Tesi etd-12062016-121806 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SALVIA, GIULIA
URN
etd-12062016-121806
Titolo
Le "norme interposte" nel giudizio di legittimità costituzionale
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Romboli, Roberto
Parole chiave
- cedu
- condizione giuridica dello straniero
- diritto ue
- legge di delegazione
- leggi regionali
- norme interposte
- patti lateranensi
- regolamenti parlamentari
- trattati internazionali
Data inizio appello
23/01/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente indagine, pur nella consapevolezza della complessità dell'attuale sistema delle fonti del diritto, ha ad oggetto l'esame della teoria delle "norme interposte", che, secondo una felice intuizione di Carlo Lavagna, pur rappresentando una peculiare tecnica di giudizio adoperata dalla Corte costituzionale, e non anche un criterio di classificazione delle fonti nel sistema gerarchico, è tuttavia idonea a testimoniare la complessità ed eterogeneità dei centri di produzione che attualmente compongono il sistema ordinamentale italo-europeo.
L'analisi di tale teoria, al contempo, è in grado di mettere in luce le tensioni che involgono il rapporto tra interpretazione giudiziaria e principio di legalità (art. 101, 2°c Cost.), allorquando ci si impegna nel tentativo di comprendere quali siano i margini che l'interpretazione <<costituzionalmente orientata>> deve incontrare, al fine di non travalicare in un'opera creativa.
La trattazione della teorica ricostruttiva delle norme interposte ci permetterà, infatti, di indagare profili sistematici del diritto, che, non di rado, rappresentano il banco di prova delle tensioni che attualmente la sovranità statale incontra nel rapportarsi con fonti extrastatali, a fronte della proliferazione di altri centri di produzione normativa, tanto giurisprudenziali (si pensi, ad esempio, alla Corte EDU) che legislativi, tanto sovranazionali (si pensi al processo di formazione delle fonti sovranazionali in seno alle istituzioni dell'Unione Europea ovvero ad altre organizzazioni internazionali) che infrastatali, idonei a testimoniare come la stessa <<statualità>> del diritto, originaria ed ontologica caratteristica del diritto pubblico, sia andata nel tempo attenuandosi, a seguito della perdita dell'esclusivo ancoraggio statale di molteplici (se non di tutti) istituti giuridici giuspubblicistici.
L'analisi di tale teoria, al contempo, è in grado di mettere in luce le tensioni che involgono il rapporto tra interpretazione giudiziaria e principio di legalità (art. 101, 2°c Cost.), allorquando ci si impegna nel tentativo di comprendere quali siano i margini che l'interpretazione <<costituzionalmente orientata>> deve incontrare, al fine di non travalicare in un'opera creativa.
La trattazione della teorica ricostruttiva delle norme interposte ci permetterà, infatti, di indagare profili sistematici del diritto, che, non di rado, rappresentano il banco di prova delle tensioni che attualmente la sovranità statale incontra nel rapportarsi con fonti extrastatali, a fronte della proliferazione di altri centri di produzione normativa, tanto giurisprudenziali (si pensi, ad esempio, alla Corte EDU) che legislativi, tanto sovranazionali (si pensi al processo di formazione delle fonti sovranazionali in seno alle istituzioni dell'Unione Europea ovvero ad altre organizzazioni internazionali) che infrastatali, idonei a testimoniare come la stessa <<statualità>> del diritto, originaria ed ontologica caratteristica del diritto pubblico, sia andata nel tempo attenuandosi, a seguito della perdita dell'esclusivo ancoraggio statale di molteplici (se non di tutti) istituti giuridici giuspubblicistici.
Note
La tesi in oggetto non è stata inserita correttamente nel data base dall’autore. L’autore stesso ed i relatori sono stati avvertiti di tale omissione
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