logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-12092019-185121


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
BRACCHITTA, DAMIANO
URN
etd-12092019-185121
Titolo
IMPIANTO CON TECNICA LAPAROSCOPICA DI SFINTERE URINARIO ARTIFICIALE NELLE DONNE CON INCONTINENZA URINARIA: ESPERIENZA DI 13 ANNI IN UN SINGOLO CENTRO.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
UROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Selli, Cesare
correlatore Dott. Mandron, Eric
Parole chiave
  • sfintere urinario artificiale
  • incontinenza urinaria
  • laparoscopia
  • donne
  • insufficienza sfinterica intrinseca
Data inizio appello
20/12/2019
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Scopo di tale studio è analizzare la sicurezza dell’impianto laparoscopico di uno sfintere urinario artificiale (AUS) nelle donne con incontinenza urinaria da stress (SUI) secondaria ad insufficienza sfinteriale intrinseca (ISD).
Settantaquattro donne con SUI causate da ISD si sono sottoposte ad impianto laparoscopico di AUS tra il 2005 e il 2018 nel centro “Clinique du Pré”, Le Mans, Francia. L'AUS è stato impiantato utilizzando un approccio laparoscopico transperitoneale laparoscopico. Il bracciale è stato posto intorno alla vescica
tra la fascia peri-uretrale e la vagina.
Gli esiti funzionali postoperatori sono stati definiti come successo (continenza totale), miglioramento (diminuzione >50% del numero di perdite o nel numero di pads utilizzati), o fallimento (miglioramento <50%, perdite persistenti o aumentate). Sono stati anche raccolti dati sulle complicanze peri e postoperatorie.
Il tempo operativo medio è stato di 119,7 min, con nessuna conversione in laparotomia. Dopo un follow-up medio di 44,5 mesi, il 78,3% delle donne sono totalmente continenti ed il 18,6% ha riferito
miglioramento. Una perforazione vaginale ed una uretrale sono state le uniche complicanze intra-operatorie, entrambe risolte durante l’intervento. Le complicanze tardive sono state: infezioni ricorrenti del tratto urinario (5,4%), ritenzione urinaria acuta (6,8%), erosione vaginale (2,7%) ed uretrale (4%) ed incontinenza urinaria da urgenza (2,7%). Il reimpianto di AUS è stato eseguito nel 13,5% delle donne secondariamente a guasto meccanico (n = 9) ed erosione (n = 1). La rimozione permanente è stata effettuata nel 10,8%.
Per quanto ne sappiamo, questa è la serie più grande con il più lungo follow-up di donne con incontinenza urinaria trattate con impianto laparoscopico di AUS, dimostrando la sua sicurezza, fattibilità ed efficacia, e che mostra un'ottimo impatto sulla qualità della vita delle donne.
File