Tesi etd-12132008-170937 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
GIANICOLO, MARIA ELENA
URN
etd-12132008-170937
Titolo
RUOLO DEI BIOMARKERS NELLA DISSEZIONE AORTICA.
ESPERIENZA MULTICENTRICA INTERNAZIONALE
SU UN NUOVO METODO DIAGNOSTICO BIOCHIMICO.
Settore scientifico disciplinare
BIO/12
Corso di studi
ESPLORAZIONE MOLECOLARE, METABOLICA E FUNZIONALE DEL SISTEMA NERVOSO E DEGLI ORGANI DI SENSO
Relatori
Relatore Prof. Distante, Alessandro
Parole chiave
- biomarkers
- calponine
- dissezione aortica
Data inizio appello
19/12/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
BACKGROUND: La Dissezione Aortica (DA) è un’emergenza cardiovascolare caratterizzata dalla separazione degli strati all’interno della parete aortica ed il successivo afflusso di sangue nello spazio medio intimale con ulteriore propagazione della dissezione. Sebbene i più recenti metodi diagnostici hanno largamente migliorato la diagnosi di DA, molto spesso non viene ancora diagnosticata in quanto il quadro iniziale di dissezione aortica può imitare una grande varietà di condizioni come l’ischemia miocardica, lo scompenso cardiaco, un evento neurologico, l’ischemia addominale e l’insufficienza vascolare periferica. Una diagnosi rapida ed accurata durante le prime ore dall’insorgenza dei sintomi è essenziale per ridurre complicazioni e scegliere il trattamento medico e/o chirurgico. Un metodo diagnostico biochimico affidabile per la DA può essere di grande aiuto per la gestione del paziente in tempi brevi.
OBIETTIVI: Valutare la calponina, proteina troponina-simile della muscolatura liscia, come nuovo biomarker diagnostico per la DA; analizzare le principali caratteristiche dei pazienti arruolati con sospetta e confermata DA, con particolare riguardo al dolore toracico, uno dei sintomi più importanti e comuni delle patologie cardiovascolari;
METODI: Dall’aprile 2004 al giugno 2007 nello studio multicentrico sono stati arruolati, previo consenso informato, pazienti con sospetta DA. Per ognuno dei pazienti è stato compilato una scheda contenente dati clinici. I campioni di un sottogruppo di pazienti arruolati nello studio internazionale sono stati analizzati con un nuovo metodo immunoenzimatico per il dosaggio delle calponine circolanti.
RISULTATI: In Italia sono stati arruolati 412 pazienti con un’età media di 62,8 anni ( 13,4). Di questi 151 avevano DA (36,7%) con un’età media di 60,9 anni ( 13,4) e 261 pazienti con un’età media di 63,8 anni ( 12,7) avevano una diagnosi finale differente (63,3%). Il sintomo più comune era il dolore toracico (77,4%): la metà dei pazienti (57,5%) presentava un dolore severo o il peggiore in assoluto e ad insorgenza improvvisa (54,2%). Di tutti i pazienti arruolati nello studio internazionale, sono stati analizzati i campioni di plasma di 217 pazienti, di cui 59 con DA e 158 casi con un sospetto iniziale di DA ma con una diagnosi finale differente. Le calponine acide e basiche hanno mostrato rispettivamente livelli duplicati e triplicati nei pazienti con DA acuta.
CONCLUSIONI: L’analisi descrittiva dei dati ha mostrato che il dolore toracico è il sintomo più comune nei casi di DA ma, data la frequenza del dolore toracico in pazienti che si presentano al pronto soccorso e la infrequenza della DA, la disponibilità di biomarkers potrebbe essere di grande aiuto per fare diagnosi differenziale tra le patologie che sono accompagnate da dolore toracico. Le calponine acide e basiche hanno il potenziale diagnostico per essere utilizzate come biomarker precoce per la DA ma i risultati di questa esperienza preliminare ha mostrato una moderata sensibilità e specificità con un valore predittivo negativo. Ulteriori studi sono necessari per migliorare il metodo, confermare il valore predittivo negativo delle calponine e valutare la combinazione ottimale di questo biomarker con altri biomarkers per la diagnosi di DA.
OBIETTIVI: Valutare la calponina, proteina troponina-simile della muscolatura liscia, come nuovo biomarker diagnostico per la DA; analizzare le principali caratteristiche dei pazienti arruolati con sospetta e confermata DA, con particolare riguardo al dolore toracico, uno dei sintomi più importanti e comuni delle patologie cardiovascolari;
METODI: Dall’aprile 2004 al giugno 2007 nello studio multicentrico sono stati arruolati, previo consenso informato, pazienti con sospetta DA. Per ognuno dei pazienti è stato compilato una scheda contenente dati clinici. I campioni di un sottogruppo di pazienti arruolati nello studio internazionale sono stati analizzati con un nuovo metodo immunoenzimatico per il dosaggio delle calponine circolanti.
RISULTATI: In Italia sono stati arruolati 412 pazienti con un’età media di 62,8 anni ( 13,4). Di questi 151 avevano DA (36,7%) con un’età media di 60,9 anni ( 13,4) e 261 pazienti con un’età media di 63,8 anni ( 12,7) avevano una diagnosi finale differente (63,3%). Il sintomo più comune era il dolore toracico (77,4%): la metà dei pazienti (57,5%) presentava un dolore severo o il peggiore in assoluto e ad insorgenza improvvisa (54,2%). Di tutti i pazienti arruolati nello studio internazionale, sono stati analizzati i campioni di plasma di 217 pazienti, di cui 59 con DA e 158 casi con un sospetto iniziale di DA ma con una diagnosi finale differente. Le calponine acide e basiche hanno mostrato rispettivamente livelli duplicati e triplicati nei pazienti con DA acuta.
CONCLUSIONI: L’analisi descrittiva dei dati ha mostrato che il dolore toracico è il sintomo più comune nei casi di DA ma, data la frequenza del dolore toracico in pazienti che si presentano al pronto soccorso e la infrequenza della DA, la disponibilità di biomarkers potrebbe essere di grande aiuto per fare diagnosi differenziale tra le patologie che sono accompagnate da dolore toracico. Le calponine acide e basiche hanno il potenziale diagnostico per essere utilizzate come biomarker precoce per la DA ma i risultati di questa esperienza preliminare ha mostrato una moderata sensibilità e specificità con un valore predittivo negativo. Ulteriori studi sono necessari per migliorare il metodo, confermare il valore predittivo negativo delle calponine e valutare la combinazione ottimale di questo biomarker con altri biomarkers per la diagnosi di DA.
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