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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12102016-184025


Tipo di tesi
Elaborati finali per laurea triennale
Autore
LERTORA, AMANDA
URN
etd-12102016-184025
Titolo
La valutazione del Rapporto Contrasto Rumore (CNR) nella sequenza CUBE T2 Double Inversion Recovery (DIR)a 3.0T
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DI RADIOLOGIA MEDICA)
Relatori
relatore Prof. Cosottini, Mirco
controrelatore Prof. Caramella, Davide
Parole chiave
  • 3D VFA
  • CNR
  • CONFRONTO FLAIR E DIR
  • CONTRASTO ASSOLUTO
  • CONTRASTO RELATIVO
  • DIR
  • ECO STIMOLATO
  • GM
  • IMAGING SELETTIVO
  • LESIONI
  • MS
  • WM
Data inizio appello
20/10/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
Le sequenze tridimensionali (3D) Fast/Turbo Spin Echo, dette
anche 3D Variable Flip Angle (VFA), introdotte in tempi recenti
nel mercato, forniscono in tempi clinicamente accettabili immagini
volumetriche dell'encefalo ad alta risoluzione spaziale e di
contrasto. L'acquisizione tridimensionale, rispetto all'imaging
bidimensionale (2D), permette di avere non solo una risoluzione
spaziale maggiore ma consente anche la ricostruzione retrospettiva
in qualunque piano dello spazio del volume acquisito.
A questa famiglia di sequenze appartiene la 3D FSE FLAIR (FLuid
Attenuated Inversion Recovery), usata quotidianamente nella
pratica clinica. Recentemente è stata introdotta una sequenza con un
doppio impulso di inversione (Double Inversion recovery – DIR)
per dare maggiore evidenza ad alcuni tipi di lesioni annullando
simultaneamente il segnale del liquor e della materia bianca o
grigia.
Oggetto del seguente studio è quello di confrontare in termini di
contrasto le succitate sequenze attraverso il calcolo del Contrasto
Relativo, del Contrasto Assoluto e del Rapporto Contrasto Rumore
(Contrast to Noise Ratio – CNR) tra sostanza bianca (White Matter
- WM) e grigia (Grey Matter – GM). L'imaging selettivo della
sostanza grigia nell'encefalo è molto importante per lo studio di
svariate patologie neurologiche. Soprattutto quando la corteccia
cerebrale è incline a processi degenerativi è fondamentale
valutarne, in modo affidabile, il volume e lo spessore per meglio
individuare la malattia e il suo grado di sviluppo. Ad esempio in
2 pazienti con sclerosi multipla (MS) è stato appurato che
l'identificazione di lesioni corticali aumenta attraverso l'uso di
tecnologie di imaging selettivo della sostanza grigia.
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