Tesi etd-12192022-154151 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PISANI, FRANCESCO
URN
etd-12192022-154151
Titolo
Autoimmunita' e fibrosi nella malattia da IgG4
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Migliorini, Paola
Parole chiave
- autoanticorpi
- autoimmunità
- fibrosi
- IgG4-RD
- malattia da IgG4
Data inizio appello
24/01/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
24/01/2026
Riassunto
La malattia correlata alle IgG4 (IgG4-RD) è una rara condizione fibro-infiammatoria che può colpire quasi tutti gli organi, caratterizzata da lesioni tumefattive e spesso da elevate concentrazioni sieriche di IgG4. La diagnosi di IgG4-RD si basa su una serie di criteri clinici, sierologici e patologici. Il quadro istologico è fondamentale per la diagnosi, Infatti, i segni distintivi della malattia sono fibrosi tissutale con pattern storiforme, infiltrato linfoplasmocitoide diffuso, flebite obliterante e abbondanza di plasmacellule IgG4-positive.
La fibrosi tissutale è il segno distintivo della malattia correlata alle IgG4 (IgG4-RD). È caratterizzata da livelli aumentati di IgG4 e plasmablasti oligoclonali che producono IgG4 nel sangue periferico, suggerendo la presenza di una risposta dei linfociti B fortemente distorta. Nonostante i dati relativi al ruolo dei linfociti B e degli anticorpi sierici nelle IgG4-RD, la specificità antigenica dei plasmablasti IgG4+ non è stata analizzata a fondo o collegata ai meccanismi di induzione della malattia.
Per quanto riguarda i linfociti B, nel sangue periferico vengono rilevati plasmablasti oligoclonali produttori di IgG4. Questa popolazione di cellule B somaticamente ipermutate è stata proposta come biomarcatore della malattia. I plasmablasti sono ridotti dal trattamento immunosoppressivo e riemergono durante la ricaduta, rappresentando così anche un marker di attività della malattia.
In IgG4-RD le cellule B hanno un coinvolgimento diretto nell’induzione della fibrosi tissutale e possono svolgere un ruolo patogeno agendo come cellule presentanti l'antigene nell'espansione delle cellule T patogene, ma anche secernendo autoanticorpi. Finora sono disponibili informazioni limitate sulla specificità degli autoanticorpi nei sieri IgG4-RD.
Anticorpi ricombinanti ottenuti da plasmablasti circolanti hanno mostrato legame mediante immunofluorescenza alle cellule Hep2 e mediante ELISA ai lisati HeLa, ma non è stato definito alcun bersaglio antigenico. Esperimenti in vivo hanno dimostrato che l'iniezione sottocutanea di immunoglobuline di pazienti in topi neonatali ha indotto lesioni del pancreas e delle ghiandole salivari. Mediante immunofluorescenza, la deposizione di IgG umane (sia IgG4 che IgG1) è stata rilevata negli organi colpiti, principalmente nella matrice extracellulare. Nel complesso, questi dati suggeriscono che i linfociti B possono essere produttori di anticorpi patogeni in IgG4-RD.
Lo scopo del presente progetto è di analizzare il ruolo degli autoanticorpi nel modulare la fibrosi in IgG4-RD e modificare fenotipo e le funzioni dei fibroblasti.
Utilizzando il siero di pazienti è stata valutata la capacità delle IgG di influenzare la produzione di citochine e differenziamento dei fibroblasti dermici umani in coltura. Questi esperimenti preliminari hanno suggerito che IgG da sieri di individui affetti da IgG4 RD sono capaci di indurre la produzione di IL-8 da parte dei fibroblasti umani. Il risultato qualitativo iniziale ottenuto con test multiarray è stato confermato con un dosaggio a sandwich dell’IL-8 che ha permesso di testare più campioni e ottenere una misura quantitativa.
L’incubazione di fibroblasti umani con IgG di soggetti con IgG4-RD determina il differenziamento dei fibroblasti in miofibroblasti come si vede in immunofluorescenza per l’aumentata espressione di α SMA. Al fine di caratterizzare l’antigene presente sui fibroblasti riconosciuto dai sieri dei pazienti, il lisato dei fibroblasti umani è stato corso in SDS-PAGE e poi trasferito su membrana di nitrocellulosa. Il siero dei pazienti ha riconosciuto un antigene che non viene riconosciuto dal controllo.
