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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12212008-184508


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MONTINARO, MICHELE
URN
etd-12212008-184508
Titolo
Microscopio THz a Scansione Differenziale
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE FISICHE
Relatori
Relatore Prof. Beltram, Fabio
Relatore Dott. Pingue, Pasqualantonio
Parole chiave
  • campo prossimo
  • laser a cascata quantica
  • SNOM
Data inizio appello
19/01/2009
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il presente lavoro di Tesi si colloca all'interno di un progetto di ricerca teso alla realizzazione di un'innovativa tecnica di caratterizzazione spettroscopica spazialmente risolta nella regione spettrale del THz. La banda del THz, situata nell'intervallo tra le micro-onde e l'infrarosso, è ancora poco esplorata.
Essa costituisce un soggetto di particolare interesse scientifico e tecnologico per le sue importanti applicazioni, che spaziano dalla spettroscopia alle ispezioni di sicurezza, ai controlli di qualità e in particolare alla
diagnostica biomedica.

Negli ultimi anni sono state sviluppate varie tecniche di analisi per immagini mediante radiazione THz, alcune delle quali mirano ad abbattere il limite imposto alla risoluzione dalla diffrazione, particolarmente stringente per lunghezze d'onda elevate come nel caso in esame.

A tale scopo, i ricercatori si sono avvalsi di tecniche di Microscopia Ottica a Scansione in Campo Prossimo (NSOM), adattando le metodologie ben stabilite nel visibile al dominio del THz, oppure con lo sviluppo di nuove tecniche specifiche per questa regione spettrale. I risultati sono buoni dal punto di vista della
risoluzione ottenibile, ma soffrono di uno scarso rapporto segnale/rumore e di una rimodulazione dello spettro trasmesso dalla sonda, difficoltà che hanno finora impedito la spettroscopia spazialmente risolta.

Il gruppo di ricerca nel quale mi sono inserito, operante presso il Laboratorio NEST (National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology) della Scuola Normale Superiore di Pisa, intende adattare alla spettroscopia nel THz la tecnica di NSOM Differenziale (DNSOM), recentemente dimostrata nella regione visibile. Tale tecnica impiega la scansione di un'apertura rettangolare nel campo prossimo dell'oggetto d'interesse, illuminato da una sorgente laser; l'intensità della luce raccolta da tale apertura viene registrata in funzione della posizione. La ricostruzione dell'immagine è infine ottenuta operando la derivata seconda bidimensionale della matrice dell'intensità, rispetto alle
coordinate spaziali. La risoluzione è determinata principalmente dalla precisione con cui sono realizzati gli angoli del rettangolo che funge da sonda e non dalle sue dimensioni. Tale approccio rende quindi possibile l'utilizzo di un'unica
apertura, anche modulando la frequenza dell'illuminazione entro un'ampia banda nel THz, per ottenere dettagliate mappe spettroscopiche con un buon rapporto segnale/rumore.

Il contributo portato da questo lavoro riguarda la simulazione numerica con il metodo FDTD (Finite Difference Time Domain) della configurazione DNSOM nel THz e la preparazione del setup sperimentale completo. Mediante le
simulazioni, è stato analizzato il funzionamento dell'apparato per diverse tipologie di apertura, variando anche la lunghezza d'onda dell'illuminazione e la sua polarizzazione, per diverse distanze tra apertura e campione.

È stata quindi realizzata la configurazione sperimentale, che comprende uno stage piezoelettrico per la scansione ed il controllo
della distanza tra apertura e campione, un sistema di specchi parabolici per orientare e focalizzare la radiazione, un sensore CCD per il controllo visuale dell'allineamento, un rivelatore piroelettrico ed un sistema elettronico di controllo ed acquisizione delle misure.

Il funzionamento dell'apparato è stato verificato sperimentalmente adoperando prima una sorgente laser a CO_2, che emette radiazione intensa a 30~THz, e poi, in particolare, utilizzando una sorgente laser a cascata quantica (QCL) a 3~THz,
operante a temperature criogeniche. Tali misure costituiscono la prima prova del funzionamento di un microscopio a scansione differenziale. Inoltre, è la prima volta che nell'ambito della microscopia in campo prossimo viene utilizzata come sorgente un laser a cascata quantica ad emissione nel THz.

Nel lavoro di Tesi saranno presentate le immagini acquisite nelle diverse configurazioni sperimentali, sarà discussa la risoluzione spaziale ottenuta, anche in relazione ai risultati delle simulazioni teoriche effettuate.
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