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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12162022-103200


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SODINI, ELENA
URN
etd-12162022-103200
Titolo
Trombosi e alimentazione: il ruolo della dieta nella prevenzione
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof.ssa Giacomelli, Chiara
correlatore Prof.ssa Trincavelli, Maria Letizia
Parole chiave
  • alimentazione
  • COVID-19
  • diet
  • dieta
  • nutrition
  • prevention
  • prevenzione
  • thromboemobolism
  • thrombosis
  • tromboemobolismo
  • trombosi
Data inizio appello
18/01/2023
Consultabilità
Completa
Riassunto
Nel presente lavoro di tesi viene innanzitutto fornita una panoramica generale sulle principali caratteristiche dei vari tipi di trombosi e le complicanze ad esse associate, analizzando i meccanismi alla base di tale patologia e mettendo in evidenza il rilevante ruolo svolto da piastrine, cascata di coagulazione del sangue, infiammazione e stress ossidativo. Vengono poi analizzati nel dettaglio i principali fattori di rischio per le trombosi e riportate le tecniche diagnostiche e terapeutiche attualmente in uso, con un cenno alle nuove scoperte e alle prospettive future. Successivamente, viene messo in evidenza come una dieta sana ed equilibrata possa essere utile nella prevenzione delle trombosi. Vengono quindi presentate le principali caratteristiche che una dieta deve possedere per poter essere considerata “antitrombotica”, ossia essere antinfiammatoria e antiossidante. Sono riportati i risultati di numerosi studi clinici che hanno mostrato una riduzione del rischio di trombosi in coloro che seguono diete a base vegetale, tra cui la dieta Mediterranea, il cui effetto antitrombotico è da attribuire ai diversi alimenti e nutrienti che caratterizzano tale regime alimentare e alle loro interazioni additive e sinergiche. Vengono messi in evidenza i potenziali effetti benefici del digiuno intenso e della restrizione calorica sul sistema emostatico e viene analizzato lo stretto legame esistente tra trombosi e disbiosi del microbiota intestinale. Infine, vengono prese in esame le possibili complicanze trombotiche del COVID-19, oggi considerata una patologia vascolare. Vengono quindi presentate le possibili strategie per il trattamento di tali complicanze ed esaminati nel dettaglio i meccanismi alla loro base, rivelando infine il potenziale ruolo dell’alimentazione nella lotta contro questa grave patologia.

This thesis work first of all provides a general overview of the main characteristics of the various types of thrombosis and the complications associated with them, analyzing the mechanisms underlying this pathology and highlighting the important role played by platelets, the blood coagulation cascade, inflammation and oxidative stress. The main risk factors for thrombosis are then analyzed in detail and the diagnostic and therapeutic techniques currently in use are reported, with a nod to new discoveries and future prospects. Subsequently, it is highlighted how a healthy and balanced diet can be useful in the prevention of thrombosis. The main characteristics that a diet must possess in order to be considered "antithrombotic", that is to be anti-inflammatory and antioxidant, are then presented. The results of numerous clinical studies are reported, which have shown a reduction in the risk of thrombosis in those who follow plant-based diets, including the Mediterranean diet, whose antithrombotic effect can be attributed to the different foods and nutrients that characterize this diet and to their additive and synergistic interactions. The potential beneficial effects of intense fasting and caloric restriction on the haemostatic system are highlighted and the close link between thrombosis and dysbiosis of the intestinal microbiota is analysed. Finally, the possible thrombotic complications of COVID-19, now considered a vascular disease, are examined. Possible strategies for the treatment of these complications are then presented and the mechanisms underlying them examined in detail, finally revealing the potential role of nutrition in the fight against this serious pathology.
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