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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12162014-001646


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
NANNINI, AGNESE
URN
etd-12162014-001646
Titolo
I progressi terapeutici nelle malattie croniche. Il glaucoma: possibili cause e nuovi approcci farmacologici.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof. Lucacchini, Antonio
correlatore Prof. Giannaccini, Gino
Parole chiave
  • alfa agonisti
  • beta bloccanti
  • disfunzione mitocondriale
  • glaucoma
  • inibitori dell'anidrasi carbonica
  • NO-cGMP
  • prostaglandine
  • rapamicina
  • RGC
  • Rho kinasi
  • stress ossidativo
Data inizio appello
21/01/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il glaucoma è una neuropatia ottica progressiva caratterizzata da difetti del campo visivo che porta alla cecità irreversibile. Nel 2020, si stima che 80 milioni di persone saranno affette da glaucoma, 11 milioni dei quali sarà bilateralmente cieco. Il glaucoma primario ad angolo aperto (POAG) è il più comune come tipo di glaucoma. L’ Elevata pressione intraoculare (IOP) è attualmente l'unico fattore di rischio suscettibile al trattamento. Come IOP è regolata e come può essere modulato resta un argomento di ricerca attiva. Le terapie disponibili, sono per lo più orientate verso l'abbassamento della pressione intraoculare, ma offrono una protezione incompleta. POAG viene spesso trascurato fino a quando si ha un danno irreparabile.
L'abbassamento della pressione intraoculare (IOP) è l'unico intervento terapeutico dimostrato per la neuropatia ottica glaucomatosa. Nonostante i progressi nelle tecniche laser e microchirurgiche, la riduzione farmacologica della pressione intraoculare rimane l'opzione di trattamento di prima linea per la maggior parte dei pazienti con glaucoma ad angolo aperto.
Gli analoghi delle prostaglandine sono gli agenti topici più efficaci e portano un profilo di sicurezza notevole. I Beta-bloccanti topici, alfa-agonisti, e gli inibitori di anidrase carbonica sono spesso impiegati come agenti aggiuntivi per un ulteriore controllo della pressione intraoculari dei nuovi preparati, sono disponibili e sembrano essere meno tossici per la superficie oculare.
Inibitori orali dell'anidrase carbonica, agenti miotici, e iperosmotici vengono raramente utilizzati a causa di una serie di potenziali gravi eventi avversi. Terapie mediche all'orizzonte comprendono gli inibitori della Rho-chinasi, interventi neuroprotettivi, e le terapie geniche.
I neuroni dipendono dai loro mitocondri per la funzione ottimale e diventano suscettibili con l'età. La Funzione mitocondriale viene progressivamente compromessa durante l'invecchiamento, perché più elettroni vengono convertiti in specie reattive dell'ossigeno piuttosto che essere convertiti in ATP. I Mitocondri delle cellule gangliari della retina sono inoltre influenzati nel glaucoma a causa del trasporto di ossigeno ridotto. Così,nel glaucoma, lo studio neuronale mitocondriale per migliorare la loro funzione e gli aspetti associati all'invecchiamento forniscono possibili modi di attenuare le malattie da degenerazione. Una sostanza degna di menzione è la rapamicina, che regola lo sviluppo e i danni al DNA 1 (REDD1), ed è noto per migliorare La funzione mitocondriale. REDD1 sembra essere prominente nelle cellule gangliari della retina. Un altro emozionante approccio non invasivo è quello di utilizzare la terapia della luce rossa che migliora la funzione mitocondriale.


Gli inibitori RHO Kinase ( ROCK) sono una nuova potenziale classe di terapie con componenti multiple correntemente nella fase II e III di test presso l’amministrazione degli stati uniti. Questi agenti selettivi lavorano facendo rilassare la rete trabecolare tramite l’inibizione delle actine citoscheletro del tono contrattile dei muscoli lisci. Cosi si ottiene un aumentata fuoriuscita acquosa direttamente attraverso la rete trabecolare, ottenendo una pressione intraoculare inferiore -livello simile alle prostaglandine. Esistono studi su animali indicanti che gli inibitori ROCK possono migliorare il flusso sanguigno al nervo ottico, aumentando la sopravvivenza dei gangli cellulari e riduce la cicatrizzazione di vescichette (bolle)nella chirurgia del glaucoma. Visti i molteplici effetti benefici su pazienti da glaucoma, gli inibitori ROCK sono sicuramente una opzione emergente per il trattamento del glaucoma.
Sarà discusso il ruolo dell’ossido nitrico legato alla membrana, del peptide natriuretico (NP) attivato dalla guanilato ciclasi che generano la molecola di segnalazione secondaria guanosina monofosfato ciclico (CGMP) nella regolazione della IOP e nella fisiopatologia di POAG. Sarà discusso il ruolo degli analoghi delle prostaglandine, dei beta- bloccanti topici, degli alfa agonisti, degli inibitori dell’anidrasi carbonica, agenti antiossidanti ed inibitori Rho chinasi.
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