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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-12212009-123133


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BERTONCINI, LARA
Indirizzo email
lbertoncini@gmail.com
URN
etd-12212009-123133
Titolo
Riproduzione di specie psammofile per interventi di rinaturalizzazione degli ambienti dunali del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli
Dipartimento
AGRARIA
Corso di studi
PROGETTAZIONE E PIANIFICAZIONE DELLE AREE VERDI E DEL PAESAGGIO
Relatori
relatore Vernieri, Paolo
correlatore Benvenuti, Stefano
Parole chiave
  • ripristino dunale
  • rinaturalizzazione
  • semi
  • dune
  • psammofile
  • ecotipi
Data inizio appello
25/01/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/01/2050
Riassunto
Nell’ambito del progetto Life Natura DUNETOSCA, promosso dal Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli allo scopo di salvaguardare e ristabilire gli ecosistemi dunali soggetti a fenomeni di degrado, l’azione C 5 ha previsto la realizzazione di un vivaio per la produzione di specie dunali, cui attingere il germoplasma fruibile per ripristinare la valenza naturalistica di due siti proposti di interesse comunitario (pSIC) denominati “Selva Pisana” e “Dune litoranee di Torre del Lago”. Il vivaio intende essere un serbatoio ex situ di piante autoctone per interventi di reimpianto negli ecosistemi dunali. Purtroppo le scarse conoscenze sull’ecologia di germinazione di queste specie, nonché dei frequenti meccanismi di dormienza del seme, ostacolano l’allestimento di tale “banca del germolpasma”. Con l’obiettivo di risolvere i problemi legati alla moltiplicazione delle varie specie, nel biennio 2006-2007 sono stati raccolti semi delle specie previste dal progetto: Ammophila arenaria, Elymus farctus, Pancratium maritimum, Otanthus maritimus, Anthemis maritima, Eryngium maritimum, Echinophora spinosa, Sporobolus pungens, Calystegia soldanella, Juniperus oxicedrus subsp. macrocarpa, Phillyrea angustifolia, Cistus incanus, Pistacia lentiscus, Helichrysum stoechas. Su queste specie sono stati condotti test di germinazione. Alcune specie sono risultate fortemente dormienti e conseguentemente sono stati effettuati trattamenti per promuovere la germinazione dei semi. Essi sono consistiti in: stratificazione, refrigerazione, scarificazione, trattamenti a base di gibberelline o di ipoclorito di sodio. Spesso i meccanismi di dormienza del seme (fisiologici, fisici, morfologici) sono risultati simili all’interno delle specie ricadenti nella medesima famiglia botanica. Le Asteraceae (Anthemis maritima, Helichrysum stoechas) e la specie Cistus incanus (Cistaceae) non hanno mostrato necessità di trattamenti ai fini del superamento della dormienza, evidenziando una buona attitudine germinativa del seme tal quale. Pancratium maritimum (Liliaceae) ha mostrato una migliore germinazione in condizioni di buio, a temperature non ottimali, mentre a 20°C l’effetto della luce è stato trascurabile. Il trattamento di vernalizzazione per la rimozione della dormienza ha avuto una durata di 10 giorni. Elymus farctus per superare la dormienza ha richiesto un periodo di freddo di 15 giorni a 5°C; l’utilizzo di gibberelline migliora i risultati germinativi della specie in termini quantitativi. Per la germinazione di Eryngium maritimum è stata necessaria l’estrazione dei semi dai tegumenti e la stratificazione fredda per un periodo di 30 giorni; nell’altra specie afferente alla famiglia delle Apiaceae (Echinophora spinosa) si evidenzia che, per la definizione del protocollo di germinazione, la strada da percorrere è quella della rimozione dei tegumenti seguita da trattamenti con il freddo nel lungo periodo. Per quanto riguarda la convolvulacea Calystegia soldanella si osserva una dormienza di tipo fisico, per la cui rimozione si è fatto ricorso a scarificazione meccanica dei semi (“semi duri”), la germinazione è stata maggiore in condizioni di buio. Pistacia lentiscus (Anacardiaceae) può essere inserita tra le specie definite “macroterme” in quanto il trend germinativo aumenta all’aumentare della temperatura. La rimozione della dormienza si ottiene attraverso la completa eliminazione della polpa dai frutti e ripetuti lavaggi in acqua. I fattori promotori della dormienza sono, probabilmente, concentrati nella parte carnosa del frutto. Questa tecnica di rimozione della dormienza è stata usata anche per Phillyrea angustifolia, in questa specie la germinazione è risultata migliore a 20 °C. Otanthus maritimus (Asteraceae) presenta la particolarità di germinare esclusivamente in substrato; probabilmente questa specie necessita per germinare di un substrato simile a quello naturale e quindi ben diverso dalle capsule Petri utilizzate per la germinazione in laboratorio. Questa particolarità non ha comunque impedito la produzione vivaistica attraverso semina diretta. Per quanto riguarda Sporobolus pungens i problemi si presentano alla raccolta dei semi; la specie, scarsamente diffusa, è reperibile (nell’area d’interesse del progetto) negli spazi della duna embrionale. Questa parte del sistema dunale viene annualmente pulita tramite macchinari e ciò impedisce un ottimale sviluppo di S. pungens. Inoltre la specie non ha presentato, nel biennio di osservazione, emissione dell’infiorescenza. Le specie Ammophila arenaria, Echinophora spinosa e Juniperus oxicedrus subsp. macrocarpa ricadono tra quelle per cui sono necessari ulteriori studi dal momento che la loro propagazione per seme è risultata estremamente scarsa o assente.
Per le piante che hanno mostrato facilità nella riproduzione da seme sono stati approntati protocolli di produzione del materiale vivaistico da utilizzare per le piantagioni negli ecosistemi dunali. Il vivaio per la produzione degli ecotipi dunali è stato allestito presso il podere Bargagna del CIRAA, dove le piante sono state allevate secondo questi criteri: utilizzo di un substrato di coltivazione basico, vasi profondi per permettere un buon sviluppo dell’apparato radicale, realizzazione di un ombrario, nessun utilizzo di fitofarmaci e/o fertilizzanti, irrigazione sovrachioma con bassi volumi di adacquamento, micorrizzazione delle piante prodotte con funghi micorrizici raccolti nella riserva della Selva Pisana.
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