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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-12112013-154718


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
LIA, FEDERICA
URN
etd-12112013-154718
Titolo
Analisi ed attività farmacologica del succo di Citrus bergamia Risso
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Braca, Alessandra
relatore Prof. Giorgi, Mario
Parole chiave
  • succo
  • citrus
  • bergamia
Data inizio appello
22/01/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Alcuni botanici hanno considerato il bergamotto come un ibrido derivato dalla limetta dolce e dall’arancio amaro, con il quale condivide alcuni caratteri. Tre sono le principali cultivar di questo albero: fantastico, femminello e castagnaro.
La pianta di bergamotto non supera i 4 m di altezza. Ha rami irregolari e foglie di colore verde scuro, alterne, oblunge, prive di peluria e ricche di ghiandole contenenti olio essenziale. I frutti sono tondeggianti, qualche volta sferici, con buccia liscia e spessa che va dal verde al giallo con il progredire della maturazione.
Il principale produttore di bergamotto è l’Italia. Il 95% della produzione viene coltivato in 1500 ettari distribuiti nella fascia costiera della provincia di Reggio Calabria, che va da Villa San Giovanni fino a Gioiosa Jonica. Il bergamotto è utilizzato soprattutto nella produzione di olio essenziale, ottenuto dopo pelatura della buccia del frutto. Il succo, a differenza degli altri agrumi, è considerato uno scarto della produzione di olio essenziale, infatti, finora non ha trovato efficace impiego nell’industria alimentare, a causa della ristretta disponibilità e del gusto aspro. Solo nell’ultimo decennio, il succo ha riscosso un maggiore interesse tra gli agricoltori, il Consorzio del Bergamotto e gli ambienti della ricerca, poiché ha una peculiare ricchezza di flavanoni rispetto al limone in cui è presente solo l’esperidina.
L’interesse verso il succo di bergamotto, Citrus bergamia Risso, genere Citrus della famiglia Rutaceae, è scaturito dalla volontà di analizzare gli elementi del fitocomplesso e successivamente testarli sull’uomo, per uno sfruttamento migliore ai fini nutraceutici e commerciali. Lo studio è stato articolato in due fasi:
- Analisi fitochimica del succo. Caratterizzazione del complesso flavonoidico tramite cromatografia ad alta pressione (HPLC) e Spettrofotometria di massa;
- Analisi clinica durante e dopo la somministrazione di 50 cc di succo, per 60 giorni.
Il progetto è incentrato sulla ricerca e la valutazione dell’effetto terapeutico del succo di bergamotto e consiste sul monitoraggio dei parametri emocoagulativi in soggetti sani, o comunque non sottoposti a terapie antiaggreganti o anticoagulanti, così come a terapie ipolipidemizzanti o supplementazioni vitaminiche, al fine di accertare se, dopo l’assunzione per via orale di tale prodotto, si siano registrate dei suddetti parametri, tali da poter dimostrare una riduzione degli indici di attivazione della coagulazione. Dopo il periodo di assunzione del succo di bergamotto è stata riscontrata una riduzione dei livelli di colesterolo totale, LDL e trigliceridi in più della metà dei soggetti studiati, così come si è avuto un aumento del colesterolo HDL. Gli indici infiammatori quali VES e PCR sono risultati aumentati. Il Fibrinogeno e il Fattore VIII si sono ridotti. I parametri che si riferiscono all’elettroforesi proteica si sono ridotti anche se in maniera meno evidente rispetto agli altri risultati, tranne che nel caso dell’alfa-2-globulina.
Per quel che riguarda l’analisi fitochimica abbiamo studiato eventuali differenze tra il succo di ogni singola cultivar di bergamotto (Fantastico, femminello, castagnaro) e il succo preparato tramite mezzi industriali. I risultati ottenuti sono soddisfacenti poiché mostrano un’eguaglianza da un punto di vista qualitativo tra le tre cultivar, si ipotizza una differenza quantitativa tra esse e differenza rispetto al fitocomplesso del succo industriale. Tale differenza si articola in tempi di ritenzione anticipati tra i composti identificati e presenza di composti non presenti nel succo estratto tramite spremitura manuale. A differenza dei dati presenti in letteratura, non abbiamo riscontrato la presenza di furanocumarine, tipiche del flavedo degli agrumi e, inoltre, vi è la presenza di un picco corrispondente ad un derivato della neoeriocitrina, che è stato tentativamente identificato come 3-idrossi-3-metilglutarilneoriocitrina, la cui completa caratterizzazione si rende auspicabile in futuro mediante isolamento del composto puro. Essa sembra sia equivalente alla struttura delle molecole melitidina e brutieridina (analoghe alle statine, farmaci che riducono i livelli di colesterolo nel sangue) già identificate nel fitocomplesso del bergamotto.
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