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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12132020-112430


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BRANCATO, DAVIDE
URN
etd-12132020-112430
Titolo
Guerre in Iraq
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Prof. Giannotti, Andrea
Parole chiave
  • Iraq
Data inizio appello
14/01/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
14/01/2061
Riassunto

La guerra Iran-Iraq è stato un conflitto armato che ha visto contrapporsi le forze armate dell'Iraq e dell'Iran: ha avuto inizio il 22 settembre 1980 protraendosi fino all'agosto 1988 in seguito ad un’invasione dell’Iran a opera dell’Iraq sia via mare che via terra.
Alle spalle di questo conflitto vi è una lunga storia di controversie sui confini e timori di insurrezioni sciite tra gli iracheni. L'Iraq mirava anche a sostituire l'Iran come stato dominante del Golfo Persico. Anche se l'Iraq è riuscito ad attaccare senza preavviso formale, nel giro di diversi mesi le sue truppe militari sono state respinte dagli iraniani che entro il giugno del 1982 sono riusciti a riconquistare tutto il territorio perduto, cose che tuttavia non fermò le ostilità. Come ci dimostrano le due Guerre del Golfo avvenute negli anni successivi.
La Prima Guerra del Golfo è stata guerra condotta da una forza di coalizione autorizzata dalle Nazioni Unite e costituita da trentaquattro nazioni guidate dagli Stati Uniti, contro l'Iraq in risposta all'invasione e all'annessione da parte dello stesso dello Stato del Kuwait.
Questa guerra è stata anche definita (dal leader iracheno Saddam Hussein) “la madre di tutte le battaglie”, ed è comunemente, sebbene erroneamente, conosciuta come “Operazione Desert Storm”.
La Seconda Guerra del Golfo è stata un conflitto armato di lunga durata iniziato nel 2003 con l'invasione dell'Iraq da parte di una coalizione guidata dagli Stati Uniti che ha rovesciato il governo di Saddam Hussein. Il conflitto continuò per gran parte del decennio successivo, rinvigorito da una rivolta contro le forze di occupazione e il governo iracheno formatasi dopo l’invasione, che portò al crollo del governo di Saddam Hussein, il quale fu catturato durante l'operazione “Alba Rossa” nel dicembre dello stesso anno e giustiziato tre anni dopo. Il vuoto di potere creatasi dopo la fine di Saddam e la cattiva gestione da parte dell'Autorità Provvisoria della Coalizione hanno portato a una guerra civile diffusa tra sciiti e sunniti, nonché a una lunga insurrezione contro le forze della coalizione. Molti dei gruppi di ribelli violenti sono stati sostenuti dall'Iran e da Al-Qaeda.

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