Anticorpi monoclonali ricombinanti (rmAb) sono stati poi ottenuti da plasmablasti di 2 pazienti con IgG4-RD (6 da un paziente e 3 dal secondo). Alcuni di questi legano i fibroblasti dermici umani e promuovono la migrazione.
La fibrosi tissutale è il segno distintivo della malattia correlata alle IgG4 (IgG4-RD). È caratterizzata da livelli aumentati di IgG4 e plasmablasti oligoclonali che producono IgG4 nel sangue periferico, suggerendo la presenza di una risposta dei linfociti B fortemente distorta. Nonostante i dati relativi al ruolo dei linfociti B e degli anticorpi sierici nelle IgG4-RD, la specificità antigenica dei plasmablasti IgG4+ non è stata analizzata a fondo o collegata ai meccanismi di induzione della malattia.
Per quanto riguarda i linfociti B, nel sangue periferico vengono rilevati plasmablasti oligoclonali produttori di IgG4. Questa popolazione di cellule B somaticamente ipermutate è stata proposta come biomarcatore della malattia. I plasmablasti sono ridotti dal trattamento immunosoppressivo e riemergono durante la ricaduta, rappresentando così anche un marker di attività della malattia.
In IgG4-RD le cellule B hanno un coinvolgimento diretto nell’induzione della fibrosi tissutale e possono svolgere un ruolo patogeno agendo come cellule presentanti l'antigene nell'espansione delle cellule T patogene, ma anche secernendo autoanticorpi. Finora sono disponibili informazioni limitate sulla specificità degli autoanticorpi nei sieri IgG4-RD.
Anticorpi ricombinanti ottenuti da plasmablasti circolanti hanno mostrato legame mediante immunofluorescenza alle cellule Hep2 e mediante ELISA ai lisati HeLa, ma non è stato definito alcun bersaglio antigenico. Esperimenti in vivo hanno dimostrato che l'iniezione sottocutanea di immunoglobuline di pazienti in topi neonatali ha indotto lesioni del pancreas e delle ghiandole salivari. Mediante immunofluorescenza, la deposizione di IgG umane (sia IgG4 che IgG1) è stata rilevata negli organi colpiti, principalmente nella matrice extracellulare. Nel complesso, questi dati suggeriscono che i linfociti B possono essere produttori di anticorpi patogeni in IgG4-RD.
Lo scopo del presente progetto è di analizzare il ruolo degli autoanticorpi nel modulare la fibrosi in IgG4-RD e modificare fenotipo e le funzioni dei fibroblasti.
Utilizzando il siero di pazienti è stata valutata la capacità delle IgG di influenzare la produzione di citochine e differenziamento dei fibroblasti dermici umani in coltura. Questi esperimenti preliminari hanno suggerito che IgG da sieri di individui affetti da IgG4 RD sono capaci di indurre la produzione di IL-8 da parte dei fibroblasti umani. Il risultato qualitativo iniziale ottenuto con test multiarray è stato confermato con un dosaggio a sandwich dell’IL-8 che ha permesso di testare più campioni e ottenere una misura quantitativa.
L’incubazione di fibroblasti umani con IgG di soggetti con IgG4-RD determina il differenziamento dei fibroblasti in miofibroblasti come si vede in immunofluorescenza per l’aumentata espressione di α SMA. Al fine di caratterizzare l’antigene presente sui fibroblasti riconosciuto dai sieri dei pazienti, il lisato dei fibroblasti umani è stato corso in SDS-PAGE e poi trasferito su membrana di nitrocellulosa. Il siero dei pazienti ha riconosciuto un antigene che non viene riconosciuto dal controllo.
Anticorpi monoclonali ricombinanti (rmAb) sono stati poi ottenuti da plasmablasti di 2 pazienti con IgG4-RD (6 da un paziente e 3 dal secondo). Alcuni di questi legano i fibroblasti dermici umani e promuovono la migrazione.
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