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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12132022-210448


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
FAORO, LISA
URN
etd-12132022-210448
Titolo
Studio osservazionale multicentrico in real-world degli esiti di trattamento e delle tossicità rilevati in pazienti con carcinoma cutaneo a cellule squamose (CSCC), trattati con cemiplimab (SKINCEM)
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA OSPEDALIERA
Relatori
relatore Prof. Calderone, Vincenzo
relatore Dott.ssa Coppola, Marina
Parole chiave
  • cemiplimab
  • CSCC
  • toxicity
  • real-world data
  • overall survival
Data inizio appello
20/01/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/01/2093
Riassunto
Recenti evidenze supportano l’anticorpo monoclonale anti-PD-1 (Programmed cell Death protein-1) cemiplimab, come opzione di trattamento nel CSCC. L’incremento di incidenza è legato all’aumento della spettanza di vita e della medicalizzazione dei pazienti anziani, essendo a carico di questi, le forme più aggressive di CSCC. Questo studio osservazionale multicentrico riporta l'esito clinico in termini di tasso di risposta obiettiva (ORR) e sopravvivenza globale (OS) di pazienti con CSCC in stadio localmente avanzato o metastatico. Sono stati inclusi pazienti che, tra il 01.05.2020 ed il 31.12.2021, hanno ricevuto almeno un'infusione di cemiplimab (350 mg q3w) secondo i criteri di eleggibilità del registro AIFA. L'ultimo follow-up è stato il 31/07/2022. I dati clinici come ECOG-PS, durata del trattamento, tossicità (CTCAE v.5.0) ed esito del trattamento sono stati raccolti dalla cartella clinica e dal Registro di monitoraggio. L'OS è stata confrontata tra i sottogruppi di pazienti utilizzando il log-rank test (con il software R); i valori di p<0,05 sono stati considerati statisticamente significativi.
La percentuale di irAEs rilevata (51,1%) è risultata paragonabile a quella riportata da Baggi et al. 2021 (42,7%), e inferiore rispetto allo studio francese in real-world (77,3%). Inoltre, l’ORR osservata (47,8%) è risultata comparabile al trial EMPOWER-cSCC-1 (41,1%), ma inferiore al 58% rilevato da Baggi et al., che però ha riportato un DRC (71,7%) simile al nostro studio.
Lo studio prosegue per identificare le possibili correlazioni fra sicurezza, efficacia e le diverse comorbidità e per valutare la durata della risposta nei pazienti che interrompono il trattamento immunoterapico.
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