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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-12032019-100453


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
RICCIARDI, SARA
URN
etd-12032019-100453
Titolo
Sicurezza e fattibilità dell'approccio robotico nel trattamento di NSCLC dopo terapia di induzione
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
CHIRURGIA TORACICA
Relatori
relatore Prof. Melfi, Franca
relatore Lucchi, Marco
Parole chiave
  • terapia neoadiuvante
  • NSCLC
  • MIS
  • chirurgia robotica
  • stadi avanzati
Data inizio appello
18/12/2019
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
18/12/2089
Riassunto
Grazie agli straordinari progressi in campo tecnico e tecnologico raggiunti nel corso dei decenni, si è verificata una vera e propria rivoluzione in campo chirurgico, che ha portato al progressivo e crescente impiego di metodiche mininvasive.
L’introduzione della chirurgia minimamente invasiva (MIS) ha apportato considerevoli vantaggi per il paziente sia dal punto di vista estetico che funzionale: miglior controllo del dolore post-operatorio grazie al minor traumatismo sulla parete toracica, riduzione dei tempi di degenza e più rapido recupero funzionale.
I vantaggi della chirurgia mininvasiva sono stati diffusamente analizzati dalla comunità scientifica e sono ormai ampiamente riconosciuti sia per quanto riguarda procedure chirurgiche semplici, che per interventi più complessi. L’approccio chirurgico di scelta, secondo le attuali linee guida NCCN, per pazienti privi di controindicazioni anatomiche o chirurgiche è passato dalle procedure tradizionali, open, alla MIS.
Al pari dei vantaggi forniti al paziente, la chirurgia mininvasiva toracoscopica (VATS, Video-Assisted Thoracoscopic Surgery) comporta alcune importanti limitazioni per il chirurgo: la visione bidimensionale, la scarsa manovrabilità, la ridotta articolazione degli strumenti endoscopici e la necessità di un aiuto esperto per manovrare l’ottica, essenziale per garantire una visione stabile idonea del campo operatorio.
Nel tentativo di superare dette limitazioni e di estendere l’applicazione delle tecniche mininvasive ad un numero sempre maggiore di procedure, è stata introdotta negli ultimi decenni la chirurgia robot-assistita. I principali vantaggi apportati dalla chirurgia robotica sono la visione tridimensionale e magnificata (10X), la stabilità dell’ottica che è controllata direttamente dal chirurgo, l’eccezionale articolazione degli strumenti endoscopici (EndoWrist®) che, grazie ai loro 7 gradi di libertà riproducono fedelmente i movimenti del polso del chirurgo e la filtrazione del tremore fisiologico.
Fin dalla sua introduzione, la chirurgia robotica è apparsa estremamente valida in chirurgia addominale, urologica e ginecologica, presentando risultati paragonabili, se non superiori a quelli ottenuti con la chirurgia open. Relativamente più recente è il suo impiego in chirurgia toracica per interventi di lobectomia, timectomia o esofagectomia. Numerosi studi hanno dimostrato la sicurezza, fattibilità ed efficacia dell’approccio robotico nell’esecuzione delle lobectomie per tumori polmonari in stadio iniziale, tuttavia l’impiego del sistema robotico per interventi estesi o più avanzati, è ancora limitato.
Scopo della presente tesi è di analizzare la nostra esperienza nel trattamento di pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC) in stadio avanzato sottoposti a chirurgia robotica dopo terapia neo-adiuvante.
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