di snodo quale il “Coinvolgimento lavorativo” (Work Engagement, cfr. Bakker, 2011). La ricerca, con valenza esplorativa, mette in relazione, principalmente, la configurazione delle “aree di tensione organizzativa” delineate a partire dal modello “Valutazione dei Rischi Psicosociali” (VARP; Aiello et al, 2012) e il costrutto del Work Engagement, definito come una condizione psicologica associata al lavoro, positiva e soddisfacente, caratterizzata da tre componenti principali “vigore”, “dedizione” e “assorbimento”. L’obiettivo generale della ricerca è stato dunque quello è quello di affrontare queste tematiche, con una particolare riflessione sulla professione assistente sociale, approfondendo parimenti una prospettiva di psicologia sociale del lavoro focalizzata sui comportamenti delle persone nella varietà dei contesti e delle attività lavorative e professionali, e dunque sulle “comunità di pratiche” delle relazioni interpersonali, interguppo e organizzative.
Il contributo si articola in due parti; la prima, affronta una rassegna teorica delineando un quadro quanto più possibile aggiornato della letteratura sull’argomento, mentre la seconda presenta lo specifico studio condotto. In particolare, il primo capitolo ripercorre criticamente la nascita della psicologia del lavoro e delle organizzazioni, le teorie principali a suo fondamento e le attuali e più recenti prospettive, affrontando una disamina di modelli e paradigmi sul Benessere organizzativo, concettualizzato come l’insieme dei nuclei culturali, dei processi e delle pratiche organizzative che animano le convivenze nei contesti di lavoro promuovendo, mantenendo e migliorando il benessere fisico, psicologico e sociale delle organizzazioni (Avallone e Paplomatas, 2005). Lungo questa direttrice di studio, nel secondo capitolo si presentano, in particolare, i rischi psicosociali (strain) che agiscono come fonti di tensione sul benessere organizzativo. Viene poi conferito particolare risalto al costrutto di Work engagement e la sua rilevanza nel generare all’interno dell’organizzazione benessere tra il “sociale e l’“individuale”. Conclude la prima parte del lavoro la discussione sull’importanza assunta dalla prevenzione dello stress e il potenziamento del Work engagement negli assistenti sociali nei contesti organizzativi dei Servizi sociali.
La seconda parte, presenta operativamente il Modello di valutazione dei rischi psicosociali (VA.R.P, Aiello et al, 2012) e l’Utrecht Work Engagement Scale (Schaufeli e Bakker, 2006), evidenziandone la valenza e l’utilità assolta in particolare nell’articolazione tra “richieste lavorative” e “risorse personali”. L’indagine si è avvalsa della collaborazione di un campione di tipo “opportunistico” costituito da un gruppo di 66 assistenti sociali, operanti in tutta Italia, ai quali è stato chiesto di compilare in forma anonima un questionario denominato “Benessere lavorativo”. Vengono poi presentate in dettaglio nella sezione del Metodo, la procedura e gli strumenti utilizzati e la successiva pianificazione ed esecuzione delle analisi dei dati. I risultati mettono in evidenza, a partire dall’analisi delle correlazioni tra lo strumento Va.R.P e la misura di Work engagement come quasi per tutte le scale del Va.R.P si riscontrino correlazioni con il costrutto del Work engagement. Dall’analisi dei risultati si evince, innanzitutto, come gli assistenti sociali intervistati trovino il loro “ruolo all’interno dell’organizzazione”, nell’insieme, soddisfacente. Si è riscontrata, più nello specifico, una correlazione significativa tra il “supporto sociale”, la “coesione” e la “qualità delle comunicazioni” (con il costrutto del Work engagement). Inoltre è commentata in dettaglio la correlazione negativa emersa nella dimensione “lavoro/vita privata”, ascrivibile a una probabile forma di “conflitto inter-ruolo” nel quale le richieste dei ruoli lavorativi e familiari appaiono difficilmente conciliabili.
Infine sono state inquadrate delle “possibili soluzioni” che coinvolgono il professionista, il gruppo di lavoro e l’organizzazione per affrontare quelle che sono state individuate come aree “critiche” (fonti di strain), ma soprattutto per intervenire nell’ambito di una prospettiva promozionale/preventiva (e non riparativa).
Nell’insieme lo scopo dell’elaborato è stato quindi quello di mettere a fuoco l’importanza rivestita dal Benessere organizzativo e dal Work engagement, costrutti sempre più emergenti e studiati in letteratura per una professione come quella dell’assistente sociale dai risvolti sociopsicologici di sempre maggiore crescente complessità.
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